lunedì 15 settembre 2014

DEUS EX MACHINA

KAWASAKI W 650 THE PEGASUS


Quando ho visto le foto della Pegasus realizzata da Deuz Ex Machina ho pensato subito agli splendidi bobber su base Triumph degli anni ’50 e ’60 americani, rigidi, bassi e tremendamente selvaggi.
La Kawasaki W 650 (usata come base per la Pegasus) riprende le linee della Bonneville di quegli anni ed è quindi corretto stilisticamente ed ideologicamente utilizzarla per questo tipo di trasformazione. Smontato ogni elemento che componeva la moto di serie, mentre il motore veniva verniciato il telaio era tagliato e risaldato. Se notate bene, infatti, l’elemento in tubi è quello originale della W 650 modificato nella parte posteriore; dissaldato il reggisella, le pedane ed ogni altro attacco posteriore si è intervenuti con una struttura triangolare semplice e lineare che ha trasformato il telaio in un elemento rigido. La sella monoposto rivestita in pelle ed ammortizzata è stata montata sopra il nuovo elemento. I cerchi a raggi sono stati sostituiti con elementi in acciaio da 21 (anteriore) e 17 pollici (posteriore) con canali e mozzi verniciati a polvere con un colore simile all’arancio competition visibile anche dalla luna! Mantenuta la forcella di serie, sono stati modificati le piastre forcella, lo sterzo, gli specchietti e tutta la fanaleria (frecce più piccole riposizionate, fanale anteriore tondo e piccolo della Bates e stop posteriore a led nascosto nel parafango). Il serbatoio deriva come da tradizione da una Yamaha SR 400 in cui è stato annegato un contachilometri elettronico circondato da una serie di led; parafanghi costruiti personalizzati (più piccoli ed aderenti alle ruote), porta targa centrale a sbalzo e porta batteria costruito su misura. Il motore è stato mantenuto pressoché di serie (compreso l’avviamento a pedale che su questo tipo di moto ha un suo perché) ad eccezione del nuovo impianto di scarico due in uno ricoperto con un rivestimento ceramico bianco ed i filtri K&N. Per la colorazione si è puntato su un look total black ad eccezione dei cerchi e del serbatoio che è stato impreziosito con profili e le ali di pegaso bianchi ed il marchio Deus arancione. Non è una classica realizzazione da fare nel proprio garage; la sostanziale trasformazione della parte posteriore del telaio e i molti accessori modificati per essere adattati nonché le parti auto costruite rendono la replica un miraggio per gli amanti del fai da te ma l’ispirazione che si può trarre da questa special è sicuramente evidente. 














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