Elegante
come una classica racer anni ’60 e veloce come una moderna moto sportiva. E’ la
Royal Enfield speciale di Sinroja Motorcycles.
Sembra
un paradosso ma le vere moto inglesi di una volta, le costruiscono in India e
si chiamano Royal Enfield. E come tali sono ottime basi per creare belle
special con il fascino e lo stile dei sixties. Gli appassionati del genere
possono quindi decidere di spendere un piccolo capitale per comprare e
restaurare (o modificare) una Triumph o
una Norton originali oppure acquistare per una cifra molto inferiore una Royal
Enfield nuova di zecca e customizzarla secondo i propri gusti e attingendo a
componenti dal design classico ma moderni.
In effetti la Surf Racer della Sinroja
Motorcycles è un esempio perfetto della seconda opzione. Basata su una
Continental GT mantiene un look elegante pur risultando veloce. Partendo dal
concetto che una cafè racer deve prima di tutto avere tanta potenza, il motore
è stato modificato con l’aggiunta di cammes più spinte e lavorazioni della
testata; ma ciò che colpisce maggiormente sono l’impianto d’alimentazione e di
scarico. Il primo ha subito un lavoro di retroworking. In pratica l’intero
impianto d’iniezione è stato sostituito con un carburatore Dellorto con tanto
di tromboncino d’aspirazione corto, che ha garantito una più veloce messa a
punto (e in fondo, a pensarci bene, il mono indiano è nato proprio così!). Il
secondo, contrapponendosi a quanto fatto sull’alimentazione, è stato oggetto di
un lavoro di modernizzazione che ha permesso di creare un sistema di scarico
completo e home made nascosto dentro la coda posteriore rendendo di fatto il
look generale più pulito, filante ed elegante (e anche futuristico). La sella
monoposto ha permesso di tagliare senza troppi problemi, buona parte del
telaietto posteriore riducendo gli ingombri e snellendo la linea della moto che
si concentra intorno alla grossa semicarena a bolla anteriore. Quest’ultima è
un pezzo aftermarket moderno ampiamente modificato entro cui è stata montata la
strumentazione (davvero minimalista) formata unicamente dal contagiri
multifunzione Motogadget e dall’interruttore d’accensione. Sospensione
anteriore, cerchi e forcellone sono componenti, rispettivamente Kawasaki e
Yamaha, sono stati modificati per integrarsi nel progetto. Al retrotreno è
stato montato un ammortizzatore Harley-Davidson Softail per mantenere la
posizione orizzontale sotto il motore. La posizione in sella è definita dai
semimanubri bassi e dalle pedane (di serie) che contribuiscono a rinverdire
quella sensazione di guida “vecchio
stile” che piace tanto. Trovarle un difetto è difficile perché la Surf Racer è
ben proporzionata e raccolta. Forse dispiace che non sia dotata degli elementi
minimi per la circolazione sulle strade pubbliche; ma probabilmente luci,
frecce, specchietti e portatarga avrebbero rovinato la pulizia delle
linee.
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