martedì 10 aprile 2018

Lo strano Gran Premio della Ducati

Dovizioso non vince, Lorenzo chiude quindicesimo e il primo dei ducatisti è Miller, quarto, con la moto satellite, ma in Ducati sono sereni
Sarà stata l0jcerteza del meteo, sarà stata la griglia di partenza “strana” con Miller solitario in pole position e gli altri piloti distanziati di qualche decina di metri, sarà stata la sequela di penalità inflitte al più temibile dei pretendenti al titolo, fatto sta che in Ducati, pur in assenza della vittoria, possono ritenersi soddisfatti della trasferta argentina. Perché se da un lato Lorenzo continua ad arrancare (e alimenta polemiche dettate probabilmente dal nervosismo), Dovizioso porta a casa punti importanti che faranno la differenza quando si tratterà di lottare per l’iride.
Inoltre, in ottica 2019 e oltre, l’ottima performance di Miller alimenta ottimismo sia per il team satellite Alma Pramac Racing che per quello ufficiale. La cronaca della gara è piuttosto semplice: entrambi ii piloti ufficiali partivano indietro a causa di qualifiche non perfette e di una Desmosedici probabilmente non perfettamente settata per le condizioni della pista e del meteo. L’handicap della posizione in griglia si è ripercorso sull’ordine d’arrivo con Dovizioso sesto e Lorenzo quindicesimo. Ciononostante a tenere alta la bandiera di Borgo Panigale ci ha pensato Miller che ha mostrato (se ve ne fosse stato bisogno) di che pasta fosse fatto, portando a casa la prima pole in rosso con gomme slick quando la pista era bagnata e mantenendo lucidità quando in griglia di partenza ha replicato l’azzardo del sabato mentre i suoi colleghi rientravano tardivamente ai box per cambiare le coperture. L’australiano ha condotto per 18 giri la gara fino a quando ha dovuto cedere all’arrembante hondista privato del team di Cecchinello. “Devo ammettere che sono un po’ deluso per non essere riuscito a lottare per il podio dopo aver guidato a lungo la gara – ha dichiarato Miller nel post gara –. Ho fatto un errore che mi è costato molto. Ma per essere onesto sono molto contento per questo week end. Con il team abbiamo fatto davvero un lavoro incredibile. La scelta della Race Direction sulla griglia? Credo che hanno dovuto prendere una decisione difficile in un momento di grande stress”. Dovizioso ha sottolineato le difficoltà del week end argentino nelle sue dichiarazioni: “è stato un weekend davvero difficile per noi, però alla fine siamo riusciti a portare a casa dei punti importanti in una giornata in cui non avevamo la velocità per lottare per il podio. Sono contento di come ho gestito la mia gara ma in certe condizioni e su certe piste dobbiamo ancora migliorare perché evidentemente non siamo abbastanza veloci. Il fatto di non aver potuto girare molto sull’asciutto durante il weekend non ci ha aiutato con il setup della moto per la gara però, guardando le cose da un altro punto di vista, sono stato fortunato perché tre piloti che si giocano il campionato hanno fatto tre zeri per motivi diversi. Quindi andiamo a casa sereni, ma questo weekend ci ha dimostrato che dobbiamo ancora continuare a lavorare su diversi aspetti della nostra moto”. Infine Lorenzo che ha incendiato il week end di gara con polemiche e promesse di “vuotare il sacco” entro giovedì: “le condizioni di domenica erano le peggiori per me, quelle in cui sono più a disagio: dover guidare con pneumatici slick quando l’asfalto presenta ancora delle chiazze di bagnato. In più partire dalla quinta fila non mi ha certamente aiutato e, in mezzo al gruppo alla prima curva, ho provato ad evitare di cadere come era successo lo scorso anno. Dopo ho cercato di recuperare delle posizioni e, quando il tracciato si è finalmente asciugato del tutto, ho iniziato a girare con dei buoni tempi, cosa che non mi era riuscita durante tutto il fine settimana e il mio feeling è migliorato. Lascio l’Argentina con questa piccola nota positiva che mi da la motivazione per arrivare ad Austin e trovare il modo di essere finalmente veloce”. Rimane Petrucci, che pur partendo indietro è riuscito a centrare la top ten: “tutto sommato questa Top 10 è un buon risultato al termine di un week end molto difficile per noi. Dopo le difficoltà delle prove siamo però riusciti ad avere un moto competitiva. Alla fine potevo prendere anche Rabat e Dovi ma nell’ultimo giro Syahrin mi ha toccato e sono andato fuori traiettoria. E’ stato un peccato perché avrei potuto fare un risultato migliore. Torno a casa comunque con un mood positivo. Non vedo l’ora di essere in Usa”.










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