SPORTSTER
883 CUSTOM by LERRY’S GARAGE
Non tutti posseggono una special,
una moto unica per colori, forme o caratteristiche, che si adatta al nostro
stile di guida, che lo asseconda. Possedere una special è un privilegio e come
tale deve essere considerato.
Costruire special è altrettanto complesso dal
momento che si tratta di elevare una motocicletta stock nell’olimpo degli
esemplari unici, un luogo dove estro e fantasia la fanno da padrone. Girando
per il web ho scovato un artigiano italiano che mi ha colpito per una sua
realizzazione particolare su base Harley-Davidson: una sportate del ’99, una
883 Custom scramblerizzata. Ad un occhio poco attento sembrerà la solita (si fa
per dire) minestra: sospensioni un po’ più alte, due pneumatici blandamente tassellati,
parafanghi stile regolarità e via pedalare. In realtà questa trasformazione oltre
che per lo stile davvero ben riuscito mostra diversi particolari e spunti
tecnici che meritano attenzione. Innanzitutto il telaio profondamente
modificato soprattutto nel trave superiore (formato adesso da un tubo di
maggiori dimensioni in acciaio inox) che adesso funge da serbatoio dell’olio).
La parte posteriore è stata resa più esile e smontabile (o meglio imbullonabile
al resto del corpo della moto) per poter ospitare altri telaietti di altezze e forme
diverse adattandosi alle future modifiche stilistiche del proprietario…bell’idea!
I cerchi a raggi (da 21 e 16 pollici) sono stati accoppiati a pneumatici da enduro
mentre gli ammortizzatori posteriori sono stati sostituiti con nuovi elementi
regolabili con escursione maggiorata. Manubrio differente con comandi Kustom
Tech e specchietti in alluminio anodizzato e pedane arretrate (fin quasi al
perno del forcellone) hanno modificato la posizione in sella per adattarla alla
guida dual. Anche il motore è stato oggetto di attenzioni ben specifiche. Cilindrata
portata a 1200 centimetri cubici grazie a pistoni Wiseco a bassa compressione,
alberi a camme Andrews con profilo spinto, testate aggiornate, scarico
basso replica in stile K-H e carburatore sostituito con un HIF44 che venia montato sulle vecchie Jaguar e Volvo (si avete letto bene...Jaguar e Volvo!). Fari ed impianto elettrico
funzionano attraverso una centralina elettronica che elimina relays e fusibili
semplificando e riducendo gli ingombri mentre Il carter motore alleggerito e
lucidato crea l'effetto di “stacco” tra il blocco motore ed il cambio. Altra
soluzione innovativa (stilisticamente coerente con lo scrambler forse più
iconico del mondo delle due ruote: il Ducati anni ’60) sono i borselli laterali
e la sella marrone artigianali. In questo contesto se risultano naturali i
parafanghi nudi in stile regolarità (con l’anteriore basso ed il posteriore alto
con porta targa elastico), spicca per la particolarità il serbatoio carburante
Aermacchi H-D del ’53 restaurato completamente. Ecco quindi un esempio di
esperienza tecnica ed estro artistico miscelati sapientemente in una special.
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