domenica 30 marzo 2014

BORILE CR 500 BY NERO OPACO

UNICA

Cosa succede se uno dei piu’ noti e bravi customizer brianzoli decide di mettere le mani su una Borile? Semplice, che da un’impresa folle nasce una motocicletta pazzesca. Trasformare una Borile CR 500, che sostanzialmente è una cafe’ racer, in una scrambler non è operazione che si fa tutti i giorni e, soprattutto, non è una customizzazione alla portata di tutti i preparatori; serve gusto estetico, cura dei dettagli e profonda conoscenza della meccanica. Ruggero e Paolo, titolari di Nero Opaco Motociclette, hanno scramblerizzato una CR500 prima generazione (costruita da Umberto in persona tra il 2002 ed il 2004). Partendo dal telaio monotrave d’alluminio originale Borile viene eliminata tutta la parte posteriore che adesso accoglie una sella monoposto letteralmente sospesa su un telaietto creato appositamente e rivestito di neoprene. Il serbatoio originale Borile, è stato invecchiato e colorato in nero opaco (marchio di fabbrica del team brianzolo). Restano di serie i cerchi da 17 pollici cui sono stati accoppiati nuovi pneumatici Heidenau K60 lievemente tassellati e polivalenti, la forcella Ceriani ed i freni Brembo. L’originale propulsore GM (per intenderci quello da speedway alimentato con alcol metilico) è stato rivisto nelle termiche della testata e nell’alimentazione. Se il bombardone da gara eroga 70 cavalli buoni, l’unita’ preparata e civilizzata da Borile ne fornisce 40. Su questo motore Ruggero e Paolo hanno montato un carburatore Keihin CV da 38 millimetri accoppiato ad uno scarico di derivazione MV Agusta. Infine lo stile: minimalista, aggressivo per certi versi (basta guardare il faro anteriore) e ricercato nei particolari come il coperchio filtro rendono merito ad una motocicletta che sarebbe piu’ corretto definire opera d’arte. 




ROYAL ENFIELD CAFE’ RACER BY T-FACTOR BIKES

CAFE’ RACER



Garage Italiano nasce per essere un luogo prima di tutto d’ispirazione per tutti coloro che cercano idee per creare una special nel proprio garage. Per questo e per altri motivi oggi vi presento una particolare elaborazione su base Royal Enfield nata nella terra del giglio giallo. T-Factor Bikes è un’azienda nata nel 2005 situata a poco meno di 30 chilometri da Bruxelles. Vendono e preparano motociclette di tutti i tipi con una particolare propensione per le Royal Enfield, le Norton e le Benelli. Yves, Philip e Mathias sono le menti e la linfa vitale di questo piccolo parco giochi che tratta il mondo delle due ruote a 360 gradi: personalizzazione e ricostruzione di moto e bici, abbigliamento, parti speciali. Da qualche anno è scattato l’amore per le piccole monocilindriche indiane e durante la lavorazione di altri progetti si sono inventati una gustosissima cafe’ racer. Base della preparazione è la classica Bullet 500 EFI totalmente smontata nelle sue componenti. Il telaio è stato ripulito di tutte le parti non necessarie e dipinto di un bel rosso acceso. Ruote (a raggi), carter motore, steli forcella, pedane e scarico (fatto su misura) sono stati verniciati di nero. All’anteriore è stato montato un disco ed una pompa freno della Beringer; dietro è stato mantenuto un elemento a tamburo e ganasce. Le piastre di sterzo sono state create ad hoc e per completare l’anteriore hanno montato due semimanubri, una strumentazione ridotta all’osso, un faro tondo nero ed il parafango di serie modificato e ridotto nelle dimensioni in pieno stile cafe’ racer. Il serbatoio è un accessorio in lega d’alluminio prodotto direttamente dalla Royal Enfield cui è stato accoppiato un codino con il piccolo faro tondo ed una sella monoposto creati appositamente per questa special. Gli ammortizzatori posteriori regolabili e con serbatoio separato sono della Hyperpro. Il motore di 500cc è stato modificato seguendo i dettami della scuola classica delle preparazioni, intervenendo sulla testata e sul filtro dell’aria cosi’ da incrementare leggermente la potenza massima; nella preparazione del propulsore il team belga ha deciso di mantenere il kickstart d’accensione. Per completare la piccola cafe’ racer hanno miscelato una sapiente verniciatura del telaio che contrasta con i particolari neri, mentre il serbatoio è stato lasciato al naturale ad eccezione delle decorazioni laterali bianche (richiamate sul codino) con il marchio Royal Enfield, e della striscia a scacchi che taglia in due la motocicletta. 








