SP1000 “QUATTROTEMPI” by OFFICINE ROSSOPURO
Una
volta le motociclette sportive italiane (soprattutto quelle degli anni ’70 e
’80) si riconoscevano prima di tutto per la posizione di guida allungata sul
serbatoio quasi a volerlo abbracciare, per le pedane arretrate per “spingere”
in curva e per i semi manubri bassi. Le purosangue italiane Moto Guzzi, Laverda
e Ducati in primis erano accomunate da questa caratteristica (oltre che naturalmente
dal “pompone”).
Oggi si assiste a un appiattimento di queste particolarità ma
la soluzione è dietro l’angolo: comprare un originale anziano e ammodernarlo
nei particolari della ciclistica. Prendete per esempio una Moto Guzzi SP1000
dei primi anni ’80 (se ne trovano per qualche migliaia di euro in buone condizioni).
Mettetela nelle mani di uno specialista del marchio e il gioco è fatto. Più o
meno potrebbe essere questa la sintesi della “Quattrotempi”, l’ultima
realizzazione in ordine di tempo di Officine Rossopuro su base Moto Guzzi.
Sebbene il cliente desiderasse uno stile “brat” e un mezzo polivalente da usare
sia in città che per le strade di campagna e tra le colline, si è puntato su
una configurazione più “classica” lunga e bassa ma al contempo pratica e di
carattere. Abile nel lavorare il metallo, Filippo ha realizzato artigianalmente
dall’alluminio tutte le sovrastrutture per slanciare la linea (parafanghi,
fianchetti e serbatoio) accentuando l’effetto con la doppia colorazione
alluminio/rosso e grafiche pinstriping. Il propulsore non ha ricevuto grossi
update ad eccezione di filtri aperti, scarichi sdoppiati a tromboncino e
parateste in alluminio CNC. Il grosso della preparazione è stata concentrata
sulla ciclistica. A tal proposito la forcella Marzocchi da 35 millimetri è
stata completamente revisionata e accoppiata a nuovi e più moderni
ammortizzatori Bitubo al posteriore. I cerchi da 18 pollici a raggi Borrani sono
stati abbinati a pneumatici Metzeler. L’impianto frenante Brembo è stato
alleggerito e reso più performante; al posteriore un nuovo supporto rovesciato
CNC ha permesso di riposizionare la pinza nella parte inferiore del forcellone.
A completare la “Quattrotempi” concorrono il nuovo manubrio in alluminio
(rosso), la strumentazione mista analogico/digitale e il faro anteriore
(originale) restaurato. La customizzazione ha privilegiato prima di tutto la
proverbiale affidabilità Guzzi e la guidabilità in tutti i frangenti,
ammodernando in modo mirato alcuni particolari e donando una nuova linea alla
motocicletta. Si è mantenuta la proverbiale affidabilità della Guzzi ma sorge
una domanda: e se il medesimo lavoro fosse fatto su un modello della serie
small block? Perché a voler ben riflettere la migliore special non è quella più
bella in assoluto ma quella che si guida ogni giorno.
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