CLUB HOUSE
Quella che vedete in foto è la rivisitazione di un Dyna
passato sotto le mani di Roland Sands. Questo modello, forse più di altri della
casa di Milwaukee, necessita di un tempo maggiore per essere compreso appieno;
stretto e lungo è dedicato a chi cerca un’Harley relativamente comoda, dannatamente
veloce ed al contempo agile. La reinterpretazione cui è stato sottoposto il
Dyna crea un filone che si trova a metà strada tra le cafè racer ed il club
style classico californiano (quello che oggi spopola nei video della serie SOA
ma che in realtà si ispira alle moto di alcuni club). In sintesi il Dyna di
Roland miscela stili diversi gettando però anche un occhio al passato della
casa americana ed all’intramontabile FXR degli anni ’80. Per togliere ogni
dubbio partirei subito dal propulsore S & S da 1.720 centimetri cubici e
120 cavalli. Modificato in diversi particolari monta camme 585, filtro aria ed
impianto di scarico due in uno (realizzato specificamente) RSD con particolari
in carbonio, coperchi carter alettati (avete visto i copritestete?), primaria scoperta, finale a catena e centralina rimappata…in sintesi la
potenza c’e’! Per quanto riguarda la ciclistica, prelevata dal catalogo RSD, oltre
all’adozione di cerchi in lega (19 davanti con sezione stretta da 3 pollici e
17 al retro con canale da 6) accoppiati a pneumatici sportivi Dunlop da 120 e
190 millimetri, vengono sfoggiati nuovi doppi dischi anteriori flottanti morsi
da pinze a quattro pistoncini della Performance Machine e ammortizzatori
posteriori progressivi e regolabili (l’avantreno mantiene la forcella di serie). I fender al
retrotreno sono stati eliminati per accogliere un codino autoportante realizzato
in alluminio, ricoperto da una sella creata con uno strato di neoprene e con una fila di led posteriori; di alluminio sono anche il paramotore, i
fianchetti simili agli elementi originali degli FXR (la batteria è stata
spostata ed il contenitore dell’olio rifatto) ed al serbatoio proveniente dal
catalogo RSD vintage e modificato per essere inserito nel telaio del Dyna. L’avantreno
riceve soffietti per la forcella, un faro tondo “Nostalgia”, il classico
manubrio (T-bar, ma con un nuovo riser RSD ad elemento unico che sicuramente farà la storia del design di questo elemento!) alto accoppiato al cupolino Gauntel di Memphis Shades che
protegge il guidatore dall’aria ed un parafango basso e sportivo; il tutto per
accentuare il design “fuorilegge” del club style. Innumerevoli i particolari
RSD come il tappo del serbatoio, i comandi al manubrio e le pedane. Brillante
la verniciatura con una base grigio chiara spezzata dalle decorazioni su
serbatoio e codino. E’ evidente che si
tratta di una customizzazione complessa e possibile da effettuare legalmente
solo a certe “latitudini”, ma sognare non costa nulla ed ispirarsi anche meno.
Per cui perché non prendere spunto per dare un tocco outlaw alle vostre
motociclette?