Prima gara del campionato e accade quello che non ci si aspetterebbe mai: prove flagellate dalla pioggia, warm up veloce per trovare il miglior setting, partenza rimandata sempre per la pioggia e vittoria di un futuro campione al debutto sulla Yamaha. La notte del Qatar ha regalato indubbiamente emozioni e colpi di scena, ma lungo i rigagnoli di acqua a bordo pista sono venuti a galla anche i problemi di un circuito nato nel deserto e impreparato agli acquazzoni arabi.
Ciò premesso il team Movistar Yamaha può ritenersi soddisfatto del risultato con Vinales vincitore e Rossi terzo. Lo spagnolo, reo di una partenza per nulla brillante probabilmente a causa dell’asfalto umido, ha costruito la sua rimonta con costanza giro dopo giro fino al duello finale con Dovizioso (secondo al traguardo) superato a due tornate dalla fine; l’italiano partito più indietro nella griglia (quarta fila) ha sfruttato le condizioni della pista ancora umida per trovare il passo e superare gli avversari uno dopo l’altro. Alla fine le previsioni pre week end sono state confermate con una Yamaha vincitrice, Vinales che punta al titolo mondiale (perché è inutile nasconderci dietro a un dito: qualunque pilota che corra con una moto ufficiale pensa unicamente a questo) e Rossi, pur sebbene in difficoltà con la sua M1, in grande spolvero per agguantare quel decimo alloro che gli sfugge da ormai troppo tempo. Il team Movistar Yamaha ha la motocicletta e i piloti (uno giovane e grintoso e l’altro d’esperienza) per puntare al colpaccio. Ciononostante nella giostra del Qatar spunta anche un terzo pilota in sella a una Yamaha clienti, quel Zarco bicampione del mondo di Moto2 su cui pochi avrebbero puntato all’esordio in MotoGP e che invece nei primi giri ha tenuto la testa della gara in modo impeccabile fino alla caduta. Magari il francese ha corso sapendo di non avere nulla da perdere ma la grinta mostrata è un segno inequivocabile della voglia d’arrivare tra i primi e di rimanerci stabilmente. Queste le dichiarazioni del vincitore Maverick Vinales: “mi sento incredibilmente bene e si vede nei risultati. Abbiamo fatto un ottimo lavoro durante tutto il fine settimana e abbiamo iniziato bene in prova, poi in FP1 mi sentivo veramente bene. La gara è stata difficile, ha iniziato a piovere e c'era un po' di confusione. I primi giri sono stati molto impegnativi, la pista era scivolosa e ho voluto testarla e mantenere la calma. Sapevo di avere un buon passo, quindi ho cercato di spingere alla fine della gara. Ci sono stati molti incidenti davanti, così ho aspettato il momento giusto e alla fine abbiamo vinto. La sensazione quando ho tagliato il traguardo è stata incredibile. La prima vittoria con la Yamaha, è stata ancora più importante della prima vittoria in MotoGP, perché c'era tanta pressione. Durante i test pensavamo "Si può fare", e infine l’abbiamo fatto, e sono contento di come ho gestito la pressione e anche del fatto che la squadra ha lavorato veramente bene. L'elettronica era a posto e il grip degli pneumatici era davvero buono anche negli ultimi giri. Il terzo settore è stato davvero importante, perché Andrea ha usato le gomme morbide, così che poteva accelerare meglio. Io non volevo consumare la gomma, quindi ho avuto più difficoltà a batterlo ma nel settore tre andavo veramente forte per tutto il weekend e all'ultimo giro lo fatto al meglio per poter vincere. Spero in una partenza perfetta in Argentina. La partenza qui era buona, ma sono andato al di fuori della linea e quando Zarco è caduto ho dovuto riprendere la moto, Marquez e Dovi mi ha passato e quindi è stato un po' caotico nei primi giri. Dobbiamo continuare così e mantenere questa concentrazione”. Nelle dichiarazioni di Valentino Rossi traspare tutta l’esperienza di un pilota che da oltre vent’anni corre nel motomondiale per vincere non tanto la singola gara quanto il campionato: “il mio segreto è la mia squadra e la Yamaha. Noi non molliamo mai e manteniamo sempre la concentrazione. Intorno a me sento sempre il grande sostegno e la fiducia da parte di tutti i ragazzi. Sappiamo qual è il nostro potenziale e sappiamo di avere una grande moto. Sinceramente, quando ero tra i primi cinque ho detto "così è OK", ma arrivare sul podio è ben altra cosa. Sono molto contento d’iniziare la stagione in questo modo, perché il podio è sempre meglio e, come è stato detto, si ci arriva dopo un periodo difficile. Dobbiamo continuare in questo modo. Questo è un risultato molto buono, sia per il morale che sotto l’aspetto tecnico, perché ora capiamo molte cose”.
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