mercoledì 9 marzo 2016

TERROT

500 RGS by REMY VIVIEN
Quando l’abbiamo vista abbiamo pensato immediatamente alla Borile customizzata da Nero Opaco. E in effetti la linea, la motorizzazione, il telaio e molti particolari come la sella a sbalzo sono simili. Solo che questa preparazione viene dalla Francia ed è molto molto più vintage di quanto non si creda.
Remy Vivien, il creatore, ha usato come base una motocicletta francese di…settant’anni! Avete letto bene, sette decadi. Si tratta di una Terrot del 1946; l’azienda è stata fondata nel 1887 ed è rimasta attiva nel settore delle due ruote fino ai primi anni ’70, ma la prima vera motocicletta risale al 1902. Quel che rimane del modello originale è solo il grosso motore monocilindrico di 500 centimetri cubici a quattro tempi. Tutto il resto è stato rifatto ex novo. Anzi per essere precisi, è stato riprogettato completamente tutto. Telaio, serbatoio, forcellone, parafanghi, sella…tutto realizzato a mano dal puro alluminio e abilmente amalgamato attorno al motore in un mix perfettamente bilanciato. Trattandosi di un mezzo dedicato al trial, leggerezza e funzionalità sono i capisaldi della preparazione. Via quindi ogni orpello poco utile allo scopo e benvenuto al telaio monotrave con piastre anteriori e paracolpi (importantissimo) che avvolgono letteralmente il propulsore. Il forcellone posteriore con annessi doppi ammortizzatori è più di un semplice pezzo d’alluminio saldato, è davvero un’opera d’arte al pari del serbatoio piccolo, sdoppiato e rastremato che segue la curva della testata del motore. E che dire della sella e dello scarico (lo avete trovato?) così minimalisti. Questa Terrot è particolare, forse addirittura non convenzionale ma allo stesso tempo emozionale e funzionale; e il segreto probabilmente è proprio questo. Remy ha creato una special per se pensando prima di tutto alla praticità ed all’utilizzo che ne avrebbe fatto. Come dire che chi ascolta il proprio cuore ha sempre ragione. 

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