Lorenzo
e Dovizioso provano a Valencia nuovi componenti in ottica 2018. Buon esordio
per Miller sulla Ducati del team Octo Pramac Racing.
Archiviata
la pur ottima stagione 2017, sebbene con il rammarico di non essere riusciti a
conquistare l’iride, il Ducati team è immediatamente sceso sulla pista Ricardo
Tormo per i primi test della prossima stagione.
Premesso che i tempi delle
prove sono, oramai da molti anni, poco indicativi per quanto riguarda le
prestazioni in gara, nella prima giornata ha colpito positivamente il quinto
tempo dell’australiano
Jack Miller in sella alla GP17 a soli 446 millesimi di
secondo dal capo classifica: “
è stata una giornata molto positiva. E’ sempre
un’emozione particolare iniziare una nuova avventura. Devo dire che le
sensazioni sono estremamente positive. Mi sono trovato a mio agio sulla moto e
l’accoglienza del team Octo Pramac Racing è stata davvero piacevole”. A conferma di quanto detto poco sopra,
Petrucci (che ha chiuso in quattordicesima posizione) ha ribadito come questi
test siano preparatori e non dedicati alla prestazione pura: “
è stata una
giornata impegnativa soprattutto per il team. Abbiamo lavorato molto sul set up
cercando di risolvere i problemi che abbiamo avuto nel week end. Non abbiamo
cercato la prestazione sul giro ma lo faremo nell’ultimo giorno di test”.
Discorso diverso per i piloti del team ufficiale che hanno provato molti
particolari in ottica 2018: “
ho avuto buone sensazioni – ha dichiarato il vice
campione del mondo
Dovizioso –
i crono
non contano molto ma il passo non era male. Ho provato la nuova forcella e
altre componenti. Il feeling è buono ma le zone critiche vanno migliorate. È
un’unione di molti fattori, non è facile risolvere tutto subito ma ci stiamo
lavorando”. In attesa che la rossa per la stagione 2018 sia approntata per i
prossimi test, anche
Lorenzo è stato impegnato con la versione 2017 modificata
in alcuni particolari: “
abbiamo provato tante cose e avevo una moto con molte
novità. Il nuovo forcellone mi piace, ma c’è ancora qualcosa da migliorare”. Nel
frattempo si continua a discutere del comportamento dello spagnolo durante l’ultima
gara a Valencia dove, nonostante le ripetute comunicazioni dai box, non ha
ceduto la posizione al compagno di squadra. La realtà è che probabilmente
sarebbe servito a poco dal momento che Marquez era comunque in vantaggio nella
classifica generale. Ciononostante, almeno nei box, sembra essere stato messo già tutto alle spalle, mentre continuano a rimbalzare notizie circa un possibile
interesse da parte della Ducati verso la Moto3 dove, a differenza della classe
di mezzo, l’intera motocicletta è totalmente realizzata dal costruttore (motore
compreso) con evidenti vantaggi e ricadute sia nella produzione di serie che
nelle competizioni. Inoltre, e non è per nulla secondario, la partecipazione
alla Moto3 permetterebbe alla Ducati di conoscere piloti giovani, conquistarne la fiducia e, perché no, metterli sotto contratto per un
possibile passaggio nelle categorie superiori un po’ come fatto da Red Bull in
Formula 1. A margine
una novità regolamentare molto recente: dopo aver vietato le alette a
fine 2016, dalla fine del 2017 i test della MotoGP saranno ridotti. Curiosamente
in entrambi i casi il costruttore più penalizzato sembrerebbe essere proprio Ducati.
Che la concorrenza abbia davvero paura?
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