HARLEY-DAVIDSON SPRING BREAK 2014

EVENTO HARLEY-DAVIDSON



E’ finito l’inverno, e sebbene i biker cavalcano le loro motociclette tutto l’anno, l’Harley-Davidson festeggia l’inizio della primavera con un Open Day di tre giorni dal 28 al 30 Marzo. Presso tutte le concessionarie ufficiali Harley-Davidson italiane aderenti all’iniziativa sarà possibile toccare con mano le novità 2014: Low Rider (il un custom dal gusto retro’), SuperLow 1200 T (il nuovo Sportster dalla vocazione turistica) e lo Street Bob Special Edition. Potrete provare le novità e tutta la gamma Harley-Davidson 2014,  fare shopping scegliendo tra accessori ed abbigliamento ed immergervi nella cultura Harley-Davidson contornata dagli eventi preparati appositamente per voi. A Catania domenica 30 Marzo dalle ore 10:00 i ragazzi dell’Etna Chapter vi aspettano presso la concessionaria Harley-Davidson Catania ad Acireale per farvi assaporare un pò d'America con il famoso "GREAT BARBECUE" offerto come sempre dal dealer ufficiale etneo.


















venerdì 28 marzo 2014

MOTO GUZZI OFFICINE ROSSOPURO

PUROSANGUE



Se avete una Moto Guzzi e desiderate una cafe’ racer davvero straordinaria sicuramente Filippo Barbacane è lo specialista che fa’ per voi. Customizer italianissimo applica uno stile unico ed elegante e per certi versi fuori dai binari classici delle tendenze imperanti. Osservando la sua ultima creatura è evidente la pulizia e l’equilibrio della preparazione cui è stata sottoposta la Guzzi 1000 SP nata più per piacere personale che non per una commessa di qualche cliente. Il lavoro ha richiesto quattro mesi e si è concentrato prevalentemente sulla ciclistica e su particolari (molti realizzati direttamente in officina) che rendono onore alla passione ed alla precisione dell’artigiano. In generale la linea della motocicletta è stata alleggerita e pulita limitando al minimo le sovrastrutture (parafanghi minimali con il piccolo faro posteriore integrato ed il porta targa a sbalzo). Una sapiente verniciatura (triplo strato di rosso sangue e nero) mischiata ad elementi d’alluminio come i fianchetti che coprono l’impianto elettrico spiccano nell’insieme di telaio e motore rifiniti con vernice opaca a polvere. Da notare la cura prestata al ricablaggio dell’impianto elettrico che ha permesso una vista laterale particolarmente riuscita; notevoli anche i dettagli del serbatoio come il tappo old style e la sella monoposto. La ciclistica è stata ammodernata con una forcella Marzocchi da 45 millimetri all’anteriore e due ammortizzatori Bitubo regolabili dietro; sostituite le ruote con leggeri cerchi Borrani a raggi accoppiati a pneumatici Metzeler. L’impianto frenante è stato aggiornato con componenti della Brembo (doppi dischi anteriori da 320 millimetri e pinze serie Oro); il supporto posteriore della pinza freno ed il supporto motore sono in alluminio ORP. Completano la preparazione i comandi semplificati con leve regolabili al manubrio, la strumentazione digitale inserita in un elemento tondo, i paracilindri integrati nelle teste motore e l’impianto di scarico esclusivo Mass Moto creato su specifiche della Rossopuro con gli scarichi (uno per lato) rivolti verso l’esterno.











giovedì 27 marzo 2014

DUCATI ELITE II CAFE’ RACER

PANIGALE S NUDA BY MOTO PURO




Moto Puro è una concessionaria Ducati olandese; quando il team non è impegnato nel reparto vendite si sfoga nell’officina adiacente dove preparano special molto particolari come la Elite II ispirata alla Ducati Elite originale del ’59, una delle moto più esclusive dell’epoca, progettata da Taglioni e motorizzata con un piccolo monocilindrico desmodromico. La nuova Elite II nasce sulla base di una Panigale S spogliata della carenatura e modificata in alcuni dettagli minori. Le sovrastrutture sono state dipinte con una livrea rosso e cromo che richiama i colori dell’antenata; il telaietto posteriore inedito e realizzato in tubi accoglie un codino vintage monoposto. Per rendere più coerente l’estetica con il modello del ’59 è stato montato un faro anteriore tondo e le ruote a raggi (Kineo) impreziosite da nippli verniciati col medesimo colore rosso della carrozzeria. Molteplici i particolari realizzati in alluminio (pedane, profili radiatori, serbatoio con tappo old style, parafango anteriore) o prelevati dal catalogo Moto Puro (il coperchio frizione trasparente); curiosa la vaschetta per il recupero dei liquidi realizzata anch’essa in alluminio ed agganciata con due cinghie sul lato destro del telaio. Modificato anche lo scarico che adesso sfoggia un doppio terminale della QD sul lato destro con un giro dei collettori molto particolare; culla moto di serie il silenziatore si sviluppa sotto il motore. Standard la ciclistica con sospensioni pluriregolabili e freni Brembo.





