Race
replica di una Norton da gara, fatta da un…tedesco!
Ci
sono le moto da corsa originali che odorano del tempo che passa, di olio
consumato e gomme bruciato. E poi ci sono le repliche. Ma di due tipi: quelle
che vengono realizzate da zero rispettando il progetto originale (e forse sono
la migliore, e meno esosa, alternativa alle originali) e quelle che utilizzano
una base originale, modificata per assomigliare alla versione da competizione.
Queste ultime sono ibridi che, a seconda dell’esecuzione dei lavori, possono
risultare le migliori o le peggiori motociclette del mondo. Perché se da un
lato la base è originale (con tutti i pro e contro del caso), la
testosteronizzazione di alcuni elementi può snaturare se non addirittura
peggiorare l’esperienza e il piacere di guida. Per esempio che senso ha montare
doppi dischi da 320 millimetri con pinze a quattro pistoncini su una race
replica degli anni ’50? La verità è che la regola base per ottenere una buona
race replica è…l’appassionato che la realizza come nel caso di questa Norton Atlas
fatta da Reinhard Neumair un “giovane
vecchio” che ha corso fino agli anni ’80 (anche al TT!), che predilige la
funzionalità al design e che quando parla di corse e di moto dimentica la sua
età mentre una scintilla albeggia nel suo sguardo. La particolarità, più unica
che rara, di questa special da corsa è che oltre ad essere dannatamente bella è
anche omologata dal TUV che in parole semplici vuol dire che può circolare
liberamente per strada. Come dire che le emozioni non finiscono con la bandiera
a scacchi! Reinhard l’ha realizzata per un suo amico partendo da un’Atlas del
’65 che ha “donato” telaio e scatola del cambio opportunamente revisionati. Il
resto è un mix di elementi vecchi e nuovi tutti rigorosamente votati al dio
della velocità. Ad esempio il forcellone proviene da una nobilissima Norton
Manx con ammortizzatori NJB mentre la forcella è Ceriani. Pur volendo ottenere
una race replica si è tenuto bene a mente l’utilizzo “quotidiano” di questa
Norton motivo per cui il propulsore è stato modificato senza estremizzarlo
ricostruendolo e sostituendone alcuni elementi come l’albero a gomiti, il
volano in lega leggera e i doppi scarichi specifici per poter ottenere ben 60
cavalli che grazie ai 140 chili a secco e agli pneumatici Dunlop Roadmaster fanno
pensare a una guida molto divertente. In pieno stile Manx sono stati
alleggeriti diversi particolari (come il mozzo posteriore e il carter della
primaria) ed è stato realizzato un serbatoio dell’olio inserito sotto la sella
con tanto di tappo tra le gambe del guidatore. Carenatura, serbatoio e codino
sono stati realizzati a mano e integrano quegli elementi necessari per poter
circolare in strada (fari, frecce, specchietti e porta targa); gli unici
particolari che tradiscono la modernità di questa special sono la
strumentazione della Motogadget accoppiata al classico Smith e l’impianto
frenante Brembo (fortunatamente monodisco!). Per il resto la verniciatura
tipicamente british basata sulla cromia verde/metallo nudo ribadisce, come
fossero i dati di una carte d’identità, le generalità di questa Norton. Rimane
quindi un solo dubbio: le repliche di questo tipo possono essere divertenti
come le originali? Secondo noi si!
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