lunedì 2 maggio 2016

I VINCITORI DEL CONTEST HARLEY-DAVIDSON “BATTLE OF THE KINGS 2016” ITALIA
In 34 giorni di votazioni è H-D Bologna ad aggiudicarsi il titolo di Re della Battle of the Kings 2016. Al secondo posto si classificano Harley-Davidson On The Road Napoli e al terzo Harley-Davidson Monza. Sulla base della nuova Sportster Iron 883 si sono dati battaglia 39 concessionarie ufficiali H-D che, a suon di lamiere tagliate, personalizzazioni e idee creative, hanno dato prova della grande tradizione che contraddistingue la storia della casa motociclistica che ha dato il via al fenomeno della customizzazione e alla sua conseguente ribalta a livello mondiale.

Primo classificato
Il Re 2016 – Gabriele Funi, titolare di H-D Bologna - racconta: “La moto da sempre mi rende felice, mi fa assaporare e vivere sensazioni indescrivibili. Vivo a Bologna da sempre, lavoro in Harley-Davidson da 16 anni, amo questa moto e questo marchio, perché con le infinite possibilità di personalizzazione riesce a farmi emozionare non solo quando la guido...mi basta guadarla e da lì posso sognare. Dopo il successo dello scrambler nel 2015, quest’anno abbiamo pensato di andare nella direzione opposta, moto con “semimanubri”, in realtà il manubrio è il “clubman” genuine che offre lo stesso effetto, soprattutto con le modifiche che abbiamo apportato. Abbiamo montato due cerchi da 21”x3,50”, sella, manopole, pedane, filtro aria tutto genuine. Abbiamo costruito lo scarico e il puntale per realizzare una moto che abbia le sembianze di un prototipo da corsa. Ci siamo concentrati molto nelle modifiche, facendo però attenzione ai costi e senza che esse stravolgessero la motocicletta, per questo abbiamo mantenuto la carrozzeria originale, proprio per dare valore aggiunto alla customizzazione ma senza far dimenticare la base di partenza, dunque la mitica 883 Iron”.
Secondo Classificato
Dalla creatività partenopea è stata realizzata la 883 Dream: “L’ispirazione è nata dal desiderio del dealer di creare una moto di tipo Scambler, non presente nella gamma ufficiale, il sogno che Giovanni si trascina fin da bambino e rivede in questa moto e nei suoi colori. Un richiamo alle Scrambler degli anni ’70, ma con la tecnologia moderna spinta dal glorioso Small-Block di Milwaukee. Antonio, il capofficina, si è occupato di semplificare la parte elettronica della moto curando ogni dettaglio, mentre le mani esperte di Benedetto hanno plasmato il ferro per costruire una carrozzeria filante e stilosa che strizza l’occhio agli indimenticabili anni’70. Nello, invece, si è occupato di assemblare la moto e infine Gianbattista ha curato la ricerca delle parti e il tutto sotto la supervisione del dealer Giovanni Borrelli. Il richiamo al passato inizia dallo scarico Supertrapp e dal serbatoio di provenienza 1200C, appositamente modellato nella forma e nelle dimensioni; a completare il corredo ci sono i parafanghi debitamente semplificati e il comodo sellone di fattura artigianale. Lo stile di guida della moto è caratterizzato dall’impostazione enduristica del manubrio e dalle pedane da cross pronte a qualsiasi avventura ON THE ROAD”. spiega Giovanni Borrelli titolare di Harley- Davidson On The Road Napoli.
Terzo Classificato
Da H-D Monza la passione scrambler. “La customizzazione è la nostra cultura, siamo alla ricerca di nuovi stili ma anche di vecchi sapori motociclistici e nella gamma H-D mancava una scrambler! L’abbiamo voluta a basso costo, aggressiva e agile” racconta Gugliemo Zappa titolare di Harley- Davidson Monza. “Sulla base 883 Iron ci siamo divertiti a costruire una scrambler moderna. Non una replica di una moto anni ’50 bensì una moto attuale che rispecchi però lo stile e le necessità per le quali le scrambler sono nate. Giovane e con carattere: ecco come vediamo lo scrambler oggi”.

La battaglia è stata di altissimo livello e tutte le motociclette che hanno partecipano hanno riscosso un notevole successo di pubblico, sia per gli interventi più profondi che per i dettagli stilistici. La famiglia Harley-Davidson Italia, grazie ai tre vincitori e soprattutto agli altri 36 progetti che hanno partecipato al contest, ha confermato la professionalità indiscussa delle mani esperte dei protagonisti che hanno contribuito a dare vita al nuovo corso della filosofia #wearecustom.





























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