XT 600 “THE BIGGEST BULLSHIT” by
CORB MOTORCYCLES
“E’
un aereo? No. E’ un razzo? No. E’ Superman! Si”. Più o meno, vedendo l’XT
modificata dalla factory spagnola, la discussione potrebbe essere similare. E’
un’enduro? Ni. E’ una scrambler? Ni. E’ una nave da deserto? Ni. E’ tutto e
nulla di preciso. Sicuramente era una XT 600 dell’89 pronta per la discarica e
presa per un progetto personale che alla fine si è trasformato in una sfida.
Come sempre s’inizia dal telaio, messo a nudo e ripulito da oltre trent’anni di
sporcizia, fango e insetti. Accorciato il telaietto posteriore ed eliminato
tutto ciò che non serviva, si è prima sabbiato e poi riverniciato (in nero) il
tutto. Ma il più grande atto liberatorio (e forse anche anarchico) che si è
effettuato su questa Yamaha è stato quello di passare da un serbatoio piccolo
(di serie) a quello gigantesco di un Tenere Dakar dell’86. In effetti si può
affermare che tutto è iniziato proprio da questo pezzo; cercavano un Tenere ed
hanno trovato una XT, ma a quel serbatoio gigantesco su un corpo smilzo da scrambler
non avrebbero mai rinunciato (ed ecco la sfida di cui si parlava poco sopra). A
dimostrazione che tutto ruota intorno ad esso, è l’unico “pezzo” colorato:
rosso Yamaha con grafiche a blocchi bianchi e logo di Corb Motorcycles, il
tutto sapientemente “invecchiato. Morale della favola: sistemato il telaio
hanno appoggiato il serbatoio (che entrava alla perfezione) ed hanno pensato a
tutto il resto, iniziando dalla sella. Anomala anch’essa, realizzata in pelle e
accoppiata direttamente sul telaietto accorciato. E’ stata creata sulla scorta
di un’idea che mixa il cross (la parte anteriore che sale su su fin quasi al
tappo della benzina) e lo scrambler (il retro, escluso il portatarga, chiude la
linea della moto come sulle vecchie Ducati anni ’60); naturalmente è anche
comoda. Ad alcuni particolari classici
delle moto da deserto, però, hanno saputo rinunciare. Le sospensioni da “mal di
mare”, ad esempio, hanno lasciato il posto ad una forcella anteriore ex FZR e
ad un mono YSS ex Monster. Questa modifica ha abbassato il baricentro e
migliorato il feedback alle velocità elevate su asfalto. L’avantreno è stato
completato con un manubrio LSL, un tachimetro KOSO, faro, frecce e specchietti
KTM. Per le ruote si è pensato nuovamente ad un mix particolare: mozzo (e
freno) originale anteriore con cerchio nuovo da 18 pollici e pneumatico
Bridgestone BT45. Dietro misura e mix similare per la ruota ma pneumatico
Firestone Champion Deluxe. Il propulsore è rimasto pressochè di serie. Veloce
revisione e dentro nuovi filtri più aperti e scarico con terminale KTM 690. Il
resto sono stati più che altro lavori di routine per una special con tanti anni
sulle spalle (ad esempio l’impianto elettrico completamente rivisto). Ed ora la
domanda che ci assale dall’inizio: a che categoria appartiene questa XT?
Personalmente ci piace pensare che sia una moto fatta su misura per il suo
proprietario e che sia in grado di farlo divertire. Il resto è solo un lungo
elenco di accessori (nuovi e vecchi) troppo noiosi da menzionare completamente.
Chiaro no?
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