Mentre
Vinales è il più veloce e Zarcò prova la M1 2017, Rossi cade senza conseguenze
ma distrugge la moto.
Chiusa
la stagione con un bilancio per nulla positivo, viste le premesse e i risultati
d’inizio anno, la Yamaha ha immediatamente ripreso a lavorare per il 2018
facendo girare sulla pista valenciana di Ricardo Tormo entrambi i piloti del
team ufficiale Movistar Yamaha MotoGP e offrendo a sorpresa (ma neppure tanto)
la M1 versione 2017 a Zarcò del team satellite Monster Yamaha Tech3.
Alla fine
del primo giorno di test il più veloce è risultato Vinales (che ha provato
anche una carenatura con un’aerodinamica estrema dotata di vistose alette) con il miglior giro in 1:30 e 189 inseguito da Zarcò a 200 millesimi
e da Rossi, quarto, a 330. Il team ha impostato il lavoro sia alla luce dei
problemi emersi nella stagione appena conclusa, sia in ottica 2018. Per questo
motivo il nuovo propulsore è stato montato sia sul telaio versione 2016 che su
quello 2017 comparando tempi, reazioni e sensazioni dei piloti. “
Era la stessa
moto del fine settimana del Gran Premio di Spagna – ha dichiarato
Vinales –
ma
mi sono sentito meglio”. Lo spagnolo ha effettuato prove di partenza, gestione dei primi giri con il serbatoio pieno e il classico time attack
risultando sempre molto veloce. Ma è nel finale delle sue dichiarazioni che si
scoprono particolari interessanti relativi a questi test: “
con il telaio 2016
l’ingresso in curva è migliore ma con quello 2017 si guadagna in uscita. Comunque
sono stato veloce con tutte e due le moto. Faremo ulteriori prove a Sepang e
nei test privati”. In sintesi Vinales sembra trovarsi bene con entrambi i telai
nonostante durante la stagione si sia lamentato spesso proprio di questo
particolare. Ma pur essendo questo l’elemento, più degli altri, a incidere in positivo e in negativo sui suoi risultati, sembra che la discriminante
sia ancora una volta le capacità di far lavorare armoniosamente le coperture
Michelin soprattutto quando sono usurate. Non è un mistero che il nocciolo del
problema, su cui Yamaha lavorerà in inverno, è proprio questo. A riprova
riportiamo le impressioni di
Zarcò che quest’anno ha guidato, arrivando anche
davanti ai piloti ufficiali, la M1 versione 2016 e nei test ha provato anche
quella 2017: “
ho iniziato con la 2016 e poi ho provato quella 2017 e ho avuto buone
sensazioni. La nuova ha ottime prestazioni in ingresso curva e faccio meno
fatica. Se dovessi scegliere punterei su quella”. Interessante notare come tra
il francese e lo spagnolo le sensazioni in sella alla M1 versione 2017 siano
diametralmente opposte. Infine Rossi che ha concluso la mattinata del primo giorno di test con il botto. L’italiano,
infatti, pur avendo mostrato un buon passo è caduto senza conseguenze durante
la sessione di prove distruggendo la sua Yamaha.
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