giovedì 23 novembre 2017

Il futuro della Norton

Il costruttore inglese si prepara a lanciare due scrambler e una sportiva basate su un nuovo bicilindrico in avanzata  fase di progettazione.

Per quanto l’attuale line up dei modelli Norton sia affascinate (soprattutto per un certo tipo di clientela che ama lo stile cafè racer anglosassone e può permettersi di pagarlo profumatamente come nel caso della Dominator), le dure leggi del mercato impongono sinergie e diversificazione dei prodotti.
Per questo motivo oltre alla partnership con la cinese Zongshen che utilizzerà il nuovo 650cc sui suoi modelli, è stata annunciata una joint venture con Motoroyale, la divisione motociclistica del gruppo indiano Kinetic, per la costruzione in loco dei modelli Norton destinati alle regioni dell’India e dell’Asia (per gli altri mercati la produzione rimarrà in Inghilterrra). A questa notizia si aggiunge un nuovo tassello per il futuro della Norton che ha comunicato l’imminente arrivo di una nuova famiglia di moto caratterizzate da uno stile retrò alte prestazioni ed elevati volumi di vendita e dotate di un propulsore inedito. Il motore che equipaggerà questi modelli sarà un bicilindrico parallelo, per restare legati alla tradizione Norton pur garantendo un’unità moderna e leggera, di 650cc e declinato in tre versioni a seconda della potenza erogata (70, 100 e 175 cavalli). Simon Skinner, responsabile del design di Norton, tende a precisare che l’architettura del propulsore (che si discosterà parecchio da quanto proposto dalla concorrenza) è quella di un V4 privo della bancata posteriore per garantire interassi contenuti, dotato di manovellismo a 270 gradi (per assicurare piacevolezza di guida e sound) e di un compressore nella versione più potente. Il primo modello su cui verrà montato sarà una Scrambler pura, dotata di un telaio a traliccio in acciaio con alcune sezioni imbullonate d’alluminio per garantire maggiore rigidità. Si tratterà di una moto allo stesso tempo leggera e inequivocabilmente Norton in grado d’assicurare le migliori performance. Skinner ha subito aggiunto che non sarà un mezzo economico ma sarà fatto per durare e soprattutto dovrà poter essere guidata su ogni tipo di terreno ed essere facilmente rialzata da soli per poter tornare a casa anche dopo una su un terreno come una cava di ghiaia. Quote e disegni del telaio sono della Norton che oltre alla Scrambler appena descritta realizzerà sulla stessa base una versione off road che si caratterizzerà per un forcellone più lungo per garantire la miglior trazione in fuoristrada. Skinner afferma che la parte più difficile dell’intero progetto è quello di rendere omaggio allo stile del marchio rimanendo autentici, senza sembrare vecchi o retrò. Continuando, il responsabile del design della Norton ha dichiarato che sarebbe loro intenzione lanciare entrambi i modelli contemporaneamente (tecnicamente ha parlato di una Street Scrambler e di un modello più desertico dedicato al fuoristrada) dotandoli di una ruota da 17 pollici al retrotreno e diversificandoli nell’avantreno con un cerchio da 18 per la Street e da 19 per l’off road. L’idea di fondo di queste due scrambler (il cui prezzo dovrebbe oscillare tra le 10.000 sterline per la Street e le 12.000 per la versione off road) è quella d’offrire ai clienti una valida alternativa polivalente e utilizzabile tutti i giorni, alla sportiva che custodiscono in garage. A queste due versioni si dovrebbe affiancare in futuro anche un modello sportivo dal peso ridotto (si parla di circa 140 chili) e dall’elevata potenza (le versioni del bicilindrico impiegato sarebbero le varianti più potente da 100 e 175 cavalli). Anche in questo caso il progetto nasce da un concetto ben preciso di ridefinire il modo in cui vengono concepite le sportive bicilindriche al punto che per pubblicizzarla si potrebbe anche ipotizzare la partecipazione al Tourist Trophy nella categoria Lightweight (che quest’anno è stata vinta dalla Paton S1 dotata proprio del bicilindrico 650 Kawasaki).
  

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