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giovedì 24 luglio 2014

BMW R 100 RT by DRAGONI

’70 STYLE
Dragoni è una moto officina romana di lunga tradizione (risale agli anni ’60) specializzata oltre nelle classiche attività di manutenzione e riparazione ordinaria e straordinaria, anche nel restauro di mezzi d’epoca, nella costruzione di parti speciali e nella modifica, potenziamento e personalizzazione delle moto. Legati prevalentemente ai marchi BMW, Honda e Moto Guzzi (ma nella loro officina sono passati e passano tutt’ora modelli di ogni casa costruttrice) Paolo, Daniele ed Alessandro si muovono agilmente tra moto da strada e fuoristrada. Un esempio della loro ecletticità lo possiamo trovare nella BMW R 100 RT del 1985 oggetto di questo post. Essenziale al punto che il serbatoio è stato lasciato a nudo, classica con il suo propulsore boxer e pura come le cafè racer di una volta, si ispira proprio alle nude degli anni ’70. Dicevamo preparatori che modificano e potenziano e difatti il generoso e turistico boxer è stato smontato letteralmente pezzo per pezzo, lavorato ed alleggerito. Nuovi pistoni e cilindri Bigbore portano la cilindrata a 1.070 centimetri cubici e fanno il paio con nuove bielle Carrillo. Le testate, lavorate nei condotti d’aspirazione e scarico, hanno ricevuto nuove valvole maggiorate, un albero a camme più leggero e sportivo, carburatori Keihin da corsa a valvola piatta con tromboncini aperti e valvola di ripresa; inoltre le testate sono state modificate per poter alloggiare due candele per la doppia accensione. Il cambio è stato alleggerito su tutti gli ingranaggi delle marce e lo scarico completo è marchiato Leo Vince. A questo punto la motocicletta interamente spogliata ed alleggerita è stata privata del telaietto posteriore originale sostituito da un elemento più piccolo, leggero, in tubi cromati ed adattato per montare una sella in pieno stile cafè racer con codino integrato. In ottica di alleggerimento e rispetto del design e del modo di creare una special nuda negli anni ’70, sono stati sostituiti con pezzi realizzati appositamente ed a mano: parafanghi, porta targa, pedane, porta fari e serbatoio (realizzato in alluminio). La ciclistica è stata aggiornata (si fa per dire visto l’imprinting dato al progetto) con ammortizzatori posteriori Koni e cerchi Borrani a raggi in acciaio inox. I freni sono un mix con il tamburo posteriore di serie alleggerito e l’anteriore sostituito con un Fontana (sempre a tamburo). Semimanubri al posto dello sterzo originale, faro tondo e singolo e (unica nota moderna) un contachilometri Acewell. La verniciatura la potete ammirare da soli con l’arancione Oakland (che dona un tocco racing), i profili neri sui parafanghi ed il serbatoio lasciato al “naturale”. Ecco la ricetta per trasformare una paciosa BMW in una naked....pardon, cafè racer anni ’70. Alcuni interventi sono difficili da realizzare nel proprio garage (soprattutto quelli al motore); altri sono più gestibili. Ma con un po’ di pazienza e magari su una base più piccola (un R45?) qualcuno sente già un soffio ispiratore?









mercoledì 21 maggio 2014

BMW R 100 RT by FUEL BESPOKE MOTORCYCLES

SCRAMBLER




Altro giro altra BMW sempre degli spagnoli di Fuel Beskope Motorcycles. Si tratta della loro prima realizzazione su base R 100 RT del 1982 trasformata in una scrambler davvero inusuale per certi versi. Questa preparazione doveva evidenziare l’idea di libertà e velocità, di individualità e bellezza legate alla comodità ed ad un look fresco e con un budget basso. Spogliata di tutto il non necessario (carene, borse principalmente) si è proceduto con il controllo di tutte le parti vitali. Si è visto che vernice e sterzo non erano quelli originali e quindi si è proceduto sostituendo quest’ultimo elemento con un accessorio originale di una Yamaha XT 500; i freni anteriori invece (elementi visivi catalizzanti di questa preparazione) sono stati realizzati appositamente da un’azienda di Barcellona. Per limitare i costi delle parti sostituite si è mantenuta quanta più componentistica originale e così sui cerchioni di serie sono stati montati pneumatici da enduro e si è sostituito solo il parafango posteriore (tra le altre cose ben amalgamato nella linea generale) con uno da regolarità. L’impianto elettrico è stato controllato a fondo ma solo parzialmente modificato per utilizzare nuovi indicatori di direzione tondi (con braccetti  cromati) ed un faretto posteriore differente. Infine la verniciatura, semplice quasi monocromatica se non fosse la sottile banda bianca sul serbatoio (di serie) e per i parafanghi del medesimo colore. In soli tre mesi i ragazzi di Fuel Beskope Motorcycles hanno realizzato una special che segue i dettami della moda imperante e senza spendere un’esosità in pezzi aftermarket (e diciamocela tutta, chi di noi non ha nel proprio scatolone degli avanzi di precedenti esperimenti faretti dallo stile vintage ed un paio di parafanghi da cross?). In fondo non è forse questo lo spirito che dovrebbe animare la creazione di una special home made?