giovedì 27 febbraio 2014

BULLIT

STEVE MCQUEEN





La forza di un’immagine risiede nel brivido del ricordo che riaffiora nella mente. Cosi’ per tutti gli amanti di “THE KING OF COOL” ecco un’istantanea tratta dal film cult “BULLIT” dove si puo’ godere dell’inseguimento probabilmente piu’ bello e spettacolare di tutta la storia del cinema. 

MOTO MORINI 11½

NAKED E NON SOLO




La gamma Moto Morini MY 2014 si arricchisce di un nuovo modello, la 11 ½, pensata per donne e uomini che amano lo stile naked accentuato. Diciamo subito che e’ la Moto Morini piu’ economica (10.900 euro), ma c’e’ di piu’. La casa bolognese (che vende i propri modelli online) offre fino al 31 Marzo 2014 la possibilita’ di noleggiare la nuova 11 ½ con una formula particolare: anticipo di 3.000 euro, 59 canoni da 200 euro l’uno ed alla fine del quinquennio si decide se comprare la moto (4.000 euro), restituirla, acquistare o noleggiare un’altra Moto Morini con uno sconto di 2.000 euro sul prezzo di listino; da sottolineare che la promozione comprende le spese di immatricolazione, tagliandi, assistenza stradale, treno di gomme, bolli ed assicurazione. Completate le formalita’ burocratiche entriamo nello specifico. La nuova 11 ½ è priva di qualunque carenatura o cupolino dal momento che vuole essere una naked curata ma anche facile da guidare. Paracatena, parafango anteriore e posteriore e fianchetti sotto sella sono realizzati in fibra di carbonio; motore, telaio e serbatoio sono colorati con il matt black che contrasta il colore sabbia della sella. Altre caratteristiche estetiche sono gli specchietti end bar ed i cerchi in lega d’alluminio Brembo a sei razze da 17 pollici (120mm. anteriore e 180 posteriore). Dicevamo glamour e ricercata nei particolari ma anche facile da acquistare e da guidare. L’altezza della sella e’ stata studiata per accogliere piloti di diversa statura (800mm. da terra) ed anche il motore e’ stato rivisto per offrire un’erogazione fluida ed elastica ai bassi regimi senza perdere la proverbiale coppia del bicilindrico raffreddato a liquido di 1.187cc. che vanta potenza e coppia notevoli (117 CV a 8.500 giri e105 Nm). Come da tradizione il telaio e’ un traliccio in tubi di acciaio ad alta resistenza mentre le sospensioni (pluriregolabili) sono Marzocchi da 50mm. up side down all’anteriore e, dietro, monoammortizzatore laterale Paioli infulcrato direttamente al forcellone. Doppio disco da 320mm. con pinze a quattro pistoncini e monodisco posteriore da 220mm. con pinza a due pistoncini marchiati Brembo. Di serie la frizione APTC con funzione antisaltellamento in scalata che esclude il bloccaggio della ruota posteriore e facilita la ripresa in curva. Infine una gradita novita’: la Moto Morini rendera’ operativo nei primi mesi del 2014 un nuovo stabilimento a Trivolzio (Pavia) con lo scopo di creare un reparto dedicato alla preparazione delle special. C’e’ da dire che gia’ adesso la casa bolognese prevede un’ampia customizzazione, direttamente in fabbrica, dei propri modelli; il nuovo stabilimento implementera’ questa possibilita’ aumentando la capacita’ di elaborazione e, nel caso fosse necessario, di assemblaggio di veicoli completi.

