martedì 24 gennaio 2017

MOTO GUZZI V9 “REVENGE” by ANVIL MOTOCICLETTE

BLACK IS THE NEW BLACK
La prima regola che s’impara bazzicando il mondo della moda è che il nero sta bene con tutto perché spezza le cromie senza essere invasivo, contorna e catalizza l’attenzione in modo discreto. Inoltre fa risaltare le proprie sfumature su fotografie in bianco e nero e a colori. In sintesi il nero è universale. Ma è anche una caratteristica delle special realizzate da Anvil Motociclette che si fanno notare per lo stile pressochè inimitabile e vagamente wild.
Prendete per esempio la Revenge, una Moto Guzzi V9 realizzata per la prima stagione del programma “Lord of the bikes”. Nera, con un aspetto vintage, dotata di un sidecar e con un’aria da giramondo che spazia dalle fredde steppe russe alla calda sabbia del Sahara, passando per il centro di Praga. La formula del contest prevedeva un budget da rispettare (3.000 euro) motivo per cui il primo problema è stato quello di recuperare un side robusto, compatibile con la V9 e a buon mercato. La soluzione è arrivata dall’est e più precisamente dalla Moldavia dove hanno scovato un elemento impiegato su Ural e BMW a cui hanno modificato l’interno (ora di legno di rovere), il cerchio (da 17 accoppiato a un pneumatico automobilistico anni ’50 per fare il paio con altri identici montati sulla motocicletta), la vernice e lo stile grazie al fregio in rilievo e al cestino da pic nic. In generale l’aspetto della Revenge ricorda i sidecar da guerra a partire dai copristeli anteriori simili alle telescopiche BMW accoppiati al faro Lucas. Se alcuni particolari originali (piastre forcella, pedane e relativi comandi) sono stati lavorati per renderli più “morbidi” nelle forme, altri sono stati sostituiti (comando del gas Harley-Davidson, manopole a botticella a righe, manubrio Norton Commando America sella monoposto) o impreziositi come le leve freno e frizione fasciate in pelle. Altri interventi colpiscono per la loro originalità come ad esempio il parafango posteriore ex Harley-Davidson anni ’40 modificato per la V9 con faro old style, le cinghie in cuoio sistemate dietro la seduta per trattenere una coperta da pic nic, la chiave d’accensione posizionata (e mimetizzata) tra la base del serbatoio (ex BSA Spitfire) e la sella, gli ammortizzatori Bitubo realizzati specificamente su specifiche Anvil, i fianchetti che ispirati a quelli del V7 originale e l’impianto di scarico in titanio realizzato da Zard dallo stile vintage. Interventi più “tecnici” sono stati telaio il classico archetto che per chiudere la porzione posteriore del telaio, la forcella anteriore sfilata sulle piastre e la vernice termoragginzante (ovviamente nera) con cui è stato dipinto il propulsore. Cosa rimane di questo lavoro? Semplice, l’idea di un mezzo in grado di portarti ovunque, che se ne frega se qualche sasso scalfisce la verniciatura e che permetterà (per una volta) di non rinunciare a qualche bagaglio in più (compresa la tenda da campeggio) perché il sidecar oltre alla ruota da automobile ha anche il bagagliaio.  






















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