Ottime
performance sia in SBK che in SSP per la Yamaha che dimostra miglioramenti
evidenti in entrambe le categorie.
Yamaha
non vince ne in Superbike e neppure in Supersport ma convince per una serie di
altri motivi ben più importanti della singola affermazione durante il week end
tailandese. Sulla pista di Buriram Lowes e Van der Mark hanno sfruttato
ottimamente il materiale a disposizione e i regolamenti per piazzarsi
rispettivamente quinto e settimo in gara 1 e addirittura terzo e secondo in
gara 2. Lowes dei due è apparso il più forte durante la Superpole (chiusa in
sesta posizione), ma una partenza non perfetta e la bagarre lo hanno obbligato
a una gara tirata conclusa con problemi di grip al posteriore per la sua R1.
Ciononostante con ikl compagno di squadra hanno dato vita a una lotta sportiva
e gagliarda conclusasi con entrambi i piloti nella top ten. Sfruttando l’inversione
della griglia nella gara di domenica, il duo degli yamahisti si è permesso di
condurre buona parte della seconda manche conclusasi con un ben augurante
doppio podio. In Supersport Yamaha vive un vero e proprio risorgimento grazie
all’azzeccato progetto della sua 600. Se in passato la griglia era formata da
una muta di Kawasaki, oggi l’R6 la fa da padrona ed è la motocicletta che
qualunque pilota deve guidare per poter anelare alla vittoria. A riprova di
quanto appena detto basta guardare la classifica generale monopolizzata da
yamahaisti nei primi quattro posti, e i podi dei primi due round appannaggio
esclusivamente di piloti in sella alla quattro cilindri della casa dei tre
diapason. Dopo l’infortunio di Sofuoglu, Mahias da campione del mondo in carica
è sia riferimento che papabile al titolo 2018. Ciononostante il francese deve
stare attento sia al suo connazionale Cluzel, anch’egli in sella a una R6, che
dopo anni di tribolazioni e di titoli gettati al vento principalmente a causa
della poca affidabilità delle motociclette che guidava finalmente sembra in
grado di poter correre e vincere l’iride, sia a Krummenacher, altro yamahista
che si è aggiudicato di forza la gara tailandese. In sostanza sia in Superbike
che in Supersport i portacolori della Yamaha correranno per le posizioni
importanti, ma dopo il finale al cardiopalma tra Mahias e Krummenacher nella
600 è facile pronosticare un prosieguo di campionato altrettanto
spettacolare.
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