HORNET
600 by TOTTI MOTORI
Ci
sono giorni in cui ci si sveglia e si apprezza la tecnologia, le forme moderne,
lo stile del XXI secolo. E poi ci sono giorni in cui ci si alza con un senso di
nostalgia in testa, colorato di tonalità seppiacee e con la voglia di
meccaniche semplici. Se siete altalenanti tra l’una e l’altra sensazione, Totti
ha la ricetta che fa al caso vostro.
Una Hornet 600 (nel caso in specie del
2009) pagata poco (e se avete tempo potete trovarla anche nel colore che più vi
aggrada), concepita per le moderne strade e vestita con lo stile delle sue
antenate da gara degli anni ’70. E, udite udite, se un giorno voleste
riappropriarvi della modernità delle sue linee, basta un garage, la cassetta
degli attrezzi, una mezza giornata di lavoro e il gioco è fatto. Ovvero, stile,
reversibilità, poca spesa (per lo meno per la base donatrice) e meccanica
moderna che garantisce sicurezza e prestazioni senza compromessi. L’idea è
nata, come capita sovente, dalle richieste di un cliente che desiderava una
moto in stile endurance ispirata dalle linee dell’Honda RS 1000 Racer. Ma
piuttosto che trasformare una “vecchietta”, Roberto ha optato per una base più
moderna. E per quanto le foto possano trarre in inganno, ogni modifica è
reversibile, a partire dal telaietto posteriore creato per poter montare doppi
ammortizzatori (coerenti con il tipo di stile che si voleva ottenere) in luogo
del mono originale. Realizzato con tubi da 25mm, nasconde una sella biposto
(per questo motivo sono state mantenute le pedane originali comprese quelle per
il passeggero) celata da una copertura dalla classica forma squadrata a
“panettone”. Più che di special in questo caso si potrebbe quindi parlare di
kit perché se ciclistica e motore sono rimasti di serie (ad eccezione del mono
posteriore), le sovrastrutture sono ciò che cambiano radicalmente. Codone e
serbatoio sono costruiti direttamente da Totti. Quest’ultimo elemento, più
grande dell’originale, impone una posizione di guida diversa rispetto ai canoni
moderni ma in linea con lo stile endurance. La semicarenatura, invece, deriva
da un elemento Ducati adattato per il caso specifico e completato con i doppi
fanali a sbalzo tipici delle moto a cui ci si è ispirati. Puntale, semimanubri,
specchietto end bar, frecce più grandi (con quelle anteriori ricollocate sul
motore) e scarico più aperto (con terminale sdoppiato) in luogo del grosso
elemento di serie (sfacciatamente moderno su una special di questo tipo) sono
le uniche modifiche apportate. Naturalmente il grosso della trasformazione lo
fa la verniciatura, perfetta per colori e grafiche, omaggio all’Honda
originale. Suggerimenti? Tre e in quest’ordine: cercate una Hornet (considerate
che le modifiche si adattano a modelli che vanno dal 2007 al 2014 quindi avrete un’ampia forbice di
scelta anche in base al vostro budget), chiamate Roberto per un appuntamento
(ne vale la pena, fosse anche solo per conoscere un customizer di fama mondiale
e un personaggio unico nel suo genere) e provate a chiedergli se al posto della
vetroresina si possono avere le sovrastrutture in carbonio (da lasciare
rigorosamente al “naturale”, con grafiche nero opaco). E dopo cercate una
pista, pagate un turno intero e provate a non sorridere sotto il casco
(rigorosamente Nava).
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