mercoledì 11 aprile 2018

La rabbia di Rossi

Il gran premio d’Argentina tra cadute, prestazioni incolori dei piloti ufficiali e Zarcò ancora primo degli yamahisti
Sebbene Vinales abbia mostrato in buon ritmo di gara in sella alla Yamaha M1 del Movistar Yamaha MotoGP e nonostante Rossi sia stato coinvolto in un contatto con Marquez conclusosi con una caduta, ancora una volta il migliore dei piloti della casa dei tre diapason è Zarcò con la moto satellite del team Monster Yamaha Tech3. Lo spagnolo ha chiuso in quinta posizione, l’italiano in diciannovesima e il francese terzo dopo una lunga battaglia nel gruppo di testa.
E per chi se lo stesse chiedendo, il debuttante e compagno di team di Zarcò, il malese Hafizh Syahrin, ha chiuso nono in rimonta e conquistando i galloni in pista. Ciononostante l’attenzione mediatica e dei fan del motomondiale è stata canalizzata dall’incidente di Rossi e dalle scuse non accettate e rispedite al mittente nel dopogara.“Penso che la gara sia stata molto importante per capire molte cose - ha dichiarato Vinales -. Ora possiamo solo migliorare ulteriormente. Ho visto molte cose che possiamo migliorare sotto la pioggia e anche sull'asciutto, quindi mi sento abbastanza felice e positivo al riguardo. Non sono contento del risultato, volevo provare a vincere. Alla fine della gara avevo il ritmo per stare davanti, ma comunque ho visto molte cose che sarebbero state utili e sicuramente miglioreremo molto. Soprattutto sotto la pioggia dobbiamo concentrarci in un'altra direzione. Ora riusciamo a gestire in sicurezza le gomme e dobbiamo cercare di essere più aggressivi”. Queste le dichiarazioni di Rossi: “sto bene, ma questa è una brutta situazione. Se prendi come esempio quello che è successo questo fine settimana, un incidente può capitare a chiunque, puoi commettere un errore in frenata, puoi toccare l'altro. Può succedere. Ma da venerdì mattina, Marquez ha fatto ciò a Viñales, a Dovizioso, a me, e sabato mattina, e domenica è arrivato lungo. Se inizi a correre in questo modo, aumenti il ​​livello fino a un punto molto pericoloso. Se tutti i piloti correranno in questo modo, diventerà uno sport molto pericoloso e finirà male. È una situazione molto pericolosa e spero che ciò che ho detto al direttore di gara Mike Webb faccia assumere maggiori responsabilità. Quando in pista sono con Marquez sono spaventato. In gara ero spaventato quando ho visto il suo nome sulla lavagna. Quando vai a 300 km all'ora in pista, devi avere rispetto per i tuoi avversari”.






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