Da
più parti rimbalza come un pugno nello stomaco, la clamorosa indiscrezione
secondo cui Honda starebbe pensando di non vendere più in Europa la CBR600RR a
partire dal 2017, ufficialmente a causa delle sempre più severe normative
antinquinamento.
Vero è che le supersportive necessitano di costosi
investimenti per adeguare i propri motori alle leggi in materia d’emissioni, ma
complice la crisi del segmento (in Europa oramai si parla di vera e propria
nicchia nella nicchia) e l’incalzare delle norme euro 4, sembra che il destino
della CBR600RR sia segnato. Nonostante si tratti di una delle moto più
vittoriose della categoria Supersport, e nonostante il propulsore sia attualmente
impiegato anche nel mondiale Moto2, la piccola 600 paga lo scotto di un motore
che, per adeguarsi alle nuove normative senza mortificarne le prestazioni,
dovrebbe essere riprogettato totalmente e un design troppo distante dalla
sorella maggiore di 1.000cc e ancor di più dalla RCV213 protagonista con
Marquez nella MotoGP (con l’eccezione per le grafiche replica). E se di fatto
le mille sono il biglietto da visita storico delle case giapponesi (e per
questo motivo “intoccabili”), le 600 vivono la medesima flessione negativa del
mercato delle supersportive ma con vendite anche peggiori. Se la (probabile)
decisione presa da Honda sia lungimirante o un vero e proprio atto di harakiri
solo il tempo lo dirà. Di certo c’è che Suzuki continua con la sua GSX-R600 (e
non contenta mantiene in listino anche l’iconica 750), Kawasaki vince e rinnova
la sua Ninja 600 e Yamaha (si sussurra) lancerà il nuovo modello della R6 entro
l’anno. Che le supersportive (di qualunque cilindrata e con qualunque
frazionamento) fossero oramai ridotte ad una nicchia di mercato per puristi
della pista, assimilabile a quella dei crossisti, era ovvio. Ma piuttosto che
cedere alle norme omologative, non sarebbe più interessante pensare di produrre
una simil replica del modello impegnato in Supersport, da utilizzare solo in
pista? Magari organizzando dei veri e propri track day? Una sorta di Ferrari
FXX con pezzi (e prezzi) allineati all’esclusività del mezzo, da affiancare
alla RC213V. Nel frattempo, se avete la disponibilità, potreste provare ad
accaparrarvi uno degli (ultimi?) esemplari di CBR600RR in vendita presso i
concessionari, perché dall’1 gennaio potreste pentirvi di non averlo fatto.
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