YAMAHA SR 400 SCRAMBLER

SPECIAL BY JPD CUSTOM



In campo motociclistico il termine scrambler indica un tipo di motocicletta con caratteristiche principalmente stradali, cui sono state apportate lievi modifiche per renderla adatta ad affrontare percorsi sterrati o brevi tratti fuoristrada; ed in fondo il termine scrambler deriva dall’inglese “to scramble" ovvero “mischiare”. Si puo’ quindi discutere all’infinito su chi abbia messo in commercio la prima vera scrambler: Triumph, Ducati, Yamaha… Ed è altrettanto tacito che ogni motociclista avra’ la propria opinione in merito, al pari dell’idea che ha di una scrambler. Ma l’SR che vi presento qui’ potrebbe mettere d’accordo parecchie teste. Sappiamo bene che Yamaha ricomincera’ a vendere, dal 2014, la piccola SR400 ed in America la JPD Custom ha messo le mani su uno dei primi esemplari scramblerizzandolo. Innanzitutto ha modificato il telaio tagliando tutti gli attacchi non necessari ed eliminando la parte posteriore sostituita da un elemento più sottile e leggero su cui è stata montata una sella semplice e vecchio stile, bassa e piatta. 



Sono stati applicati corti parafanghi d’alluminio sia davanti che dietro, nuovi fianchetti con tabelle porta numero, manubrio da cross e gomme blandamente tassellate; l’anteriore è stato completato con uno strumento Koso montato su una semplicissima piastra di metallo ed un classico faro tondo della Dime City Cylces. Mentre davanti la forcella è rimasta quella di serie (sono stati aggiunti solo i soffietti sugli steli), dietro la modifica è stata più radicale con un nuovo forcellone in alluminio lucidato privo di paracatena ed accoppiato a due ammortizzatori specifici e regolabili. L’impianto di scarico artigianale è stato creato utilizzando piccoli tubi d’acciaio inox saldati insieme (notate il passaggio dietro il fianchetto destro). Il tocco finale è dato dalla sapiente verniciatura che miscela colori opachi e satinati con elementi lucidati richiamando, sul serbatoio, le grafiche di un’altra Yamaha mitica: la 500 XT. Si tratta di una moto semplice e robusta, ispirata dalla vecchia scuola, con il kickstart a pedale ed il freno posteriore a tamburo, senza fronzoli inutili per limitare il peso, maneggevole e divertente, godibile da soli o in coppia ed in grado di muoversi con eguale disinvoltura nei centri urbani come sulle strade di campagna.





mercoledì 26 marzo 2014

BMW SUMISURA

GULP IWC SUMISURA



Non posso farci niente; a me le BMW a 2 valvole combinate cosi’ mi fanno impazzire. Mi danno l’idea della moto con cui puoi andare in capo al mondo e tornare portandoti solo l’essenziale. La cosa bella è che alla fine sono mezzi che possono essere usati tutti i giorni per quanto sono pratici e, diciamolo, glamour. Ora la cosa che mi fa piu’ piacere, oltre al tipo di motocicletta, è che il preparatore è italiano e giustamente si definisce una sorta di sarto; fa moto su misura del cliente e si chiama giustappunto Sumisura. Si tratta di un modo di approcciare questo lavoro non solo in modo artigianale ma con una filosofia piu’ profonda che regala una consapevolezza differente nel modificare un mezzo a due ruote: ci sono in giro motociclette strepitose coperte da uno strato di vecchiaia e di abbandono. Quelle moto sono stracci con i quali questo artigiano delle due ruote realizza moto su misura come fossero abiti da sera. La BMW che vedete nelle foto, per esempio, è stata modificata seguendo anche gli input forniti dal proprietario dell’R80 durante una colazione. Il rapporto con gli oggetti, un particolare Ocean IWC ed i ricordi…ed ecco l’ispirazione! 



Preparato il progetto ed abbozzate alcune idee precise si è proceduto a smontare e rifare completamente il motore di 800cc. Il proprietario della BMW è alto per cui quando forcella e sospensioni sono state smontate e revisionate si è deciso di allungare l’anteriore di un buon centimetro per rendere piu’ comoda la posizione in sella. Il telaio è stato verniciatura a polvere insieme alle ruote in lega ed al posto del serbatoio di serie è stato montato quello più capiente della R100. I fanali sono old stile come piace al proprietario; specchio retrovisore e manubrio sono della Rizoma per fare molta strada senza affaticarsi. Gomma posteriore Avon, tubi freni aeronautici, finiture classiche Sumisura con l’aggiunta di un portaborse laterale e una struttura saldata sul serbatoio per accogliere cinghie in pelle e borsetta porta attrezzi Brooks hanno completato il lavoro, o quasi. Il tappo del serbatoio è stato creato da un pezzo d’alluminio e lavorato per stilizzare la sagoma dell’orologio IWC così da averlo sempre sotto gli occhi, anche durante la guida: se non è un pezzo su misura questo….