giovedì 26 aprile 2018

Dovizioso e Ducati

L’accordo tra il costruttore e il pilota italiano ancora non si definisce e allungare troppo i tempi potrebbe essere negativo per entrambi.
Dovizioso non ha ancora firmato con Ducati e ha ricevuto un’offerta prontamente rispedita al mittente. L’italiano, soprattutto in questo preciso momento del campionato, può permettersi di fare la parte del leone; ma con cautela. Perché se è vero che da un lato Ducati deve celermente definire la line up dei piloti per i prossimi due anni, dall’altra Andrea deve garantirsi un sedile consono al suo stato di grazia e un compagno non eccessivamente ingombrante.
A Borgo Panigale hanno quattro piloti (Bagnaia, Petrucci, Dovizioso e Lorenzo) e almeno due hanno dimostrato di trovarsi bene in sella alla Desmosedici. Il problema di Ducati è l’aver pagato profumatamente l’ingaggio di Lorenzo quando lottava per il mondiale contro Rossi e Marquez e aver costretto Dovizioso ad accettare un ingaggio molto basso sottovalutando eccessivamente la sua lunga esperienza in sella alla rossa. Il risultato è che oggi il maiorchino sembra l’ombra di se stesso mentre l’italiano è in testa al mondiale. In questo contesto la Ducati ha allungato i tempi di rinnovo di entrambi i piloti sperando in un “appiattimento” delle pretese; ma se da un lato i poco brillanti risultati del maiorchino hanno di fatto scendere in picchiata le sue quotazioni, l’attuale posizione in classifica generale dell’italiano hanno sortito l’effetto opposto al punto che quest’ultimo ha rifiutato la prima proposta economica presentatagli. Ciò ha raggelato tutto l’ambiente in rosso a partire dal team manager della squadra ufficiale Davide Tardozzi che riteneva la riconferma di Dovizioso prossima a una positiva conclusione. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Simone Battistella manager di Andrea che ha fatto sapere che dopo un primo incontro con Ducati, le parti sono ancora ben lontane da un possibile accordo; inoltre ha aggiunto che c’è ancora molto lavoro da fare e che il pilota chiede unicamente ciò che merita e non qualcosa di straordinario o impossibile. Come dire che ora Ducati dovrà pagare per le ottime performance dell’anno passato e, sembrerebbe, anche per quelle della stagione in corso. Ciononostante Dovizioso deve riflettere molto attentamente sul da farsi perché per quanto al momento sembri essere l’unico in grado di guidare la Desmosedici in modo vincente, non altrettanto sicuro sarebbe abbandonarla per Suzuki e Aprilia ufficiali o per una Honda o Yamaha clienti con specifiche simili alle factory. In sintesi, sapendo che questo mondiale si giocherà fino alla fine sul filo di lana, l’accordo “sa da fare” perché l’uno non può prescindere dall’altra se entrambi vogliono puntare all’iride. Quando e a che prezzo sono gli unici particolari che al momento, non ci è dato sapere.





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