GUNNER
by TATTOO PROJECT
Non
di sole Harley vive il mondo custom. Ma se si parla di bobber le alternative
alla Forty Eight sono davvero pochine. Tante special ma tutte tendenzialmente
similari tra loro: ruotoni da 16 pollici, sellino minimalista sospeso, colore
nero imperante e pochi fronzoli.
Eppure capita che ogni tanto qualcuno alzi la
testa e si diletti su basi meno canoniche tirando fuori il classico coniglio
dal cappello. Prendete ad esempio la Victory, marchio relativamente giovane
(meno di 20 anni) e motociclette custom moderne. La Gunner poi pur possedendo
alcune caratteristiche dei bobber resta comunque un modello molto “americano” per
forme opulente, dimensioni e dotazione. A rimescolare le carte ci ha pensato
Rudy Banny fondatore di Tattoo Project (agenzia pubblicitaria che si occupa del
marketing Victory) che ha puntato proprio sulla giovinezza, sull’americanità e
sul design del marchio. Presa una Gunner di serie ha creato un bobber le cui
velleità sportive sono subito evidenziate dalla forcella ex GSX-R montata su
piastre ad hoc (gli pneumatici sono da 3,5 Deluxe Champions Firestone…un
classico!) con cerchi da 16 a raggi in acciaio inox (uguali davanti e dietro),
doppio disco e pinze radiali Tokico, manubrio Biltwell,specchietti a goccia
Arlen Ness, doppio fanale (ricorda per caso una certa Street?) e il piccolo
tachimetro a LED di Motogadget. Dietro la situazione è anche più estrema dal
momento che del telaietto è stato mantenuto…nulla! Infatti volendo montare una
sella NitroHeads (altro accessorio gradito ai ragazzi e chiaramente cafè racer)
hanno semplicemente abolito tutto il retrotreno montando tutto a sbalzo,
inglobando le luci posteriori e la targa sotto il codino e conferendo un design
basso e lungo al forcellone di serie (cui sono stati tolti tutti gli orpelli
non necessari). A questo punto si è resa necessaria la semplificazione
dell’impianto elettrico al punto che alcuni elementi sono stati ingegnosamente
risistemati dentro una borsa di cuoio. Il motore di serie è stato rivisto
solamente nell’aspirazione, negli scarichi più corti, nella distribuzione
(regolabile) e nella mappatura dell’iniezione. E d'altronde con 45 chili in
meno, il cambio a sei rapporti ed i 97 cavalli di potenza (di serie) era già un
gran bel viaggiare. L’ultima riflessione è dedicata all’unico elemento
sovrastrutturale: il serbatoio. A causa della particolare conformazione del
telaio, il passaggio dall’opulenta goccia di serie al più minimalista serbatoio
creato da Designs Elite è stato piuttosto complesso. Ciononostante grazie anche
alla finitura particolare del colore ed al tappo di rifornimento tipo Monza
(altro richiamo alla velocità) il risultato è armonioso e in linea con lo
spirito della special. Ed ora la domanda di rito: perché questa Gunner si trova
su Garage Italiano? Innanzitutto perché è un bobber non convenzionale che apre
nuove strade a cui ispirarsi. Poi perché è cattivo il giusto. E infine…ma
l’avete vista bene?
Nessun commento:
Posta un commento