martedì 3 luglio 2018

Che spettacolo!

Manche uno a Cairoli e manche due a Herlings con sorpassi, fughe, errori e cambi di posizione in testa. Tutto in un solo week end!
Il dodicesimo round del mondiale MXGP non poteva essere più spettacolare perché mentre ad Assen i campioni della MotoGP se le suonavano a colpi di sorpassi e controsorpassi, a Pangkalpinang in Indonesia i portacolori della KTM facevano praticamente la stessa cosa. La prima manche è stata appannaggio del messinese del KTM Red Bull Factory Racing Team che in sella alla propria KTM 450 SX-F ha dominato dopo una caduta nelle prime fasi della qualifica del sabato che lo hanno costretto a una furiosa rimonta dalla sesta posizione.
La seconda manche ha vissuto nell’incertezza fino alla fine; infatti dopo la caduta al quarto giro quando era secondo e all’inseguimento della testa della gara, Cairoli ha dovuto lottare anche con un pollice dolorante. La rimonta furibonda ha portato il campione del mondo in prima posizione quando a tre giri dalla fine il dolore alla mano si è acuito al punto da renderla talmente rigida da non permettere di gestire la moto. Il risultato è stata una caduta e il secondo posto di manche che gli è valsa la medesima posizione finale sul podio a pari punti con il compagno di squadra Herlings su cui accusa un ritardo in classifica generale di soli dodici punti. “Nel complesso è stato un buon fine settimana – ha dichiarato Cairoli –, sabato sono stato veloce sia nelle prove che nelle qualifiche, poi oggi ho vinto la prima manche ma nella seconda è stato tutto più difficile. Nei primi giri infatti non sono riuscito a prendere il giusto ritmo perché la pista era diversa rispetto alla prima manche ed ho faticato un po’. Poi sono incappato in una brutta caduta e mi sono fatto male al pollice, ma a caldo sono riuscito a continuare a guidare, cercando di non dare troppo peso al dolore. Così ho continuato a correre e mi sono avvicinato a Jeffrey, ma ho iniziato a sentire la mano addormentarsi e non ho potuto guidare come volevo, quindi avvicinarsi stato difficile. Quando poi Jeffrey è andato a terra sono passato in testa, ma due curve dopo sono caduto di nuovo perché ho perso la forza sulla mia mano. Ho piegato il manubrio e danneggiato la manopola dell’acceleratore e perciò non sono potuto tornare in lotta per la testa. Spero che il mio pollice non sia danneggiato troppo seriamente, ora faremo comunque qualche controllo, sperando di essere pronti per il prossimo fine settimana a fare un’altra buona gara nel secondo Gran Premio indonesiano”. Prossimo appuntamento tra meno di sette giorni sull’inedita pista di Semarang per il Gran Premio di Asia.



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