SCHEDA TECNICA

Motore
Motore FMV912
Cilindri (N.) 2
Disposizione V 87° longitudinale
Tempi (N.) 4
Ordine combustione 0° Anteriore - 270° Posteriore
Raffreddamento Liquido
Distribuzione Mista: ingranaggi - catena silenziosa
Valvole per cilindro 4
Alesaggio x corsa (mm) 107x66
Cilindrata (cc) 1187
Rapporto di compressione 12.2:1
Potenza (kW) 86
Potenza (CV) 117
Giri (relativi alla potenza) 8500
Coppia (Nm) 105
Coppia (kgm) 10.7
Giri (relativi alla coppia) 6750
Alimentazione Iniezione elettronica
Diametro corpo farfallato (mm) 54
N° iniettori 2
Giri motore al minimo 1400
Avviamento Elettrico
Lubrificazione Forzata con pompa trocoidale
Cambio Con ingranaggi a denti dritti sempre in presa
Rapporti cambio 6
Prima vel. 13/36
Seconda vel. 17/32
Terza vel. 20/30
Quarta vel. 22/28
Quinta vel. 23/26
Sesta vel. 24/25
Trasmissione primaria Ad ingranaggi a denti dritti
Rapporto trasmissione primaria 31/55
Frizione Multidisco in bagno d’olio
Scarico Silenziatore singolo, catalizzatore a 3 vie, sonda lambda
Emissioni inquinanti Euro 3

Ciclistica
Telaio Traliccio in tubi di acciaio altoresistenziale
Interasse (mm) 1480
Inclinazione cannotto di sterzo (gradi) 24,5
Avancorsa (mm) 103
Forcella Marzocchi UPSIDE DOWN
Diametro steli 50 mm
Escursione ruota anteriore (mm) 155
Sospensione posteriore Monoammortizzatore laterale Paioli pluriregolabile
Escursione ruota posteriore (mm) 160
Freno anteriore Brembo
Descrizione freno anteriore Doppio disco da 320 mm con pinze a quattro pistoncini
Freno posteriore Brembo
Descrizione freno posteriore Monodisco da 220 mm con pinza a due pistoncini
Pneumatico anteriore 120/70 R 17
Pneumatico posteriore 180/55 R 17
Cerchi Brembo a sei razze in lega d'alluminio
Dimensione cerchio anteriore MT 3,50x17”
Dimensione cerchio posteriore MT 5,50x17”
Trasmissione finale A catena tipo 525
Rapporto finale 17/40
Dimensioni e pesi
Lunghezza totale (mm) 2170
Larghezza massima (mm) 890 esclusi specchietti retrovisori
Altezza sella (mm) 800
Altezza minima da terra (mm) 166
Altezza manubrio (mm) 1085
Altezza pedane anteriore (mm) 365
Altezza pedane posteriore (mm) 490
Angolo di sterzata 34° dx/sx
Peso in ordine di marcia senza carburante (kg) 200
Strumentazione Cruscotto Contagiri elettronico/analogico e display LCD multifunzione

PATON S1 AL TT 2014

LO SPIRITO DELLE ROAD RACE



Da sempre legata al mondo racing la storica factory milanese riversa l’esperienza di 40 anni di corse nella sua prima moto da strada dotata di targa e fanali. Fondata nel 1958 da due ex dipendenti del reparto corse FB Mondial, Giuseppe Pattoni e Lino Tonti, la Paton (il cui nome deriva dalla fusione dei cognomi dei due fondatori ) vanta presenze e risultati importanti nei campionati velocita’ italiani, nel motomondiale con le 500 ed al TT; e proprio sull’isola di Man la Paton torna a calcare le scene internazionali delle competizioni. Nell’edizione del 2014 infatti la S1 correra’ nella categoria Lightweight riservata a mezzi regolarmente omologati con motori bicilindrici fino a 650 centimetri cubici. La creatura di Pattoni basata sulla Kawasaki ER-6n monta un bicilindrico otto valvole di 649cc. raffreddato a liquido (72CV) con cambio a sei marce e manovellismo a 180°. Il telaio a traliccio è composto da tubi d’acciaio ad alta resistenza. Le sospensioni sportive e pluriregolabili provengono da marchi italiani premium: forcella telescopica Paioli da 43mm ed ammortizzatori posteriori Ohlins con serbatoio separato. Doppi dischi freno da 295mm davanti e mono da 220 dietro accoppiati a pinze Brembo. Scarico sdoppiato e cerchi a raggi da 17 pollici (120mm. anteriore e 160 posteriore). Caratterizzata da  un peso ridotto (158 chili) e da uno stile vintage la S1 è una sportiva vecchio stile con una posizione di guida allungata sul serbatoio (16 litri), mezzi manubri e sella monoposto. La piccola factory sosterra’ quest’impegno con la collaborazione di Steve Linsdell che preparerà la moto ed Olie Linsdell che guidera’ la S1.










