giovedì 29 maggio 2014

BMW CONCEPT ROADSTER

FUTURO

La vision di BMW Motorrad in merito ai futuri sviluppi della gamma roadster dotata di motore boxer trova la prima concreta visualizzazione al Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2014: si tratta di BMW Concept Roadster. Proprio qui, lo scorso anno venne presentata per la prima volta la Concept Ninety – una moderna interpretazione delle classiche naked BMW Motorrad in grado di dimostrare a tutti quanto emozionante potesse risultare ripercorrere 90 anni di storia. Al contrario, BMW Concept Roadster anticipa il futuro delle roadster boxer, mostrando al mondo quanto per BMW Motorrad disegnare una nuova moto vada ben al di là della pura funzione. “Questa nuova concept bike porta con sè tutta la modernità e la sportività che le prossime generazioni delle boxer BMW dovranno avere," spiega Edgar Heinrich, Head of BMW Motorrad Design.


Concept Roadster è la tipica roadster BMW mossa dall’esuberante bicilindrico boxer, e dotata di trasmissione cardanica e forcellone monobraccio al posteriore, connessi da un leggero telaio tubolare. Ma interpreta questi elementi nella forma più dinamica immaginabile. "BMW Concept Roadster sintetizza l’essenza stessa delle nostre roadster. E’ tanto affascinante da osservare quanto eccitante da guidare. Questa roadster porterà una ulteriore evoluzione nel mondo BMW Motorrad," sostiene l’ Head of BMW Motorrad Vehicle Design Ola Stenegard.


L’incredibile motore boxer da sempre promette prestazioni esuberanti e docilità di utilizzo lungo tutto l’arco di erogazione, e nella sua ultima generazione Liquid Cooled genera 92 kW (125 cv) a 7,750 giri e un a coppia massima di 125 Nm a 6,500 giri. Dal punto di vista visivo, rappresenta il baricentro della moto. Le proporzioni compatte tra il frontale basso e raccolto e il posteriore alto e slanciato danno l’impressione che la moto si stia lanciando in avanti anche se poggia sul cavalletto. E suggeriscono agilità e una eccellente rapidità tra le curve. Una scelta attenta dei colori separa nettamente la zona inferiore, scura e dominata dal motore, da quella inferiore, chiara e brillante.


Il proiettore anteriore mostra una reinterpretazione, più moderna e dinamica, del classico faro circolare. E un look estremamente tecnico e personale viene conferito dalle originali unità a LED. Inoltre, la tecnologia LED ha reso possibile un design molto compatto e leggero dell’intero proiettore. Subito dietro, un quadro strumenti compatto ed elegante mostra tutte le informazioni più rilevanti.


La relazione tra serbatoio, sella e radiatore è modellata in modo estremamente fluido. Le mani esperte dei designer BMW Motorrad hanno conferito ad ogni superficie una qualità artigianale che nessun computer avrebbe potuto garantire. Il serbatoio scolpito in Sparkling Light White riflette lo sguardo al future e l’attitudine sportiva della Concept Bike. Ma la sua forma si adatta perfettamente alle ginocchia consentendo una ergonomia ottimale. Una copertura in acciaio completa la zona centrale del serbatoio.


La sezione posteriore è realizzata in alluminio finemente lavorato, ed è realizzata in un pezzo unico. Volutamente minimale e spoglia, crea un effetto quasi industriale creando un piacevole contrasto con la zona anteriore. La sella monoposto è presa in prestito dalle competizioni – una ulteriore evidenza delle potenzialità sportive della moto. Accenti in Giallo Fluo si ritrovano sui coperchi copri valvole e nella zona dei convogliatori laterali. La zona centrale del telaio tubolare è verniciata in Sparkling Racing Blue – un’altra scelta che regala un aspetto moderno ad un elemento tradizionale di BMW Motorrad.


Oltre al telaietto posteriore, altre componenti sono realizzate in pregiato alluminio. Le più evidenti sono i fianchetti laterali. Il loro particolare design ricorda vagamente le tipiche “branchie” che contraddistinguono i modelli hypersport di BMW Motorrad, accentuando l’andamento dinamico della vista laterale. Altro elemento peculiare sono i coperchi valvole in alluminio: hanno un particolare effetto tridimensionale che rende l’intero gruppo del motore molto accattivante. Un apposito pad protettivo suggerisce la potenzialità di ambiziosi angoli di piega. Ispirato alle saponette delle tute sportive, regala a Concept Roadster un sapore molto “racing”.



Forma e funzione sono combinate nell’innovativo spoiler motore. In questo caso,non si limita a migliorare l’efficienza aerodinamica ma integra la parte anteriore del terminale di scarico guardando alle future norme relative all’inquinamento acustico. Inoltre contribuisce ad enfatizzare la compattezza dell’insieme.





HARLEY-DAVIDSON

SUMMER COLLECTION 2014



Il bello dell’Harley-Davidson è che, come poche altre marche motociclistiche, ti fa entrare in un mondo che ti segue e ti coccola in tutto e per tutto. Un cliente Harley-Davidson (ma anche il simpatizzante o l’amico dell’amico e così di seguito) oltre all’acquisto della motocicletta può attingere ad un vastissimo catalogo di accessori che spazia dalla forcella al guanto estivo, dallo scarico alla canotta per le ladies…insomma un mondo brandizzato sicuramente, ma allo stesso tempo colorato e socializzante. Il concessionario ufficiale Harley-Davidson non è più un semplice rivenditore ma il mediatico ed il luogo di ritrovo per vivere un’esperienza piena e completa nel mondo delle big twin. Al grido di “Screw it, Let’s Ride!” (esci dal garage e goditi il momento!) la casa di Milwaukee lancia per la stagione più “hot”, la nuova Collezione Harley-Davidson MotorClothes Summer 2014, caratterizzata da colori freschi, tessuti innovativi, proposte dal sapore vintage e richiami sportivi. Di seguito potrete trovare i nuovi capi già disponibili presso i concessionari della rete ufficiale.

