THE PUNISHER by MULE MOTORCYCLES
Ecco una moto che incute quantomeno rispetto. Il preparatore
è ancora Richard Pollock ed ha dato il meglio di se in questa reinterpretazione
delle gloriose XR americane.
Anche in
questo caso l’estetica flat è evidente al pari del carter con cavo frizione e
finestre d’ispezione modificate da Pollock. E come per la Stealth (già trattata
in un altro post) The Punischer può circolare impunemente per le strade
pubbliche perché dotata del minimo indispensabile per essere in regola. Il
progetto ha attraversato un intero decennio prima di essere definito concluso
ed ha visto nascere tutto intorno ad un serbatoio da tre litri costruito a mano
da Racetec. Se è relativamente normale eliminare i parafanghi su un mezzo del
genere, meno facile da digerire è la presenza di un bicilindrico di circa 1660
centimetri cubici (o 100 pollici per chi ama le misure americane ) e 130
cavalli privi di qualsivoglia controllo elettronico e scaricati da stretti
pneumatici Goodyear con battistrada da piste ovali in terra battuta montati su
canonici cerchi da 19 pollici della Sun con mozzo anteriore Yamaha XS650 e posteriore
A&A Corsa ( stile XR-750). Il propulsore ha richiesto un anno intero di
sperimentazioni ; capace di toccare i 7.500 giri minuto ha necessitato di un
impianto di lubrificazione adeguato. Pezzi S&S, cilindri Axtell, carburatori
Keihin (si ha 130 cavalli, due carburatori e può circolare in strada!), filtri
aria aperti e scarichi alti e sdoppiati consoni alle prestazioni del
motore. Il telaio è una componente C&J pesantemente modificato nella parte
superiore per accogliere il grosso bicilindrico. La forcella proviene da una CBR900RR
mentre al retrotreno il forcellone C&J rinforzato con una capriata
superiore in tubi, ha ricevuto nuovi ammortizzatori Ohlins. Freni da “grande”
Brembo e comandi Mule arretrati e semplificati (guardate le leva di freno e
cambio!). Sterzo largo, finale a catena e teste lavorate (tanto per citare
altri particolari degli di nota). Colpisce oltre al look ispirato alle XR, la
presenza della palpebra reggi faro anteriore e lo strumento di serie. Ed ora la
parte più importante: il nome. Racconta Baxter (committente di questa moto) che
suo figlio è mancato a causa di un incidente nel 2005. Qualche tempo prima
durante una cena con amici, si discuteva di tatuaggi. Baxter cominciò a
vantarsi che i suoi figli non avevano
tatuaggi o piercing o robe simili fino a quando suo figlio Adam, che all’epoca aveva 20, ha sollevato una manica ed ha mostrato
orgoglioso del personaggio Marvel “The
Punisher” ridendo di gusto. Adam amava le moto, al college era nella squadra di
lotta ed adorava The Punisher. Così quando si è dovuta battezzare la sporty,
non ci sono stati dubbi: The Punisher!
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