Dopo
vent’anni Poncharal saluta la Yamaha e punta a una partnership con KTM per
avere moto ufficiali e per tenere Zarcò.
La
lunga e ventennale collaborazione tra Poncharal e Yamaha è finita. Infatti è notizia
di questi giorni l’ufficializzazione del divorzio tra il team manager francese
e il costruttore giapponese. E fino a qui la cronaca. Ma ci chiediamo: dal
momento che Poncharal rimarrà in MotoGP, con chi si accaserà?
Voci dal paddock
sussurrano di un accordo con KTM che garantirebbe al Tech3 non solo moto e
materiale ufficiale ma anche la possibilità di tenere in squadra Zarcò che
piace sia a Yamaha che agli austriaci e che, in cambio di una RC16 factory e
dello status di prima guida, potrebbe rimanere dove si trova avendo a
disposizione un costruttore e una squadra che punterebbero su di lui. Non è una
novità, infatti, che KTM mirasse al francese e che in Austria puntassero a
raddoppiare le moto (e quindi la raccolta dei dati e l’esperienza in gara) per
il prossimo anno. Dalle parole di
Stefan Pierer, CEO KTM, si può comprendere la
portata del progetto e il futuro del costruttore nel motomondiale: “
nel 2019 forniremo
a un team satellite le stesse attrezzature del team ufficiale e anche i tecnici
perché solo così potremo ottenere il feedback necessario per lo sviluppo.
Potremo aiutare i piloti della Moto2 a fare esperienza (…) sia con noi, sia con
il team satellite. Se penso al futuro nel 2019 come pilota vedo Zarco che ha
vinto il Campionato del Mondo Moto2 per due anni consecutivi con Aki Ajo dopo
aver vinto la Red Bull Rookies Cup su KTM. Conosce KTM e per questo lo vedrei
nella nostra squadra. Siamo in contatto ma voglio tenere anche Pol Espargarò
perché si è adattato bene sia alla moto che al team”. Queste dichiarazioni
contraddicono altre voci che volevano Marquez (il quale, nel frattempo ha
firmato un biennale con Honda) vicino a KTM in un futuro neppure tanto lontano:
“
Marc è un grande pilota ma se vincesse con la nostra moto tutti direbbero che
è merito suo – ha detto
Pieper –,
mentre in caso di sconfitta la colpa
ricadrebbe su di noi. Noi vogliamo concentrarci sui nostri giovani che hanno le
caratteristiche per fare bene in MotoGP”. Nel contempo sono giunte anche le
dichiarazioni sia della Yamaha che del team Tech3, che nel frattempo ha anche
ufficializzato Syahrin al posto di Folger. “
Siamo stati informati da Poncharal
della sua decisione di non rinnovare il contratto con Yamaha” ha dichiarato
Kouichi Tsuji, General Manager Motorsports Development Division. In realtà per
Yamaha il problema è ben più grave di quanto non lascino trapelare perché in un
solo colpo perdono uno storico partner che ha garantito successi sportivi e
feedback per lo sviluppo dell’M1 e che sarà difficile rimpiazzare…a meno che
non si concretizzi l’opzione VR46, ovvero moto factory affidate a un team
capitanato da Rossi nelle vesti di team manager (e forse anche di
collaudatore). Dall’altra parte
Poncharal oltre a ricordare i vent’anni con
Yamaha, aggiunge un sibillino “
Tech 3 è una piccola compagnia che deve pensare
al futuro e deve soppesare diverse opzioni. Ci è stato offerto un accordo che
include qualcosa che abbiamo atteso da quando abbiamo iniziato e non abbiamo
potuto dire di no”. Facile ipotizzare che si riferisse alle KTM ufficiali e ai
tecnici che le gestirebbero di concerto con il team direttamente nei box della
squadra francese. E in attesa della probabile ufficializzazione del sodalizio
franco/austriaco (e dei relativi piloti), non resta che goderci la stagione 2018
il cui inizio è imminente e le cui dinamiche potrebbero riservarci ancora,
diverse sorprese in ottica mercato piloti.
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