Nel caso di Honda l’inversione parziale della griglia è stato un elemento fondamentale per leggere il risultato di gara 1 e 2 sul circuito di Buriram in Thailandia. Se nella prima manches, infatti, Hayden ha chiuso nono e Bradl decimo (continuando il percorso di affiatamento con la CBR1000RR Fireblade SP2 e nonostante un contatto nel primo giro) nella seconda manches l’americano partito dalla sesta piazza ha concluso in settima posizione mentre il compagno di squadra si ritirava dopo una caduta.
Nonostante il progetto nuovo, la moto sembra comportarsi bene e lo sviluppo costante permette a entrambi i piloti di tenere buoni ritmi per tutta la gara. A comprova di ciò Hayden ha potuto lottare nel gruppi di piloti in cui si trovava senza cedere posizioni. Addirittura in gara 2 la settima posizione è stata consolidata fin dal restart dopo la bandiera rossa. Bradl nella prima manches ha ottenuto il decimo posto superando Fores all’ultima curva dell’ultimo giro, sfruttando il miglior feeling con le gomme che andavano consumandosi. A fine round Hayden ha rilasciato queste dichiarazioni: “per la Superpole abbiamo fatto delle modifiche per cercare di risolvere del freno motore e ho iniziato a sentirmi un po' meglio con la moto, anche se non ho ancora trovare il giusto feeling. In gara 1 ho fatto una buona partenza e siamo stati nel gruppo in lotta per l'ottavo posto; sono rimasto li cercando d’imparare il più possibile e capire se avevamo un ritmo simile. Su alcune parti della pista la moto funzionava bene, mentre su altri abbiamo faticato un po'. In gara 2 la moto ha funzionato molto meglio dopo la bandiera rossa e sono stato in grado di migliorare i miei tempi sul giro. Abbiamo avuto un paio di giri buoni e sono rimasto abbastanza costante; mi sono trovato in quel gruppo che lotta per il quinto posto, ma poi la moto di Leon ha iniziato fumare e tutto quello che ho fatto è stato cercare di rimanere fuori dai guai. Questo mi è costato un po' di tempo e quando si è ritirato avevo già perso il contatto con Chaz per il sesto posto, così è diventata una corsa solitaria per il settimo posto. Le cose sono andate un po' meglio rispetto al sabato, ma c'è ancora un sacco di lavoro da fare per colmare il divario con i leader. Speriamo d’essere in grado di arrivare sui primi il più presto possibile”. Propositivo anche Bradl che dopo la buona prestazione in gara 1 ha analizzato la caduta di gara 2: “gara 1 non è andata male. La moto migliora sempre e, anche se c'è ancora un sacco di lavoro da fare, nella seconda parte della gara sono riuscito a fare dei tempi buoni. Il mio miglior giro è stato in 1.35.0 poco prima della bandiera a scacchi, nonostante il sorpasso su Fores all'ultima curva. Ciò di cui abbiamo bisogno e che dobbiamo migliorare è la nostra performance all'inizio della gara, perché l'elettronica non sembra funzionare al meglio con le gomme fresche. Tutto sommato è andata bene ma dobbiamo migliorare il nostro ritmo. In gara 2 purtroppo ho fatto un errore e sono caduto: quando Davies mi ha passato ho fatto del mio meglio per stare con lui. E' un peccato, perché avremmo potuto segnare un altro risultato nella top-ten se non meglio. Ora dobbiamo rimanere concentrati e continuare a lavorare sodo in vista di Aragon: stiamo andando verso la parte europea della stagione e speriamo di poter fare qualche grande miglioramento prima della prossima gara”.
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