SCHEDA TECNICA

Motore
4T, 2 cilindri frontemarcia, raffreddamento a liquido, alesaggio per corsa 83x60 mm, cilindrata 649 cc, rapporto di compressione 10,8:1, distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, lubrificazione forzata a carter semi secco, potenza max 72 CV (53 kW) a 8.500 giri/min, coppia max 64 Nm (6,5 kgm) a 7.000 giri

Alimentazione
Iniezione elettronica con 2 corpi farfallati Keihin da 38 mm; capacità serbatoio carburante 16 litri

Accensione
Elettronica digitale

Trasmissione
Primaria a ingranaggi, finale a catena

Cambio
A 6 marce

Frizione
Multidisco in bagno d’olio

Telaio
In tubi in acciaio ad alta resistenza; inclinazione del cannotto di sterzo 25°; avancorsa 105 mm

Sospensioni
Ant. forcella telescopica Marzocchi con steli da 43 mm di diametro, completamente regolabile. Escursione ruota 120 mm. Posteriore doppio ammortizzatore Öhlins completamente regolabile. escursione ruota 130 mm

Ruote
Cerchi a raggi; pneumatici ant. 120/70-17”, post. 160/60-17”

Freni
Ant. doppio disco da 295 mm con pinze a quattro pistoncini; post. disco da 220 mm

Dimensioni (in mm) e peso
Lunghezza 1.980, larghezza 680, interasse 1.390, peso in ordine di marcia 158 kg

Prestazioni
Velocità max oltre 215 km/h. Accelerazione 0-100 km/h in 3,9”



AMERICANI

A ME PIACCIONO GLI AMERICANI!


A me piaccioni gli americani! Intendo il loro modo di concepire una motocicletta. Per loro prima di tutto vengono i centimetri cubici o meglio i POLLICI CUBICI; e gia’ perche’ in America si misura tutto in miglia e pollici mentre nel vecchio continente si va avanti a forza di centimetri e chilometri orari. Mi piace la loro idea, relativamente primitiva, per cui bigger is better nel senso che se vuoi andare piu’ veloce hai bisogno di piu’ potenza e per avere piu’ potenza devi aumentare la cilindrata del tuo motore. E poco interessa se i telai non sono propriamente dei pregiatissimi scatolati d’alluminio che tengono la strada e permettono di pennellare le curve con precisione millimetrica. In America le strade sono lunghissimi rettilinei mortificati da limiti di velocità ridicoli (mediamente 96 chilometri orari o detta all’americana, 60 miglia!). A me piace il loro finto approssimativismo quando con un motore grosso grosso ed un telaio piccino piccino si ingarellano in competizioni di pochi giri su nastri ovali di terra battuta.









Mi piacciono quando su ipertecnologiche moto giapponesi montano forcelloni chilometrici che necessitano di due rinvii di catene; mi piacciono quando con queste moto, decorate con grafiche spesso al limite del buongusto, si sfidano su un quarto di miglio.


Mi piacciono gli americano perche’ quando hanno capito che non di sola potenza si vive, hanno creato le Buell. Mi piacciono gli americani perche’ con poche centinai di dollari puoi davvero comprarti una vecchia Harley, lavorarci la notte e nei week end e poi, se tutto funziona, girarci per tutta la vita in lungo e largo. Mi piacciono gli americani per i loro motori V8 ma soprattutto per i V2 che producono suoni inconfondibili nelle orecchie degli appassionati. Mi piacciono gli americani per la loro idea originaria di motociclette derivate dalla serie (e lo erano davvero), per i loro camper Airstream e per i cowboy.






Mi piacciono gli americani perche’ forse in fondo per un motociclista l’idea che chiunque possa correre sulla crosta di un lago salato alla piu’ alta velocita’ che la propria motocicletta possa permettergli è il massimo.




