DISCO VOLANTE TEDESCO
Assomiglia a un disco volante e fa parte di quella tipologia
di mezzi creati nei primi anni ’30 del secolo scorso che facevano della
sperimentazione il fulcro della loro esistenza.
Sia davanti che dietro
le ruote erano coperte con avvolgenti parafanghi (quello anteriore copriva
l’intera forcella) e, cosa insolita per l’epoca, il progetto prevedeva
sospensioni su entrambi gli assali. All’anteriore era presente un sistema
“classico” come su motociclette più convenzionali con elementi telescopici
verticali (praticamente sul mozzo) che impedivano alterazioni nella geometria
del passo. Al posteriore erano presenti degli elementi in gomma e metallo
(privi di manutenzione) collegati all’estremità inferiore del telaio; furono
previsti anche ammortizzatori telescopici ad olio. Ed ora il pezzo forte: il motore
rotativo stellare di 600 centimetri cubici. Si tratta di un tre cilindri due
tempi con valvole rotative (un disco dotato di fori per l’aspirazione permetteva
alla miscela aria/benzina di entrare, per depressione, nei cilindri nel momento
esatto). I manovellismi del propulsore e il moto dei pistoni, che avveniva nel
senso di rotazione, assicuravano un corretto equilibrio delle parti in
movimento sebbene non fosse presente alcun volano.
Le testate alettate, i
cilindri e il carter erano in lega (quest’ultimo in Silumin) e tra di essi
erano posizionati i tubi di scarico corti. Tutto il gruppo (insieme al cambio a
due rapporti, alla frizione e al freno) veniva posizionato dentro la ruota
anteriore in lega leggera con razze piatte (disegno simile a quello delle
Bugatti; il cerchio posteriore era a raggi) progettati per fungere da ventola
di raffreddamento. Altre particolarità del progetto erano il carburatore privo
dell’ago del galleggiante per non avere problemi causati dalle vibrazioni e la
leggera batteria che contribuiva a mantenere il peso del propulsore basso (50
chili compresa la ruota in lega; l’intero veicolo pesava 135 chili). La
fotografia di apertura ritrae un soldato americano alla fine della guerra
(1945) in posa con il curioso mezzo rinvenuto in un’installazione militare del
Terzo Reich. Non è dato sapere se si trattasse di un prototipo o di un altro
pezzo di produzione.
Nessun commento:
Posta un commento