Tra
aneddoti, statistiche e notizie curiose vi presentiamo il circuito qatariano di
Losail.
Nato
nel 2003 nel deserto del Qatar, il circuito di Losail ha ospitato la prima gara
in moto nel 2004 e nel 2008 ha battezzato la prima gara in notturna del
motomondiale. Costruito in un solo anno impiegando ben 1000 lavoratori e con
una spesa totale di 58 milioni di dollari, misura 5.380 metri lungo i quali si
snodano dieci curve a destra, sei a sinistra e un rettilineo di oltre un chilometro.
Quella del 2018 è la quindicesima edizione del Gran Premio del Qatar e la
dodicesima volta che questa gara apre la stagione, mentre ammontano a undici le
edizioni svolte in notturna. I riflettori che illuminano l’unico circuito
permanente nel mondo con luce artificiale, danno luce ad un’area equivalente a
70 campi da calcio e richiedono una Potenza di 5,4 milioni di Watt,
l’equivalente del consumo di 3.000 abitazioni. Ducati fu la prima moto a
vincere una gara mondiale in notturna grazie a Casey Stoner che trionfò nel
2008, nella prima edizione illuminata dai riflettori. Sui 1.068 metri del
rettilineo finale, si raggiungono velocità di 350Km/h; per ben nove volte la Ducati
è risultata la moto più veloce e nel 2017 le prime cinque moto più veloci furono
le Desmosedici. La frenata alla fine del lungo rettifilo risulta essere la
seconda più violenta di tutto il mondiale, richiedendo uno sforzo alla leva di
8 chili per un tempo di 5,1 secondi mentre si percorrono 290 metri. Il Qatar
appartiene al gruppo di circuiti dove si verifica un alto consumo di
carburante, mentre un’altra peculiarità è data dal vento, che trasporta sul
tracciato la sabbia del deserto, sporcando l’asfalto e creando una superficie
terribilmente abrasiva per le gomme oltre a rendere molto insidiosa la pista
fuori dalle traiettorie. Quando il Qatar fu inserito in calendario nel 2004
nessuno poteva pensare che la pioggia avrebbe potuto diventare un problema, ma
lo è stato in passato ed è ancora una seria complicazione per gli organizzatori
della gara. Il riflesso della luce artificiale sull’asfalto bagnato ostacola la
visibilità che sommata alla terribile mistura creata dalla sabbia che s’impasta
con la pioggia, ha fino ad oggi impedito che si potesse svolgere una gara in
condizioni di bagnato. Nel 2009 iniziò a piovere pochi attimi prima del via, e
con una decisione senza precedenti la gara venne posticipata al lunedì sera.
Per la prima una gara si tenne al di fuori di un giorno del weekend. Il
vincitore di quella edizione fu Casey Stoner sulla sua Desmosedici. Il
rettilineo finale e la frenata alla fine dello stesso, sono punti ideali dove
guadagnare una posizione a Losail. Il gioco delle scie, può garantire la
necessaria inerzia per avere la meglio su di un avversario o per avvicinarsi e
sfruttare poi la successiva frenata per la manovra di sorpasso. Questo, unito alle differenti traiettorie che
sono possibili alla prima curva, rende questa parte di tracciato la più proficua
per i sorpassi. La curva 6, la più lenta del circuito che si affronta a 70kmh,
è un altro punto dove poter recuperare posizioni. Per anni si è creduto che
l’ultima curva non potesse favorire i sorpassi ma ultimamente abbiamo assistito
a scambi di posizione anche in questo punto. Al contrario la curva 2 è il punto
più critico a cui tutti I piloti portano rispetto. Si tratta di una curva a
sinistra, preceduta da una a destra, e che viene affrontata con i pneumatici in
condizioni di temperatura non ottimale, in quanto trascorrono ben 38 secondi
dalla precedente piega sullo stesso lato. Nel 2017 la particolarità di questo
tratto ha causato la caduta di Zarco mentre era in testa alla gara. Curiosando
nella storia del circuito di Losail si scopre che: Jorge Lorenzo è salito sul
podio in Qatar 11 volte su 14 gare disputate e che il maiorchino è anche il
pilota che ha collezionato più vittorie su questo circuito con un totale di 6
successi, oltre a essere l’unico ad aver vinto in tre differenti categorie
(2004 in 125cc, 2006 e 2007 in 250cc, 2012, 2013 e 2016 in MotoGP). Nel 2004
Lorenzo e Dovizioso, che correvano in 250, terminarono la gara appaiati; il
photofinish non dirime l’ordine d’arrivo, in quanto I due piloti risultarono
tagliare il traguardo completamente appaiati e la vittoria viene assegnata a
Jorge, grazie al giro più veloce ottenuto in gara. Sempre nel 2004 la prima
edizione del Gran Premio del Qatar fu vinta da Sete Gibernau che correva in
nella classe regina. Sfortunatamente per lo spagnolo, quello fu il suo ultimo
successo in carriera.
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