mercoledì 26 febbraio 2014

LOTUS C-01

Svelata in via definitiva la prima motocicletta marchiata Lotus. C’e da dire che oltre al nome vanta anche una livrea ispirata alle mitiche macchine di Colin Chapman ma nulla piu’; la gestazione, durata oltre due anni, e la creazione della C-01 è infatti tutta tedesca. Rimandiamo alla scheda tecnica in fondo al post ed anticipiamo di seguito i punti salienti. Innanzitutto il telaio sviluppato con la Holzer Group comproprietaria della Kalex (Moto2 e Moto3) e realizzato con elementi in acciaio aerospaziale, fibra di carbonio e titanio. La forcella anteriore è una classica up side down mentre al retrotreno trovano posto due ammortizzatori  vincolati direttamente al forcellone scatolato. La ruota anteriore è da 19 pollici con pneumatico 120/70 mentre dietro è stato montato un cerchio da 17 con gomma 190/55; doppi dischi freno davanti da 320mm. con pinze radiali a quattro pistoncini mentre al retrotreno troviamo un disco da 220mm. con pinza a due pistoncini. Il propulsore è il bicilindrico KTM di 1.195cc. a V di 75 gradi che in questa configurazione esprime 200 cavalli. L’ideatore del progetto Lotus Motorcycles è il Dottor Colin Kolles del Kodewa Motor Racing Team (che ha collaborato con Lotus per la realizzazione del prototipo T128LM per la 24 ore di Le Mans). Kolles si è avvalso della collaborazione dell’Holzer Group (avendo già lavorato insieme nel DTM, nel campionato rally tedesco ed in formula Uno) e del designer Daniel Simon. Quest’ultimo ha disegnato una motocicletta più simile ad un bolide da record di velocità pronto per Bonneville che non un veicolo da circuito simile ad una superbike o ad una motogp. Se guardando la C-01 vi è sembrato di riconoscere le forme della Lightcycles di “Tron: Legacy” o della Bubbleship guidata da Tom Cruise nel film “Oblivion” non vi siete sbagliati dal momento che sono state create tutte da Simon. Le colorazioni disponibili sono tre: il classico giallo/verde delle vetture di Colin Chapman e Jim Clark, il carbonio nero/oro come evidente richiamo delle attuali Formula Uno ed un classico Martini style bianco/rosso e blu. La C-01 sarà prodotta in tiratura limitata (100 esemplari) e con prezzi all’altezza del lignaggio del marchio e dei materiali impiegati.


















SCHEDA TECNICA
Motore
Bicilindrico V 75° a 4 tempi raffreddato a liquido
Cilindrata 1.195 cc
Alesaggio x Corsa 105x 69 mm
Potenza 200 CV
Lubrificazione a carter secco

Trasmissione
Cambio a 6 rapporti
Rapporto primaria 40:76
Rapporto finale 15:41
Frizione idraulica con antisaltellamento

Ciclistica
Telaio in Acciaio/Carbonio/Titanio
Forcella a steli rovesciati (80 mm escursione)
Angolo cannotto di sterzo 31°
Doppio Ammortizzatore posteriore (70 mm escursione)
Freno anteriore doppio disco da 320 mm con 4 pistoncini
Freno posteriore disco da 220 mm con 2 pistoncini
Ruota anteriore 120/70 ZR19
Ruota posteriore 190/55 ZR17

Pesi e misure
Interasse 1.645±15 mm
Altezza sella 710 mm
Capacità serbatoio 10,5 lt
Peso a secco 181 kg

