SPORTIVA
DRITTA AL SODO
Sembra
che il costruttore americano abbia accelerato, e non poco, sulla sportività di
alcuni suoi modelli. E così dopo la Sportster 1200 Roadster è il turno della
sorella minore 750 declinata nella versione nera, cattiva e sportiveggiante
Street Rod. E riprendendo lo slogan con cui è stata lanciata “se devi farlo,
fallo come si deve”, Harley-Davidson si riaffaccia prepotentemente nel settore
delle sportive con un progetto che spinge al limite un concetto trasversale che
mixa custom e cafè racer in un solo modello.
Motore High Output Revolution X
che “frulla” fino a 9.000 giri, drag bar con specchietti alle estremità, nuove
forcelle anteriori rovesciate da 43 mm e nuovi ammortizzatori posteriori sono
alcune delle caratteristiche che contraddistinguono la Street Rod, capace di
sfrecciare nel caotico traffico urbano con la stessa disinvoltura con cui i
protagonisti dei film sfuggono ai cattivi di turno in scene d’inseguimento
mozzafiato. D’altronde la serie Harley-Davidson Street è una linea di
motociclette create con un preciso obiettivo: rendere al massimo. Ogni pollice
di questa moto è stato pensato per farsi strada nel paesaggio urbano. E il
modello Street Rod, che non fa eccezione, vanta un motore High-Output
Revolution X completamente nuovo che fa schizzare l’ago del contagiri nella
zona rossa dei 9.000 giri al minuto. In questo contesto ci si chiede se e
quanto questo nuovo modello sia un’Harley-Davidson autentica. Ebbene, se si esclude
il prezzo d’accesso più basso rispetto alla media del costruttore americano (da
8.700 euro f.c. optional esclusi) il serbatoio a goccia da 13,1 litri, la forma
dei parafanghi, le finiture della verniciatura e il suono allo scarico
formeranno quei piccoli dettagli che rendono l'aspetto di una moto moderno,
elegante e snello e al 100% Harley-Davidson. Il tutto condito con l’anima dark
che tanto piace a Milwaukee. Quest’ultima è sottolineata dai pratici cerchi in
alluminio a sette razze da 17 pollici neri, dal cupolino in tinta con il resto
delle sovrastrutture e dalla posizione di guida nettamente più aggressiva
rispetto ad altri modelli grazie al manubrio basso. Naturalmente a tanta
apparenza fa seguito anche la sostanza, quindi l’equipaggiamento di serie
comprende un nuovo parafango alleggerito e un codino più snello, il doppio
freno a disco anteriore con pinze a doppio pistoncino, l’ABS, la nuova forcella
anteriore rovesciata da 43 millimetri che fa il paio con ammortizzatori
posteriori più corsaioli e dalla corsa maggiorata per aumentare gli angoli
d’inclinazione in curva, gli pneumatici Michelin Scorcher 21 dedicati e adatti
a una guida più sportiva, il propulsore che garantisce rispettivamente il 20% e
il 10% in più di potenza e coppia rispetto alla Street 750, i LED utilizzati
per il faro posteriore e per gli indicatori. Sempre di serie sono presenti la
strumentazione a elemento unico circolare da 3,5 pollici misto analogico e
digitale, il tappo serbatoio con serratura a chiave e gli specchietti end bar.
Come da prassi nella scheda tecnica non viene dichiarata la potenza massima
(noblesse oblige) ma solamente la coppia (65Nm), il consumo medio (4,3 litri
per 100 chilometri) e la possibilità di scegliere tra tre colorazioni: VIvid
Black, Olive Gold e Charcoal Denim. Per tutto il resto c’è il catalogo Genunine
Parts da visionare alla sezione racing!
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