Il
costruttore inglese si prepara a lanciare due scrambler e una sportiva basate
su un nuovo bicilindrico in avanzata fase di progettazione.
Per
quanto l’attuale line up dei modelli Norton sia affascinate (soprattutto per un
certo tipo di clientela che ama lo stile cafè racer anglosassone e può
permettersi di pagarlo profumatamente come nel caso della Dominator), le dure
leggi del mercato impongono sinergie e diversificazione dei prodotti.
Per
questo motivo oltre alla partnership con la cinese Zongshen che utilizzerà il nuovo
650cc sui suoi modelli, è stata annunciata una joint venture con Motoroyale, la
divisione motociclistica del gruppo indiano Kinetic, per la costruzione in loco
dei modelli Norton destinati alle regioni dell’India e dell’Asia (per gli altri
mercati la produzione rimarrà in Inghilterrra). A questa notizia si aggiunge un
nuovo tassello per il futuro della Norton che ha comunicato l’imminente arrivo
di una nuova famiglia di moto caratterizzate da uno stile retrò alte
prestazioni ed elevati volumi di vendita e dotate di un propulsore inedito. Il
motore che equipaggerà questi modelli sarà un bicilindrico parallelo, per restare
legati alla tradizione Norton pur garantendo un’unità moderna e leggera, di
650cc e declinato in tre versioni a seconda della potenza erogata (70, 100 e
175 cavalli). Simon Skinner, responsabile del design di Norton, tende a
precisare che l’architettura del propulsore (che si discosterà parecchio da
quanto proposto dalla concorrenza) è quella di un V4 privo della bancata
posteriore per garantire interassi contenuti, dotato di manovellismo a 270
gradi (per assicurare piacevolezza di guida e sound) e di un compressore nella
versione più potente. Il primo modello su cui verrà montato sarà una Scrambler
pura, dotata di un telaio a traliccio in acciaio con alcune sezioni imbullonate
d’alluminio per garantire maggiore rigidità. Si tratterà di una moto allo
stesso tempo leggera e inequivocabilmente Norton in grado d’assicurare le
migliori performance. Skinner ha subito aggiunto che non sarà un mezzo economico
ma sarà fatto per durare e soprattutto dovrà poter essere guidata su ogni tipo
di terreno ed essere facilmente rialzata da soli per poter tornare a casa anche
dopo una su un terreno come una cava di ghiaia. Quote e disegni del telaio sono
della Norton che oltre alla Scrambler appena descritta realizzerà sulla stessa
base una versione off road che si caratterizzerà per un forcellone più lungo
per garantire la miglior trazione in fuoristrada. Skinner afferma che la parte
più difficile dell’intero progetto è quello di rendere omaggio allo stile del
marchio rimanendo autentici, senza sembrare vecchi o retrò. Continuando, il
responsabile del design della Norton ha dichiarato che sarebbe loro intenzione lanciare
entrambi i modelli contemporaneamente (tecnicamente ha parlato di una Street
Scrambler e di un modello più desertico dedicato al fuoristrada) dotandoli di
una ruota da 17 pollici al retrotreno e diversificandoli nell’avantreno con un
cerchio da 18 per la Street e da 19 per l’off road. L’idea di fondo di queste
due scrambler (il cui prezzo dovrebbe oscillare tra le 10.000 sterline per la
Street e le 12.000 per la versione off road) è quella d’offrire ai clienti una
valida alternativa polivalente e utilizzabile tutti i giorni, alla sportiva che
custodiscono in garage. A queste due versioni si dovrebbe affiancare in futuro
anche un modello sportivo dal peso ridotto (si parla di circa 140 chili) e dall’elevata
potenza (le versioni del bicilindrico impiegato sarebbero le varianti più
potente da 100 e 175 cavalli). Anche in questo caso il progetto nasce da un
concetto ben preciso di ridefinire il modo in cui vengono concepite le sportive
bicilindriche al punto che per pubblicizzarla si potrebbe anche ipotizzare la
partecipazione al Tourist Trophy nella categoria Lightweight (che quest’anno è
stata vinta dalla Paton S1 dotata proprio del bicilindrico 650 Kawasaki).
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