lunedì 13 novembre 2017

GP di Spagna: Marquez il fenomeno.

Si salva da una caduta quasi certa e vince il sesto mondiale in casa sua. E ora insegue i record di Rossi e Agostini.

A inizio stagione nessuno avrebbe immaginato un finale thrilling come quello andato in scena a Valencia, dove due piloti agli antipodi si sono giocati il mondiale all’ultima gara guidando entrambi (per diversi motivi) al limite delle possibilità proprie e delle rispettive moto.
Nella giornata in cui il buon Pedrosa piazza la sua RC213V sul gradino più alto del podio (diventando il pilota con più successi sulla pista spagnola), Marquez conquista il suo sesto titolo. "Vivo un sogno – ha dichiarato Marquez sei titoli sono parole grandi. La verità è che sono incredibilmente felice perché abbiamo lavorato tanto quest'anno, e la gara è stata incredibilmente tesa ed emozionante, un po’ Marquez Style. Ho commesso un errore, ma ho anche fatto del mio meglio per salvarmi. Da quel momento in poi ho cercato di finire la corsa in una buona posizione. Mi dispiace che Andrea non abbia finito la gara. Ha avuto una stagione incredibile e mi sarebbe piaciuto averlo sul podio con me. Nel nostro mondo è molto importante rimanere positivi e motivati ​​durante i momenti difficili. Sono successe alcune cose all'inizio della stagione, ma quando abbiamo trovato il modo di risolverle tutto è andato meglio. Complimenti a Honda e all'intera squadra per la tripletta. È un risultato straordinario. Vincere il titolo all'ultima gara della stagione davanti ai nostri tifosi è una delle migliori cose possibili, davvero speciale. Ora voglio godermi questo momento con tutto il team e la mia famiglia, e dopo cominceremo a lavorare per il prossimo anno". Le statistiche dicono che dall’esordio avvenuto dieci anni fa. Marc ha conquistato sei titoli di cui quattro in cinque anni nella classe regina e sebbene in questa stagione sia caduto molto spesso (ben 27 volte soprattutto in prova) è il più giovane pilota ad aver vinto quattro titoli nella MotoGP battendo un mostro sacro come Mike “The Bike” Hailwood di pochi mesi. Adesso l’uomo dei record ha davanti a se solamente Rossi e Agostini e data la sua giovane età è facile immaginare che sarà lui a superarli. Oltre a Marquez anche la Honda e il Repsol Honda Team hanno allungato la serie dei propri successi conquistando i titoli costruttori (il ventitreesimo dal suo esordio nel motomondiale nel ’66) e team (l’ottavo da quando è stato istituito nel 2002). Inoltre la vittoria di Pedrosa porta i successi della Honda a 287 da quando corre nel mondiale velocità: "ovviamente sono molto, molto felice perché una vittoria è una vittoria – ha dichiarato Daniel e questa è stata molto dura e combattuta. Abbiamo vinto perché abbiamo iniziato bene e il set-up funzionava. La gara non è stata facile perché il grip all’anteriore non era perfetto e abbiamo visto un sacco d’incidenti in gara. Ero dietro a Marc quando si è salvato ed è stato incredibile. Il fumo, il rumore, la velocità, wow, impressionante! Mi sono reso conto che la pista aveva un limite, forse perché il posteriore aveva più presa e spingeva l’anteriore. Comunque, ho cercato di gestire il davanti, ma poi negli ultimi tre giri ho dato tutto per passare Johann. Nelle curve era veloce ma sono riuscito a passarlo all'ultimo giro. Sono così felice di aver vinto davanti ai miei tifosi, e vorrei dedicare questa vittoria alla mia famiglia, ai miei amici, ai fan e alla squadra. E’ stato un giorno fantastico per tutti noi, visto che Marc ha vinto il titolo piloti e abbiamo conquistato quelli dei costruttore e dei team. Sono avanzato di un posto anche nella classifica mondiale, e questo è fantastico".  









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