Cupolino
vintage, posizione di guida sportiveggiante, prestazioni moderne e look vintage
per la cafè racer di serie della Kawasaki.
Quest’anno
la Kawasaki ha stupito per la vitalità e la quantità di modelli presentati. Su
tutti ha colpito la nuova Z900 RS e la sua sorella semi carenata Cafe. La prima
è ispirata, neppure tanto velatamente, alla Z1 originale degli anni ’70 mentre
la seconda è una base perfetta in stile cafè racer.
Per capire la differenza
tra le due immaginate una bella tazzina di caffè fumante; l’RS sarà quella
fatta con una classica cialda mentre la Cafe sarà frutto di una miscela tostata
e macinata davanti ai vostri occhi. Si tratta sempre della stessa bevanda ma il
gusto, e la guida, saranno differenti. Caratterizzata da uno stile ben
definito, con il cupolino che rimanda alle gare endurance e un look alla
JoeBar, la Z900 RS Cafe è disponibile unicamente nel classicissimo verde
Kawasaki con fregi bianchi e vanta una posizione in sella più sportiva e
caricata sull’anteriore per via del manubrio più basso che la rende sicuramente
un po’ meno comoda rispetto all’RS “classica” (che è disponibile in tre
differenti colorazioni). E dal momento che la base è comune la differenza la
fanno piccoli ma decisivi dettagli come la sella studiata specificamente e il
cupolino vintage dedicato. Per entrambe medesimo telaio in traliccio di tubi e
sospensioni, non rigide ma comunque tarate per una guida sportiveggiante.
Stesso discorso per quanto riguarda il motore a quattro cilindri in linea (come
sulla Z1) da 948 centimetri cubici che eroga 111 cavalli e 98,5 nanometri. Su
quest’unità si è puntato sia sulla semplicità, limitando il più possibile i
controlli elettronici, sull’economicità (vengono dichiarati 5,3 litri ogni 100
chilometri nel combinato) e sul sound a cui gli ingegneri di Akashi hanno
prestato particolare attenzione. Alla fine ci si ritrova tra le mani una
motocicletta moderna e divertente con un look e, in alcuni frangenti, una guida
vintage di cui piaceranno sicuramente la strumentazione a doppi elementi, il
serbatoio e il codino che richiamano lo stile delle maxi naked Kawasaki degli
anni ’70, mentre potrebbero lasciare perplessi i cerchi in lega con razze che
simulano i raggi. Infine una riflessione; scrivendo questo pezzo ci siamo
ricordati la prima volta che abbiamo visto entrambi i modelli assieme.
D’istinto avremmo voluto accendere l’RS e portarcela via, ma a distanza di
qualche settimana ci siamo ritrovati a collezionare istantanee mentali in sella
alla Cafe, perché la verità è che a noi il caffè piace forte!
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