lunedì 19 febbraio 2018

Ducati velocissima a Phillip Island

Ducati e Melandri chiudono in vetta il primo giorno di test della Superbike s a Phillip Island; Davies solo decimo.
Si dice che i concorrenti temano la nuova V4 di Borgo Panigale. Ma dopo la prima giornata di test sulla pista di Phillip Island dovrebbero aver paura anche del caro vecchio pompone dal momento che Melandri, in sella alla Panigale V2 del team Aruba.it Racing, ha chiuso in testa. Più attardato Davies che ha concluso il primo giorno di test ufficiali solo in decima posizione, preferendo adottare un approccio più graduale anche alla luce delle condizioni non ottimali della pista dovute alle forti raffiche di vento, soprattutto per evitare il rischio di riaggravare le proprie condizioni fisiche dopo l’infortunio sostenuto alla fine dello scorso anno.
L’italiano ha concluso 63 giri realizzando il best lap nella sessione mattutina con un 1’30.726 per poi lavorare a lungo con gomme usate. Il ravennate, unico ad abbattere il muro di 1’31 fin qui, ha così confermato la propria predilezione per il tracciato australiano dove ha già raccolto cinque podi in carriera. Davies ha gradualmente preso confidenza con la sua Panigale, svolgendo numerose prove comparative con la moto in configurazione 2018 e chiudendo con un personale di 1’32.054. “È stata una giornata positiva – ha dichiarato Melandri –, a prescindere dalle condizioni meteo non ottimali. Il vento era molto forte e imprevedibile, per questo non è stato possibile abbassare ulteriormente i tempi nel pomeriggio, ma abbiamo lavorato bene con tutta la squadra, trovando subito un buon feeling con la moto. Dopo aver valutato tutti i componenti nei test precedenti, qui abbiamo potuto concentrarci maggiormente sulla prestazione. Un anno di esperienza con la Panigale sicuramente rappresenta un vantaggio, soprattutto per quanto riguarda l’elettronica. Le gare comunque saranno sicuramente diverse, quindi dobbiamo mantenere alta la concentrazione”. Discorso più complesso per Davies che ha dichiarato: “abbiamo provato tante cose e abbiamo un'idea di base per rifinire ulteriormente ciò che ha funzionato bene e ciò che necessita aggiustamenti. Dobbiamo ancora mettere insieme il pacchetto ideale ma, considerando che le condizioni non erano ottimali, penso che abbiamo fatto un bel lavoro. Fisicamente mi sento meglio, e la cosa mi rende felice. È importante non fare cose stupide ed essere colto di sorpresa o fare errori qui nel primo giorno di test. Praticamente abbiamo usato soltanto due treni di gomme, l'obiettivo non era quello di fare un giro veloce ma piuttosto di capire meglio il materiale a nostra disposizione. La priorità è di avere una moto che possa essere il punto di riferimento su ogni pista".

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