giovedì 17 dicembre 2015

RONIN MOTORWORKS

RONIN 47
Cosa ne sapete dei samurai? E dei ronin (samurai che hanno perso il proprio maestro)? E della Buell? Beh sappiate che la storia che stiamo per raccontarvi racchiude tutte queste componenti e anche qualcuna in più. Tutto ha inizio nel 2009 quando l’Harley-Davidson decide di chiudere definitivamente il marchio Buell.
In quello stesso periodo Mike Mayberry (uno dei fondatori della Magpul Industries, azienda americana specializzata nella produzione di armi ad alta tecnologia) affascinato dalla compattezza del gruppo telaio-forcellone-motore della Buell motorizzata Rotax decide di dar vita ad una special utilizzando come base la 1125 R. E ispirandosi alla leggenda dei 47 ronin (samurai rimasti senza padrone e ricordati per aver vendicato l’omicidio del loro signore e per essersi tolti la vita subito dopo in ossequio allo shogun locale ed al codice d’onore del bushido) crea una special su base Buell 1125 R in…47 esemplari ognuno diverso l’uno dall’altro. Svestita delle sovrastrutture (poche per la verità ma egualmente ingombranti per quel che aveva in mente Mike) tutto viene ripensato intorno al telaio compatto e agile per dare al prototipo una nuova identità estetica più aggressiva e contemporaneamente leggera. Il primo concept (a cui si ispireranno anche le successive moto) è caratterizzato da una sospensione anteriore molto personale a quadrilatero deformabile che ha permesso di montare dove generalmente si troverebbe il faro, un grosso radiatore al posto dei due più piccoli laterali (e considerando con quanta facilità scaldasse il propulsore originale sembra che la nuova collocazione possa essere una manna dal cielo per il bicilindrico). Dietro rimane il mono pluriregolabile (aftermarket) collegato direttamente al forcellone e al telaio(che funge da serbatoio della benzina). Considerando la nuova coda (ancora più minimalista dell’originale) realizzata in alluminio pressofuso, le diverse sovrastrutture (che si limitano al finto serbatoio ed alla sella) e il nuovo sistema di scarico con terminale posizionato sotto il carter motore il peso totale della motocicletta scende di quasi 25 chili. Modificato anche il manubrio (praticamente un pezzo monolitico che ingloba anche la strumentazione anch’essa nuova), le pedane ed i relativi comandi. Quindi circa 146 cavalli per poco meno di 150 chili di peso son un ottimo biglietto da visita per iniziare. Ma non finisce qui. Nel 2012 Mike insieme al presidente e fondatore di Magpul Richard Fitzpatrick per mantenere il progetto vivo finanziano una società dedicata alla produzione di una versione di serie della concept Ronine creano la Ronin Motor Works, dedicata unicamente a questo progetto. Si assicurano un luogo dove produrre le proprie moto  e acquisiscono una piccola squadra di specialisti dedicata al design del veicolo. Il gruppo lavora per altri 20 mesi e senza discostarsi dal prototipo originale (ancorchè particolare) mettono in produzione la motocicletta definitiva. Molti accessori sono stati unificati in un unico pezzo (ad esempio il contenitore della batteria e le pedane sono integrati in una singola unità; le luci anteriori sono fuse negli steli della forcella insieme al radiatore; gli indicatori LED end bar sono perfettamente integrati nel manubrio; e così via). La chiave d’accensione standard è stata eliminata e al suo posto c’è un chip RFID (cioè a radio frequenza). Il design quindi rimane quello originale del prototipo di Mike ma la differenza la fanno i particolari. E dulcis in fundo la produzione. La road map prevedrebbe le prime 12 moto nel classico nero e grigio del concept originale (e con un prezzo inferiore rispetto al reale costo di produzione), 10 tutte nere poi altre 8, 6, 4, e quindi 2 tutte con colori e caratteristiche diverse. Le restanti 5 moto verranno approntate una tantum e saranno pezzi praticamente unici. Ogni moto prenderà il nome da uno dei 47 ronin cui accennavamo poco sopra; il nome sarà inciso sulla moto e sulla cassetta degli attrezzi di bambù che verrà fornita insieme. Ma dovete sbrigarvi perché pare che la produzione sia praticamente agli sgoccioli; e di Buell in giro per i magazzini non ce ne sono più! E se stavate pensando di modificare la vostra 1125 R (o CRs) sappiate che non è possibile perché la Ronin Motorworks produrrà solo i pezzi necessari alla produzione prevista e gli eventuali ricambi per i proprietari. 

















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