READY TO RACE

KTM 450 RALLY REPLICA





Per festeggiare la tredicesima vittoria consecutiva e la doppietta con Coma e Villadoms nella Dakar, KTM mette in  produzione la replica della vittoriosa 450. In un rally segnato dal ritorno ufficiale di molte case (fra tutte la Honda) impegnate con mezzi factory, la KTM ha conquistato i primi due posti del podio con un mezzo completamente nuovo che ha fatto il suo debutto lo scorso ottobre nel rally del Marocco. La replica nasce per tutti quegli appassionati ed i piloti privati che cercano un mezzo per poter competere nel rally più duro del mondo. L’inedito telaio a traliccio di tubi è stato disegnato per le specifiche esigenze di gara e si basa sull’esperienza fatta nelle competizioni dal reparto corse della casa austriaca. La forma dei serbatoi è ottimizzata per offrire un’ergonomia ottimale in sella grazie alla forma stretta dei fianchi ed una posizione di guida (seduta o in piedi) adatta alle mutevoli condizioni di gara. Ogni elemento della 450 Rally Replica è stato studiato per rendere il mezzo leggero e snello tra le gambe dei piloti. I serbatoi separati possono contenere fino a 35 litri di carburante e sono dotati di due distinte pompe per dare la possibilita’ al guidatore di equilibrare il peso in base al terreno, scegliendo di volta in volta quale dei singoli elementi svuotare. Inoltre la loro posizione è stata ottimizzata per centralizzare le masse. Il propulsore completamente riprogettato è un monocilindrico raffreddato a liquido di 449cc. ad iniezione elettronica e distribuzione monoalbero (il precedente motore era dotato di un doppio albero in testa e la Honda, che quest’anno è rientrata ufficialmente alla Dakar, ha adottato la medesima architettura). Il castelletto portastrumenti (compreso il roadbook) è stato rivisto completamente; realizzato in carbonio offre una migliore visuale sia dell’orizzonte che della ruota anteriore e grazie alla particolare struttura permette interventi rapidi senza smontare alcun elemento. Completamente riviste le sospensioni White Power con una forcella up side down da 48mm. anteriore ed un nuovo attacco per il mono posteriore. Infine il prezzo: 24.000 euro più IVA per entrare in possesso della 450 Rally Replica. E per i piloti desiderosi di calcare le piste dakariane la possibilità di acquistare a parte il pacchetto di servizio ed assistenza per la Dakar (disponibile per tutti i modelli KTM da rally).         







martedì 25 febbraio 2014

EICMA 2014

EICMA 2014: PRESENTAZIONE CAMPAGNA STAMPA



Presentata la nuova campagna pubblicitaria internazionale 2014 dell’ Esposizione Mondiale del Motociclismo presso il Palazzo della Permanente a Milano, scelto sia perché fu sede del Salone del ciclo e del motociclo dal 1925 al 1939 sia perché le bici e le moto sono da considerarsi vere e proprie opere d’arte frutto di studi accurati dell design applicato alla funzionalità.. L’immagine propone un motore inteso come propulsore dell’anima, della passione e di tutto cio’ che è in grado di far iniziare un percorso di storie, emozioni, sacrifici, successi, investimenti, prospettive.
Da un lato la campagna pubblicitaria rende omaggio all’intero settore, grazie al quale l’Esposizione varca la soglia dei cento anni e dall'altro celebra il pubblico che riconosce in EICMA l’unico punto di riferimento per vivere una passione che non conosce confini. Sarà declinata in diverse lingue e vivrà con un piano pubblicitario internazionale, costituito da visibilità su carta stampata, generalista e specializzata, web e tv.
L’allestimento della presentazione della campagna pubblicitaria  è stato pensato e realizzato come un viaggio nella storia, attraverso esemplari di prodotto che hanno avuto un ruolo di spicco dal 1914 ad oggi. Ciascuna decade è stata rappresentata da una modella che indossava abbigliamento e accessori che caratterizzavano l’epoca di riferimento.

100 ANNI D'EICMA

EICMA 1914 – 2014






EICMA diventa Esposizione Mondiale del Motociclismo e celebra il centenario. Nata nel 1914 all’interno dello spazio Kursaal Diana successivamente fu spostata prima presso il Veloce Club Milano (1920-1923) poi presso la Triennale. Dal 1925 al 1939 è stata ospitata presso il Palazzo della Società per le belle arti ed Esposizione Permanente, poi dal 1939 al 1952 nel Palazzo dell’arte e dal 1952 al 2004 presso la vecchia Fiera di Milano. Dal 2005 l’Esposizione si svolge nel nuovo padiglione fieristico di Rho dove continuera’ risiederà fino al 2020. Oggi EICMA è l’evento mondiale di riferimento dedicato alle due ruote più importante e longevo del mondo, vanto non solo della città di Milano ma di tutta l’Italia che lavora. Oltre alla nuova grafica per i 100 anni ed alla nuova denominazione sono stati presentati  il nuovo marchio di MotoLive (l’arena esterna di EICMA, che compie dieci di vita) ed il nuovo marchio “Occhio alle 2 ruote” social brand che accompagnerà tutti i progetti e le campagne sulla sicurezza stradale e che riunisce i due precedenti elementi che si riferivano singolarmente alla bici e alla moto. A completamento del grande lavoro di uomini e donne che si impegnano quotidianamente nella struttura organizzativa dell’EICMA e per dare l’idea dei numeri di EICMA, 100 anni vogliono dire:
Superficie occupata > 2.000.000 mq
Espositori presenti 28.722
Paesi di provenienza 40
Anteprime Mondiali > 5.000
Piloti che si sono esibiti in MotoLive 3.200
Gare disputate 86
Visitatori > 25.000.000 (il numero dei visitatori è l’equivalente della popolazione complessiva di Austria, Svizzera e Portogallo messe insieme).









