Zarco
in KTM per due anni, Espargaro resta in Aprilia, e possibile scambio
Lorenzo/Iannone. Il mercato piloti entra nel vivo.
Due
mesi fa sembrava che il mercato piloti, che doveva fare fuoco e fiamme, si
fosse spento come un candelotto dinamite con lo stoppino bagnato. E invece dopo
le firme dei cinque big (e un momento di pausa) i movimenti dei manager di
piloti e squadre hanno ricominciato a essere frenetici. L’ago della bilancia
sembra essere Lorenzo che a corto di risultati potrebbe accasarsi con la Suzuki
scalzando Iannone e trovando come compagno di squadra Rins.I fatti sono presto detti: due anni fa Ducati ha cercato un big per puntare all’iride e Lorenzo ha risposto in cambio di un lauto compenso (12,5 milioni all’anno per due stagioni). La coppia pilota/moto ad oggi non ha convinto per prestazioni e capacità d’adattamento e, complice un necessario ridimensionamento del cachet, potrebbe disfarsi come neve al sole prima che il campionato finisca. Se Lorenzo dovesse davvero accasarsi con la Suzuki sarebbe la terza moto in quattro anni con tutti i problemi e le incognite del caso. Naturalmente ad Hammamatsu puntano sul maiorchino per varie ragioni (in primis per accedere ai segreti della Ducati) ma al giusto prezzo. E se lo spagnolo fosse subito competitivo le discussioni da bar riempirebbero i media per diverso tempo. L’arrivo di Lorenzo farebbe saltare Iannone che potrebbe tentare due strade: ritorno in sella a una Ducati (ma di quale team?) o puntare su un’altra moto italiana che di nome fa Aprilia, che nel frattempo ha riconfermato Esparagrò. Sfuma invece la KTM che pur rimanendo ancora un’incognita dal punto di vista della competitività, non è messa in discussione sotto l’aspetto pianificazione a lungo termine e fame di vittoria. A puntare sugli austriaci è Zarcò che ha firmato un biennale i cui frutti potrebbero arrivare molto presto o molto tardi. A questo punto non resta che attendere le eventuali ufficializzazioni e vedere dal 2019 chi ha vinto la scommessa.
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