STREET 750 STEALTH
CONCEPT
Si
sa, la serie Street dell’Harley-Davidson nasce prima di tutto per i paesi
dell’est asiatico (dove viene assemblata). Anche la cilindrata risulta “anomala”
per la produzione moderna della casa di Milwaukee (500 e 750cc; e la prima da
noi non è neppure importata) ma allineata per quelle latitudini. Ciò premesso è
bello vedere come i dealers locali si sbizzarriscano su queste basi per creare
interpretazioni anche distanti dallo spirito custom delle motociclette americane.
E’ il caso della Street 750 Stealth realizzata dal dealer thailandese Richco
Harley-Davidson per una competizione dedicata alla customizzazione basata sulla
piccola bicilindrica. Anziché puntare su gradevoli (ma ovvie) trasformazioni in
stile bobber o cafè racer
et similia,
Richy Wilson co-proprietario della concessionaria ha immaginato un mezzo per
girare il mondo senza limiti…un’endurona! A ben guardare nome, stile e colori
sono evidentemente ispirati allo Stealth, l’aereo spia americano dalle linee
spigolose invisibile ai radar anche se alcuni particolari ricordano un pò la
KTM Adventure. In realtà Richy ha affermato che questa special è stata
concepita per poter essere apprezzata dalle nuove generazioni di harleysti di
tutto il mondo. Caratteristico il nuovo serbatoio, più grande, alto e capiente
di quello originale che ingloba cupolino e “becco” anteriore; quest’elemento è
realizzato in alluminio al pari dei parafanghi e del forcellone posteriore per
poter contenere il peso e mantenere basso il baricentro garantendo una buona
manovrabilità anche di fronte ad altezze superiori rispetto al modello
standard. Le nuove sospensioni Öhlins sono state mutuate dal mondo del
fuoristrada agonistico e al posteriore si è adottato un sistema ad
ammortizzatore singolo che ha permesso di montare doppi scarichi più aderenti
alla parte posteriore della moto. Cerchi a raggi da 21 (davanti) e 18 pollici
(dietro) accoppiati a pneumatici Dunlop specifici per l’off road e un trittico
di borse da vera globetrotter, confermano le velleità della Stealth. Certo non
è la prima trasformazione di un’Harley-Davidson in un’enduro. Ma probabilmente
è quella che al momento ha sfruttato meglio, tra tutti i modelli prodotti,
quello teoricamente più adatto al concetto moderno di giramondo.
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