lunedì 24 febbraio 2014

FLAGSHIP STORE DUCATI CATANIA

FLAGSHIP STORE DUCATI CATANIA

Sabato 22 Febbraio è stato inaugurato il primo flagship store Ducati catanese in via Oliveto Scammacca n.60. L’apertura ufficiale e’ iniziata poco dopo le 18 in compagnia dei ragazzi del Club Ducati Catania e di tutti gli appassionati etnei della rossa. Tra applausi, ricco buffet, musica del DJ e brindisi di rito sono stati tolti i veli allo store ufficiale dove sara’ possibile acquistare il merchandising Ducati. All’interno è raccolta l’intera gamma dei modelli della casa di Borgo Panigale, i ricambi ufficiali Ducati Performance, i modellini e l’abbigliamento ufficiale (dai cappellini alle magliette fino ad arrivare ai capi più tecnici come giubbotti e guanti). Una delle tre vetrine dello store è stata dedicata ad un Monster particolare dipinto da Alex Caminiti, affermato artista messinese. 
























SUPERBIKE e SUPERSPORT

SUPERBIKE FIM WORLD CHAMPIONSHIP






SUPERBIKE

Riparte da Phillip Island in Australia il mondiale delle derivate di serie tra novità tecniche, vecchie conferme e qualche sorpresa. Nella SBK in gara uno il binomio Laverty/Suzuki (Voltcom Crescent Suzuki) ha dimostrato come i buoni risultati dei test precampionato non fossero solo un caso. Al pronti via l’irlandese si è attardato mentre Guintoli, Melandri (Aprilia Racing Team) e Giuliano (Ducati Superbike Team) si allontanavano. La rimonta di Laverty è stata costante; decimo su decimo ha ripreso il gruppo piazzandosi alla testa della gara al diciassettesimo giro. La classifica finale ha visto trionfare l’irlandese che ha riportato la Suzuki sul gradino più alto del podio (l’ultima vittoria della casa di Hamamatsu risale al 2010 con Haslam a Kyalami in gara due) seguito da Melandri e Guintoli. Il campione del mondo in carica Sykes su Kawasaki (Kawasaki Racing Team) è giunto settimo. Nella categoria EVO si è imposto lo spagnolo Salom sempre su Kawasaki (Kawasaki Racing Team).

Gara due ha visto un gruppo di testa più compatto formato da nove piloti in lotta per la vittoria. Laverty ha riproposto lo spettacolo di gara uno con una serie di sorpassi che lo hanno portato in testa all’ottavo giro seguito da Baz (Kawasaki) e Guintoli (Aprilia); contemporaneamente Melandri arrivava lungo ad una staccata compromettendo ogni possibilità di giungere sul podio. La lotta per la vittoria è diventata un affare a tre tra l’irlandese ed i due francesi ma a sei giri dalla fine una fumata bianca ha messo fuori gioco Laverty ed una probabile doppietta Suzuki. Bandiera rossa esposta e fine della corsa con Guintoli primo, Baz secondo e Sykes terzo a pieni punti. Tra i piloti EVO si riconferma Salom e la sua verdona.













SUPERSPORT

La domenica della Supersport è stata segnata dalle bandiere rosse e dalla MV Agusta. Dopo l’avvio della prima parte della gara sono state esposte le bandiere rosse a causa dell’olio lasciato in pista dalla Honda dell’irlandese Kennedy (CIA Insurance Honda). Alla ripartenza (una vera e propria gara sprint di cinque giri) il tre volte campione del mondo Supersport Sofuoglu (Mahi Racing Team India Kawasaki) ha preso il comando inseguito dal rivale Van Der Mark (Pata Honda World Supersport Team). Scivolati entrambi a tre giri dalla fine hanno lasciato campo libero a cinque piloti che hanno dato vita ad una scatenata bagarre per la vittoria andata a Cluzel ed alla sua MV Agusta (MV Agusta RC-YakhnichMotorspsort) seguito da Coghlan (DMC-Panavto Yamaha) e De Rosa (Core PTR Honda). Era dal 1976 con Agostini (Nurburgring classe 500) che una MV Agusta non saliva sul gradino pià alto del podio in una competizione mondiale. 



