Il
bello e il brutto della Ducati dopo il round tailandese sulla pista di Buriram
Dopo
due round la Ducati ha vinto ben tre gare su quattro; ciononostante l’impressione
è che nessuno dei due piloti ufficiali sia ancora in grado di lottare con
costanza per il titolo. Da un lato c’è Melandri, reduce da una performance
perfetta nel round d’apertura, seguito da due prestazioni deludenti in quello
successivo.
Dall’altro lato Davies sembra continuare a guidare più col cuore
che con la testa, vanificando spesso risultati alla sua portata. L’italiano ha
chiuso il week end di gare sulla pista di Buriram in ottava e settima posizione
con evidenti problemi di stabilità sul dritto. La sua Panigale, infatti, si
muoveva parecchio in accelerazione e su un tracciato come quello tailandese
dove i rettilinei sono ben tre, il problema si è rivelato devastante per le
performance del ducatista. Davies, di contro, ha vissuto un week end in
crescendo. Partito male al sabato con la Superpole che lo piazzava in sesta
posizione, in gara 1 ha chiuso terzo dopo una rimonta costruita più sulla
tattica che non sull’aggressività. Il gallese, infatti, al sabato ha puntato su
una scelta di gomme più conservativa per potersi garantire il giusto grip anche
durante i sorpassi nel finale. In gara 2 ha puntato decisamente alla vittoria che
ha portato a casa con una tattica altrettanto cauta fatta di sorpassi compiuti
al momento giusto, senza eccessi dettati dalla foga e con molto pragmatismo. Il
week end, quindi, può dirsi concluso nel migliore dei modi per entrambi i
ducatisti che inseguono il capoclassifica Rea a pochi punti di distanza. Ma
bisogna tenere a mente due punti fondamentali: Davies deve correre da qui e
fino alla fine del campionato con la testa mentre Melandri deve convincersi di
poter vincere sempre al di là dei problemi di ondeggiamento della sua Panigale
che erano presenti anche in Australia dove ha colto una splendida doppia
vittoria. Se entrambi i piloti confermeranno quanto di buono fatto vedere in
questi primi due round, certamente potranno lottare per il titolo 2018.
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