Stile
postatomico (o zombie punk) e motore della Continental GT. Ecco la sintesi di
questa strana, e affascinante, Royal Enfield.
Se
abbiamo imparato qualcosa da film e telefilm tipo Mad Max e The Walking Dead è
che per sopravvivere all’apocalisse serve un mezzo in grado d’andare ovunque e
di trasportare viveri e armi in abbondanza (e all’occorrenza anche un
passeggero). E se nella pellicola di George Miller un giovane Mel Gibson
guidava una V8 Interceptor dotata di un enorme (e famelico) compressore
volumetrico, nel più recente e famoso telefilm dedicato agli zombie il
personaggio di Daryl Dixon sfruttava una motocicletta dall’aspetto post atomico
per i suoi spostamenti.
La sintesi dei due modi d’intendere la sopravvivenza in
quei frangenti non può che essere la Dirty Duck, una Royal Enfield ex
Continental GT sufficientemente potente, leggera e “sistemata” per fare di
tutto e di più anche dopo la fine del mondo! La preparazione è stata effettuata
direttamente dalla Royal Enfield UK che ha voluto in parte giocare con il tema
e in parte sfruttare fino in fondo l’idea di base per migliorare (e
giustificare) stile e scelte tecniche. Di per se potremmo parlare di una
declinazione in chiave scrambler se non fosse che la base di partenza è di
tutt’altro genere. Ciononostante il telaio è praticamente di serie ad eccezione
del taglio della parte finale della porzione posteriore sostituita con un più
pratico porta bagagli; stesso discorso per quanto riguarda il serbatoio di
serie che è stato sverniciato e arrugginito donando quell’alone di vissuto con
il plus della tranquillità di chiunque “sdraierà” la Dirty Duck sul fianco.
Quello che caratterizza la preparazione, oltre alla sella nuova in vera pelle e
al nuovo collettore di scarico, è la scatola filtro dell’aria collegata a un
“boccaglio” stile snorkel da fuoristrada che per la sua forma a becco d’anatra
ha fornito lo spunto per il nome della special. Altri elementi caratterizzanti
sono le sospensioni posteriori con escursione maggiorata, il paracolpi
sottomotore e gli pneumatici Continental TKC80 ben tassellati montati sui
cerchi di serie, che non lasciano dubbi sul tipo d’utilizzo per cui è stata
preparata la piccola “anatra”. E se vi venisse in mente di riprendere le vostre
prodezze tra zombie e slalom in mezzo alle carcasse delle auto esplose, basterà
accendere la GoPro montata sulla nuova mascherina che incorpora anche due fari
per videoproiettori…come dire che nel prossimo film postatomico il protagonista
sarà qualcuno di voi!
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