giovedì 30 marzo 2017

HONDA CR 500 “'No.55” by ADAM & HEDGES EARNEST CO.

LA PAURA FA…500!
Chi ha qualche primavera sulle spalle quando sente parlare delle 500 due tempi da motocross degli anni ’80 e ’90 sente nell’aria un odore acre e pungente e vede nuvolette azzurre all’orizzonte. Il sottofondo metallico dello scarico, poi, era pura estasi per chi aveva il coraggio di non tappare le proprie orecchie. Su tutto, chiunque sapeva che per avvicinarsi a uno di questi “mostri” bisognava mostrare reverenza e indossare le protezioni anche da ferme. La paura che incutevano era inferiore solo al godimento che si provava quando si riusciva a domarle sulla polvere dei campi da cross.
Che poi nella realtà era una pura illusione perché quando credevi di averle in pugno ti tradivano senza neppure avvisarti. Ecco per fare un paragone che possa essere chiaro a tutti, le 500 da motocross erano dure, pure e difficili come le 500 da gran premio. Con la differenza che queste ultime ti sbattevano sull’asfalto mentre le prime ti spiaccicavano sulla terra. Facile immaginare quindi la nostra espressione mista a stupore e celato timore, quando abbiamo visto questa moto da track equipaggiata con il mono di una Honda CR 500. Perché già la disciplina del traverso in se richiede sprezzo del pericolo e incuranza della trazione del pneumatico posteriore, ma con il plus di un bombardone come il due tempi giapponese la derapata su terra battuta potrebbe acquistare un significato del tutto nuovo. La verità è che l’adrenalina è il vero motore che ha spinto Adam (ex pilota e ora preparatore di auto e moto) a comprare una CR 500 dell’85 talmente perfetta che per un attimo il suo proposito di modificarla ha vacillato. L'idea era quella di creare una moto da flat track come se fosse stata prodotta direttamente da Honda partendo dal forcellone realizzato con tubi al cromo molibdeno più corto di quello di serie e accoppiato con un monoammortizzatore Ducati equipaggiato con una molla più morbida. Il passo successivo è stato quello di realizzare un telaietto posteriore sempre al cromo molibdeno, su cui posizionare il codino in fibra di vetro simile a quello delle Harley-Davidson XR 750 da flat track. In sostanza della CR originale sono rimasti unicamente la parte principale del telaio e il motore! Forcella anteriore di una Yamaha R6 (ormai un classico per chi vuole realizzare una special di questo tipo), freno anteriore Brembo ex KTM con disco a margherita, cerchi da 19 Excel con mozzi Yamaha YZF250 e pneumatici Maxxis. Il motore a due tempi ha richiesto attenzioni particolari per quanto riguarda lo scarico (espansione di serie raccordato al silenziatore riposizionato sotto la coda) e radiatore ottenuto tagliando e ricomponendo con altri pezzi i due elementi originali della CR. La colorazione richiama il look delle Honda anni ’80 nell’intento di far passare per un modello di serie la special di Adam che, non stentiamo a crederlo, avrà il suo bel da fare (e una buona dose di felicità) nel gestire questa motocicletta sugli ovali di terra battuta.









   

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