GIUBBOTTI



UOMO






DONNA










martedì 27 maggio 2014

HARLEY-DAVIDSON SPORTSTER NIGHTSTER by DEUS EX MACHINA

CAFE’ RACER

La ricetta dei ragazzi di Deus ex Machina è abbastanza semplice: taglia, riduci, caferizza l’anteriore, monta un serbatoio Yamaha e via. E se la magia viene fatta su una corpulente Harley-Davidson il risultato è sempre una meraviglia su due ruote. Qui a differenza di altre realizzazioni si è mantenuto molto della componentistica stock (cerchi, freni, sospensione anteriore, cinghia di trasmissione finale). La maggiore modifica ha interessato la parte posteriore del telaio (tagliato); il parafango è stato ridotto ai minimi termini creando un elemento essenziale con un piccolo porta targa all’estremità, la sella monoposto, frecce e fanale riposizionati ed una coppia di ammortizzatori Ikon. Le pedane sono state arretrate per donare una posizione più racing. Davanti sono stati montati semimanubri sfruttando i comandi di serie e tagliando il parafango. Quello che rende questa Sportster più muscolosa rispetto alla versione stock è il serbatoio derivato da una Yamaha SR 400 (fortemente modificato con cinghia centrale su misura realizzata in lega leggera ed un tachimetro Daytona annegato al suo interno) ed il bellicoso scarico due in uno della Vance & Hines con finitura nera, accoppiato al filtro aria più performante ed alla nuova mappatura della centralina. Lo stile ’40 è sottolineato dalla verniciatura color pastello e dagli elementi sforacchiati (parafanghi e copertura filtro aria) che donano una sensazione di leggerezza e ricordano i pezzi in alluminio usati in aviazione. In sintesi nulla di trascendentale (ad eccezione degli interventi sul telaio), poco costoso e dalla resa eccellente.  



DUCATI 750 “DAYTONA” by RADICAL DUCATI

RACER



E’ difficile restare indifferenti di fronte ad una Ducati customizzata. Se poi è fatta anche bene si resta con la bocca aperta. Ma se si rifà anche allo stile ed al design di modelli storici (e vincenti) diventa pura estasi. Guardate cosa hanno combinato gli spagnoli di Radical Ducati sulla base di una 749 R del 2004. Coperchi testate in magnesio, air box modificato e collettori Wolfman due in uno con scarico Spark omologato (classica firma di RD) sono la base con cui il motore è stato modificato.  Altro elemento fondamentale di questa “Daytona” è la riduzione del peso con elementi in fibra di carbonio per le cartelle copri cinghia, il parafango anteriore (home made), le protezioni del forcellone, del carter e della pompa dell'acqua. La moto è stata equipaggiata con sospensioni Öhlins. pinze anteriori Brembo e pompa PR 19 radiali; il comando frizione è della EVR. Le pedane in ergal sono regolabili al pari del pedale del freno. Tutti i componenti elettrici ed i cablaggi sono stati rifatti in officina dal team. Infine le sovrastrutture; ispirata ai colori della 750 che ha corso anche nel circuito del Montjuich è stata completata con un cupolino, un serbatoio ed un codino monoposto realizzati fibra di vetro con il classico stile dei modelli da corsa degli anni settanta. Ecco cosa serve per creare una special su base 749: un nuovo vestito ed uno scarico ’70 style.








DUCATI MONSTER RAD TO HELL by RADICAL DUCATI

RACER



 E se invece volessimo trasformare una Monster in un mezzo veloce ed unico? Semplice dovremmo ispirarci a questo lavoro fatto dagli spagnoli di Radical Ducati. Basata su una S2R 1000 ha colori che si ispirano alla Ducati di Smart ed una serie di particolari incredibili. Partendo dal concetto che motore e ciclistica devono rimanere quanto più possibile di serie (che tradotto vuol dire meno soldi da spendere e maggiore garanzia di longevità delle parti meccaniche e non) il propulsore due valvole è stato messo a punto dal team spagnolo per regalare gusto nella guida senza esasperarne le performance montando filtri aria racing ed un terminale di scarico Wolfman meraviglioso. Maggiore attenzione è stata dedicata al retrotreno con un nuovo telaietto ed un nuovo codino old style (con un faretto Montesa) accoppiati al  forcellone monobraccio con mono Ohlins. La forcella anteriore è stock mentre il body kit del cupolino in fibra di vetro poggia u un telaietto realizzato appositamente. Semimanubri e nuovo contagiri completano il ponte di comando. Infine i freni, Discacciati, con pinze e dischi nuovi. La verniciatura infine come detto sopra è un evidente richiamo a Paul Smart con il telaio verde acquamarina e le sovrastrutture argentee. Quanti di voi hanno un Monster? E quanti di voi pensavano fosse già il massimo così com’era?