DALL’AMERICA
CON FURORE
Probabilmente
la serie “piccolo” della Moto Guzzi è più sfruttata dai preparatori che non dal
costruttore. Vero è che con la serie V7 III, e da alcuni mesi la serie V9, sono
stati introdotti in listino modelli trendy e allineati alle mode del momento,
ma vedendo cosa propongono i customizer al di qua e al di là dell’oceano ci si
chiede se non fosse il caso di creare una linea di motociclette più basiche
declinate in tre sotto categorie (scrambler, cafè racer e sportiva old style)
da far modificare ai singoli clienti con un ricco catalogo di accessori
dedicati. Prendiamo ad esempio la V7 Tractor 04, la prima trasformazione della
nuova generazione su base V7 di Venier Custom declinata in chiave scrambler.
Pur ripercorrendo le modifiche delle precedenti Tractor, mostra uno stile
semplice, pulito al limite del discreto e unico. Le sovrastrutture sono
realizzate interamente in alluminio battuto a mano al pari della sella biposto
in pelle con fanale LED incastonato. L’aspetto più interessante è che il telaio
non è stato in alcun modo modificato; mantenendo l’elemento di serie sono stati
applicati nuovi ammortizzatori posteriori Ikon regolabili che, insieme al
parafango più corto hanno alzato la linea del retrotreno. Davanti stesso modus
operandi con parafango minimalista, fanale LED con staffe sui foderi, manubrio (modificato)
Renthal in alluminio e contachilometri GPS con logo Venier montato su una
staffa dedicata completata con le luci spie. Trattandosi di una scrambler
dedicata sia alla guida in città che fuori, da soli o in coppia, sono stati
montati due silenziatori più corti e bassi realizzati appositamente per questa
moto e copertoni Goldentyre dual sport omologati. Il tocco finale è la livrea
totalmente nera opaca, smorzata dalla linea e dal logo Venier Custom dorati sul
serbatoio. In sintesi piccoli e mirati interventi per nulla invasivi creano una
special personale, per nulla chiassosa e pratica allo stesso tempo. Quindi ribadiamo
la domanda iniziale: se Moto Guzzi avesse creato una famiglia di V7 declinate
in tre modelli basici da accessoriare secondo i desideri del singolo cliente,
sarebbe stato meglio o peggio?
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