Melandri
e Davies si preparano ad affrontare l’ultima stagione con la Panigale
bicilindrica in attesa della V4
Che
anno sarà quello della Ducati in Superbike con i piloti che correranno per
l’ultima volta in sella all’estrema evoluzione del glorioso bicilindrico di
Borgo Panigale? La domanda che ci poniamo per quanto apparentemente scontata,
appare più che lecita perchè entrambi i piloti vogliono chiudere l’epoca del
bicilindrico da campioni del mondo, dall’altro lato il nuovo regolamento
mortifica ulteriormente le potenzialità della Panigale che nei test pre
campionato ha accusato un ritardo notevole sugli avversari.
Non è un segreto
che le speranze della Ducati sono riposte soprattutto nella nuova V4 che al
momento è in piena fase di sviluppo con Zanetti nella configurazione Superbike.
Ma ci chiediamo innanzitutto se verranno portati avanti le evoluzioni sia del due
che del quattro cilindri e soprattutto se, qualora il bicilindrico fosse
lasciato a se stesso durante la stagione, quanto inciderebbe sulle performance
e sulla psicologia (anche in ottica di rinnovi contrattuali) dei piloti. Il
nuovo regolamento, con la limitazione dei giri motore, imporrebbe un lavoro di
sviluppo sul due cilindri notevole e oneroso che potrebbe non essere
sufficiente per contrastare i quadricilindrici e, quindi, dirottato sul V4
soprattutto dopo i grandi progressi fatti da Honda e dagli ottimi tempi di Rea
sulla Kawasaki che, in quanto campioni del mondo piloti e costruttori, si
configurano come gli avversari da battere. Apparentemente tutto sembrerebbe
remare contro Ducati che però ha già predisposto gli aggiornamenti tecnici in
vista del primo round previsto per la fine di febbraio. Inoltre la rediviva CBR
dotata dell’elettronica Cosworth e una Yamaha che non può permettersi più il
lusso di fare da comprimaria, potrebbero rivelarsi avversari ostici per rea e
vantaggi per i piloti Ducati. "Abbiamo raccolto molti dati da analizzare –
ha dichiarato Davies – e a Phillip Island avremo degli aggiornamenti da provare
nei test ufficiali per fare in modo di avere il pacchetto migliore in vista
delle gare”. Anche Melandri appare fiducioso per il 2018: "la nostra
priorità resta la gestione del motore: siamo fiduciosi che con gli
aggiornamenti in arrivo per i test in Australia riusciremo a fare un bel passo
avanti”. Come sempre nello sport nulla è definitivo fino a quando non si taglia
il traguardo, sebbene la stagione della Ducati appaia tutta in salita. Ma se la
storia della Superbike ci ha insegnato qualcosa è che, spesso, nei momenti più
difficili si avverano le imprese più incredibili come il famoso finale di
campionato del 2002 a Imola tra Bayliss ed Edwards.
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