L’EMOZIONE
VECCHIO STILE
Tre
ruote, tre posti e un monocilidrico raffreddato ad aria per riscoprire
sensazioni perdute in sella a un sidecar dal sapore vintage. Ecco la sintesi
della nuova Mash Family Side, l’ultima proposta del costruttore transalpino che
con un’azzeccata serie di modelli relativamente poco costosi ha riscosso un
notevole successo commerciale.
Il segreto sta tutto nella formula che vuole un
mezzo semplice, dal sapore vintage, con pesi dimensioni e potenze per nulla
imbarazzanti e con meccaniche basiche e affidabili che nel caso in specie coprono
cilindrate da 125 a 400cc montati su scrambler, cafè racer, sportiva
semicarenata, enduro e sidecar. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico nulla è
stato modificato rispetto alla produzione attuale: telaio monotubo in acciaio
con culla inferiore sdoppiata, forcella da 41 millimetri, doppio ammortizzatore
posteriore regolabile (più un terzo elemento sul sidecar), ammortizzatore di
sterzo Fast Ace regolabile e pneumatici rispettivamente da 100/90-19 all’anteriore
e sul carrozzino e da 130/70-18 al posteriore. I freni sono stati adeguati sia
alla nuova configurazione che al peso (salito a 230 chili a secco) e si
compongono di un disco posteriore da 240 millimetri (in luogo del tamburo degli
altri modelli) e di un disco anteriore identico a quello montato sul sidecar di
280 millimetri. Per quanto riguarda il propulsore data la tipologia di veicolo,
il peso e l’utilizzo cui sarà sottoposto (il Family Car è omologato per tre persone
più i relativi bagagli) si è optato per il monocilindrico raffreddato ad aria
di 397 centimetri cubici (il più grande al momento disponibile in Mash) certificato
Euro 4, con distribuzione a quattro valvole in testa, carter secco, iniezione
elettronica e cambio a cinque rapporti (più retromarcia) in grado d’erogare
27,6 cavalli a 7.000 giri al minuto e 3,05 chilogrammetri di coppia massima a 5.500
giri. Il serbatoio da 13 litri e il carattere parsimonioso del motore
garantiscono lunghe percorrenze tra un pieno e l’altro. Ma l’aspetto che
colpisce maggiormente il possibile acquirente di questo modello è il vano
portabagagli con serratura a chiave posizionato dietro il seggiolino del
sidecar e l’aspetto vintage sottolineato dalla colorazione verde irlandese
accoppiata al marrone della pelle di sedili e manopole e ai particolari
cromati. Disponibile da maggio con due certezze: il prezzo sotto i 9.000 euro
(almeno in Francia) e la guida particolare che chiunque abbia condotto un sidecar
conosce perfettamente.
Fantastica!!!
RispondiEliminaFantastica!!!
RispondiEliminaScusate la domanda da ignorante, ma sul sidecar si può andare in 3, o come mi è stato comunicato, è omologata solo per conducente e passeggero nella carrozzetta?
RispondiElimina