Un
Monster 797 personalizzato da Aldo Drudi consegnato dall’AD di Ducati Claudio
Domenicali al Sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
Rimini
ha, unico esempio del genere al mondo, il suo “manifesto turistico 2017” su due
ruote: è un Sucati Monster 797 messo a disposizione del Sindaco Andrea Gnassi
dalla Casa di Borgo Panigale e reso unico dalle grafiche del designer Aldo
Drudi, che l’ha personalizzata con i tratti distintivi della località balneare.
Sul serbatoio e parafango della moto di Borgo Panigale sono stati riprodotti e
evidenziati tutti i simboli della località regina delle vacanze: dalla piadina
al Grand Hotel, dai grandi eventi (Al Meni, Molo Street Parade, Notte Rosa)
alla musica, passando per il Ponte di Tiberio, “origine” di quella Via Emilia
attorno alla quale è nata e cresciuta la Motor Valley.
Gnassi ha ricevuto le
chiavi della moto giovedì 27 luglio direttamente dall’Amministratore Delegato
di Ducati, Claudio Domenicali, nella sede di Borgo Panigale della casa
bolognese. L’iniziativa è l’ultimo capitolo, in ordine di tempo, di una
consolidata collaborazione tra la capitale delle vacanze e il brand
motociclistico italiano per eccellenza nel mondo, all’insegna del mix
strategico tra motori, food, cultura e divertimento. Tanti i progetti che
vedono la città romagnola e la casa motociclistica collaborare insieme, dalla
partnership Ducati nell’iniziativaRimini Street Food (la app per andare alla
scoperta del miglior cibo di strada riminese), a tutta una serie di eventi che
passano dalla Notte Rosa (con tanto di Monster e Scrambler con livrea dedicata,
rispettivamente per le edizioni 2011 e 2016), a tanti altri appuntamenti che,
negli ultimi anni, hanno coinvolto pubblico, appassionati e media, sia in
occasione della gara MotoGP di Misano Adriatico “GP San Marino e della Riviera
Città di Rimini”, o anche durante manifestazioni e raduni come il World Ducati
Week, che hanno trovato in Rimini il palcoscenico ideale per presentare nuovi
prodotti o chiamare a raccolta il popolo ducatista e condividere insieme la
magica atmosfera che solo Rimini è in grado di offrire. "
Tra Ducati e
Rimini c’è sempre stato un rapporto speciale - ha commentato
Claudio
Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding, consegnando le chiavi
del Monster 797 al Sindaco Andrea Gnassi -
La città e i suoi bellissimi
dintorni sono teatro di molti dei nostri eventi, lo spirito che anima e
contraddistingue Rimini è un importante riferimento per tendenze e nuove idee e
i progetti che abbiamo condiviso in questi ultimi anni confermano un legame
costruttivo e stimolante. Mettendo a disposizione di Rimini un Monster 797,
ulteriormente caratterizzato da questa speciale livrea, Ducati rende ancora più
concreto questo legame. Una moto iconica che diventa espressione di una regione
unica e speciale come l’Emilia Romagna e della sua Motor Valley, riconosciuta
in tutto il mondo per l’eccellenza, la genialità e la tecnologia che la
contraddistinguono". “
L’idea è
semplice per quanto incisiva - sottolinea il Sindaco di Rimini,
Andrea Gnassi -
perché, per definizione, un ‘ambasciatore’ è colui che non sta fermo, ma
viaggia e percorre in lungo e in largo lande e territori. E la Ducati
personalizzata da Aldo Drudi è un messaggero magnifico del messaggio universale
di Rimini: fantasia, creatività, altissimo artigianato, tecnologia
d’avanguardia, fusi assieme in una ‘lega’ e una livrea che traggono la loro
irresistibile bellezza dalla natura profonda di un luogo unico. I segni e i
simboli della tradizione balneare che dialogano con le suggestioni della città
d’arte e storica: Sigismondo e ‘alea iacta est’, la rosa malatestiana e il
Grand Hotel, il genio e il fascino di ogni tempo, trasportati in giro per il
mondo da un altro mito della creatività italiana, Ducati. Voglio ringraziare
Ducati e l’Ingegner Claudio Domenicali per questa nuova, insolita partnership
che, oltre a rafforzare lo storico rapporto tra il brand e il territorio
riminese e regionale, riesce a far viaggiare sullo stesso mezzo due eccellenze
italiane. E nel Paese dell’individualismo esasperato, se non è notizia
questa…”.
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