FT 500 by H GARAGE
Difficilmente
conoscerete la Honda FT 500, monocilindrica prodotta nella prima metà degli
anni ’80, dallo scarso successo commerciale e mai importata in Italia. Il
motore da 497 centimetri cubici erogava 32 cavalli e lo stile…beh lo stile
mancava del tutto. Oggi si direbbe che era una moto pratica e la parte più
emozionale si limitava alla sigla FT (acronimo di flat track). Fine.
Per
fortuna l’era moderna della customizzazione attinge a piene mani un po’ ovunque
alla ricerca di basi solide per trasformazioni che puntino al divertimento
senza doversi preoccupare dell’affidabilità. La particolarità di questa
preparazione, però, risiede sia nella moto usata sia nel customizzatore. Scott
ha scoperto l’amore per le motociclette e per l’arte grazie al padre. Ha
lavorato come grafico per 15 anni fino a quando nel 2012, stanco della routine
lavorativa e alla ricerca di stimoli nuovi, ha creato H Garage. Da quel momento
le sue special hanno mietuto consensi (e premi) al di là e al di qua’
dell’oceano. L’ultima in ordine di tempo è una mono giapponese acquistata per
pochi dollari e messa in un angolo in attesa…dell’ispirazione. Due anni. Ecco
il tempo che è intercorso dal loro incontro al completamento del progetto. E
sembra proprio che siano stati ben spesi dal momento che difficilmente
troverete in giro una special così ben fatta, divertente, personale e
affidabile allo stesso tempo. La base di questa urban cafè racer è una FT 500
dell’83 smontata pezzo per pezzo. Spogliato il telaio è stato possibile
asportare attacchi, staffe e buona parte del telaietto posteriore non necessari.
A tal proposito osservate la cura con cui è stato chiuso il telaio nel punto in
cui è stato tagliato. L’idea era quella d’ottenere una struttura liscia quindi
tagli, saldature, levigatura e verniciatura (nera satinata) sono state eseguite
con cura e rispettando ogni singolo passaggio. Altro indizio della maniacale
attenzione per i particolari è il gruppo serbatoio codino. Il primo, un
Aermacchi (quando era proprietà dell’Harley-Davidson), è stato scelto dopo una
serie di prove e mantiene quell’aria sottile e pulita che piace a Scott; il
secondo nasce per abbinarsi al serbatoio (di cui segue parzialmente la curva
inferiore) ed ha una conformazione concava nella parte bassa che riproduce la
forma del pneumatico. Oltre a ciò, integra il terminale (Cone Engineering). In
un’ottica di “razionalizzazione” artistica e bellezza allo stesso tempo, i fari
anteriore e posteriore sono stati ottenuti da microfoni d’epoca (si avete letto
bene) mentre le frecce sono state riposizionate sulle staffe delle pedane
posteriori. Il motore (escludendo la verniciatura dorata) non è stato
modificato se non nel carburatore (Mikuni da 36mm) e nello scarico ispirato a
quello delle Honda da MotoGP. Sella New Church Moto, semi manubri con nuove leve
e interruttori (Motogadget), tubi freno in treccia e serbatoio Rizoma,
pneumatici Pirelli Sport e cablaggi elettrici nascosti nel telaio permettono di
mantenere una linea pulita. La colorazione è stata, forse, la parte più
tribolata del progetto al punto che ha richiesto mesi di riflessione. Alla fine
Scott ha optato per una riedizione grafica dei colori racing delle Honda
ufficiali. E in effetti questa FT 500
sembra davvero un mezzo uscito dalla factory fondata da Soichiro per precisione,
qualità e bellezza sia dei dettagli che di tutto l’insieme. La verità? E’ la
prima volta che ci piace zoomare su un’istantanea pixelata (e crediamo lo
stiate facendo anche voi per cogliere i particolari di questa special). E a dirla
tutta, potrebbe essere una buona idea da riprodurre su una base Yamaha (magari
con lo stracollaudato motore della serie XT)…ma avrebbe lo stesso fascino con
quei colori?
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