Per le particolari caratteristiche del circuito australiano e dal momento che siamo solo alla prima gara sarebbe prematuro azzardare pronostici ma su tutto svettano alcuni spunti interessanti. Laverty vicecampione del mondo 2013 con il medesimo numero di vittorie di Sykes, lasciato libero dall’Aprilia (che gli ha preferito Guintoli per questioni contrattuali) ha dimostrato che sarà della partita; guidando tra l’altro proprio la Suzuki (agile ma non potente in senso assoluto) scartata dal suo ex compagno di squadra nel 2013. Sykes non è mai stato tra i primi (sia in gara uno che in gara due) mentre il compagno di squadra Baz ha lottato per il podio in entrambe le manche. Ciononostante in casa Kawasaki dovranno gestire due piloti pronti a giocarsi il mondiale. Melandri è in grado di lottare per il campionato ed è chiamato alla vittoria sull’Aprilia ufficiale (campione del mondo marche 2013). Giuliano e la Ducati sono una gradita sorpresa sia per le prestazioni in gara che per la classifica finale (quarto in entrambe le manche e quarto nella classifica mondiale), mentre MV Agusta e Corti (MV Agusta RC-YakhnichMotorspsort) al primo anno insieme in SBK proseguono il periodo di sviluppo. Attendiamo le Honda di Rea ed Haslam del Pata Honda World Superbike Team rispettivamente settimo ed undicesimo in classifica generale. Infine la storica vittoria di Cluzel ed alla sua MV Agusta nella classe Supersport dopo 38 anni dall’ultima affermazione mondiale nella classe 500 della casa di Schiranna. Prossimo appuntamento il 13 Aprile ad Aragon.


Classifica piloti Superbike FIM WORLD CHAMPIONSHIP

1. S. GUINTOLI  APRILIA  41
2. L. BAZ KAWASAKI              31
3. M. MELANDRI APRILIA 28
4. D. GIUGLIANO DUCATI      26
5. T. SYKES KAWASAKI         25
6. E. LAVERTY SUZUKI         25
7. J. REA HONDA                 21
8. C. DAVIES DUCATI         17
9. D. SALOM KAWASAKI       13
10. N. CANEPA DUCATI         11
11. L. HASLAM HONDA         10
12. F. FORET KAWASAKI    8
13. T. ELIAS APRILIA            7
14. G. ALLERTON BMW           6
15. S. MORAIS KAWASAKI   3
16. C. CORTI MV AGUSTA   3
17. A. LOWES SUZUKI           3
18. J. GUARNONI KAWASAKI   2

Classifica costruttori Superbike FIM WORLD CHAMPIONSHIP

1. APRILIA         45
2. KAWASAKI 31
3. SUZUKI    28
4. DUCATI   26
5. HONDA   21
6. BMW                6
7. MV AGUSTA    3


Classifica piloti Supersport FIM WORLD CHAMPIONSHIP

1. J. CLUZEL MV AGUSTA         25
2. K. COGHLAN YAMAHA         20
3. R. DE ROSA HONDA                 16
4. F. MARINO KAWASAKI         13
5. R. TAMBURINI KAWASAKI 11
6. K. WAHR YAMAHA                 10
7. G. GOWLAND TRIUMPH           9
8. R. RUSSO HONDA                   8
9. F. MENGHI YAMAHA                   7
10. C. GAMARINO KAWASAKI   6
11. R. ROLFO KAWASAKI            5
12. T. COVEÑA KAWASAKI           4
13. N. CALERO HONDA                   3
14. M. BUSSOLOTTI HONDA           2
15. F. ROGERS HONDA                   1

Classifica costruttori Supersport FIM WORLD CHAMPIONSHIP
  1. MV AGUSTA    25
  2. YAMAHA          20
  3. HONDA            16
  4. KAWASAKI    13
  5. TRIUMPH      9