Ducati
e Melandri chiudono in vetta il primo giorno di test della Superbike s a
Phillip Island; Davies solo decimo.
Si
dice che i concorrenti temano la nuova V4 di Borgo Panigale. Ma dopo la prima
giornata di test sulla pista di Phillip Island dovrebbero aver paura anche del
caro vecchio pompone dal momento che Melandri, in sella alla Panigale V2 del
team Aruba.it Racing, ha chiuso in testa. Più attardato Davies che ha concluso
il primo giorno di test ufficiali solo in decima posizione, preferendo adottare
un approccio più graduale anche alla luce delle condizioni non ottimali della
pista dovute alle forti raffiche di vento, soprattutto per evitare il rischio
di riaggravare le proprie condizioni fisiche dopo l’infortunio sostenuto alla
fine dello scorso anno.
L’italiano ha concluso 63 giri realizzando il best lap
nella sessione mattutina con un 1’30.726 per poi lavorare a lungo con gomme
usate. Il ravennate, unico ad abbattere il muro di 1’31 fin qui, ha così
confermato la propria predilezione per il tracciato australiano dove ha già
raccolto cinque podi in carriera. Davies ha gradualmente preso confidenza con
la sua Panigale, svolgendo numerose prove comparative con la moto in
configurazione 2018 e chiudendo con un personale di 1’32.054. “
È stata una
giornata positiva – ha dichiarato
Melandri –,
a prescindere dalle condizioni
meteo non ottimali. Il vento era molto forte e imprevedibile, per questo non è
stato possibile abbassare ulteriormente i tempi nel pomeriggio, ma abbiamo
lavorato bene con tutta la squadra, trovando subito un buon feeling con la
moto. Dopo aver valutato tutti i componenti nei test precedenti, qui abbiamo
potuto concentrarci maggiormente sulla prestazione. Un anno di esperienza con
la Panigale sicuramente rappresenta un vantaggio, soprattutto per quanto
riguarda l’elettronica. Le gare comunque saranno sicuramente diverse, quindi
dobbiamo mantenere alta la concentrazione”. Discorso più complesso per
Davies
che ha dichiarato: “
abbiamo provato tante cose e abbiamo un'idea di base per
rifinire ulteriormente ciò che ha funzionato bene e ciò che necessita
aggiustamenti. Dobbiamo ancora mettere insieme il pacchetto ideale ma,
considerando che le condizioni non erano ottimali, penso che abbiamo fatto un
bel lavoro. Fisicamente mi sento meglio, e la cosa mi rende felice. È
importante non fare cose stupide ed essere colto di sorpresa o fare errori qui
nel primo giorno di test. Praticamente abbiamo usato soltanto due treni di
gomme, l'obiettivo non era quello di fare un giro veloce ma piuttosto di capire
meglio il materiale a nostra disposizione. La priorità è di avere una moto che
possa essere il punto di riferimento su ogni pista".
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