Nonostante
il podio nel Gran Premio del trentino, il messinese ha vissuto un fine
settimana impegnativo.
Il
campione italiano del KTM Red Bull Factory Racing Team ha chiuso con un podio
il Gran Premio del trentino, ma il fine settimana di gare è stato tutto in
salita a partire dal sabato quando, dopo una buona qualifica che lo ha portato
in seconda posizione, al pronti via nonostante il buono scatto al cancello un contatto
con un avversario e un sasso rimasto incastrato tra pinza e disco freno che ha
bloccato di fatto la ruota anteriore, gli hanno fatto perdere diverse
posizioni.
I primi giri sono stati affrontati al limite del rischio sia nei
salti che nel resto del circuito; posizionatosi fuori dalla top ten in poche
tornate, Cairoli ha dovuto inseguire gli avversari e solamente quando il sasso
è fuoriuscito dalla pinza del freno ha potuto spingere al massimo per
recuperare sul gruppo di testa fino alla quarta posizione. La rimonta, fatta di
sorpassi e giri tirati al limite, ha infiammato i tifosi del campione e tutto
il pubblico intervenuto alla manifestazione. In gara due il messinese è partito
davanti a tutti, siglando un magnifico hole-shot e conducendo la gara in sella
alla sua KTM 450 SX-F per diversi giri fino quando un piccolo errore l’ha
costretto a cedere la posizione e a chiudere in seconda posizione assicurandosi
il gradino più basso sul podio. Il risultato del Gran Premio del Trentino ha
lasciato l’amaro in bocca ai fan del messinese che ha perduto la testa della
classifica generale in favore del compagno di squadra Herlings che ora conduce
con dieci lunghezze. “
Ovviamente per il campionato un podio è sempre un buon
risultato ma detto questo – ha dichiarato
Cairoli –,
so che oggi sarebbe potuta
andare un po’ meglio. In gara uno sono partito bene ma alla prima curva è
successo qualcosa ed un sasso si deve essere infilato tra il disco e le
pasticche del freno, facendo bloccare spesso la ruota anteriore nei primi 3/4
giri di gara. La cosa è stata piuttosto rischiosa e mi ha fatto perdere molto
terreno, facendomi scivolare in undicesima posizione, fin quando la ruota non
si è sbloccata ed ho potuto spingere nuovamente a fondo. Sorpassare qui è
sempre difficile ma ho fatto del mio meglio per avere la meglio sul maggior
numero possibile di piloti, recuperando fino al quarto posto. In gara due ho
fatto l’hole-shot ed ho provato immediatamente a prendere il ritmo giusto ma un
piccolo errore in frenata, alla curva dopo il traguardo, mi ha fatto arrivare
lungo, lasciando così la porta aperta a Jeffrey che mi ha superato. Ora
guardiamo alla prossima gara in Portogallo, sulla bella pista di Agueda, dove
il terreno è più morbido e dove è più facile inventarsi traiettorie diverse”.
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