mercoledì 4 maggio 2016

HONDA

HORNET 600 by TOTTI MOTORI
Ci sono giorni in cui ci si sveglia e si apprezza la tecnologia, le forme moderne, lo stile del XXI secolo. E poi ci sono giorni in cui ci si alza con un senso di nostalgia in testa, colorato di tonalità seppiacee e con la voglia di meccaniche semplici. Se siete altalenanti tra l’una e l’altra sensazione, Totti ha la ricetta che fa al caso vostro.
Una Hornet 600 (nel caso in specie del 2009) pagata poco (e se avete tempo potete trovarla anche nel colore che più vi aggrada), concepita per le moderne strade e vestita con lo stile delle sue antenate da gara degli anni ’70. E, udite udite, se un giorno voleste riappropriarvi della modernità delle sue linee, basta un garage, la cassetta degli attrezzi, una mezza giornata di lavoro e il gioco è fatto. Ovvero, stile, reversibilità, poca spesa (per lo meno per la base donatrice) e meccanica moderna che garantisce sicurezza e prestazioni senza compromessi. L’idea è nata, come capita sovente, dalle richieste di un cliente che desiderava una moto in stile endurance ispirata dalle linee dell’Honda RS 1000 Racer. Ma piuttosto che trasformare una “vecchietta”, Roberto ha optato per una base più moderna. E per quanto le foto possano trarre in inganno, ogni modifica è reversibile, a partire dal telaietto posteriore creato per poter montare doppi ammortizzatori (coerenti con il tipo di stile che si voleva ottenere) in luogo del mono originale. Realizzato con tubi da 25mm, nasconde una sella biposto (per questo motivo sono state mantenute le pedane originali comprese quelle per il passeggero) celata da una copertura dalla classica forma squadrata a “panettone”. Più che di special in questo caso si potrebbe quindi parlare di kit perché se ciclistica e motore sono rimasti di serie (ad eccezione del mono posteriore), le sovrastrutture sono ciò che cambiano radicalmente. Codone e serbatoio sono costruiti direttamente da Totti. Quest’ultimo elemento, più grande dell’originale, impone una posizione di guida diversa rispetto ai canoni moderni ma in linea con lo stile endurance. La semicarenatura, invece, deriva da un elemento Ducati adattato per il caso specifico e completato con i doppi fanali a sbalzo tipici delle moto a cui ci si è ispirati. Puntale, semimanubri, specchietto end bar, frecce più grandi (con quelle anteriori ricollocate sul motore) e scarico più aperto (con terminale sdoppiato) in luogo del grosso elemento di serie (sfacciatamente moderno su una special di questo tipo) sono le uniche modifiche apportate. Naturalmente il grosso della trasformazione lo fa la verniciatura, perfetta per colori e grafiche, omaggio all’Honda originale. Suggerimenti? Tre e in quest’ordine: cercate una Hornet (considerate che le modifiche si adattano a modelli che vanno dal  2007 al 2014 quindi avrete un’ampia forbice di scelta anche in base al vostro budget), chiamate Roberto per un appuntamento (ne vale la pena, fosse anche solo per conoscere un customizer di fama mondiale e un personaggio unico nel suo genere) e provate a chiedergli se al posto della vetroresina si possono avere le sovrastrutture in carbonio (da lasciare rigorosamente al “naturale”, con grafiche nero opaco). E dopo cercate una pista, pagate un turno intero e provate a non sorridere sotto il casco (rigorosamente Nava).











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