Lorenzo
in difficoltà usa la GP17, Dovizioso loda la GP18 e dice che è la miglior
Ducati di sempre, Miller vola e Petrucci è fiducioso.
Nei
test sul circuito tailandese di Buriram erano presenti due moto diverse (GP17 e
GP18) e quattro piloti che hanno ottenuto risultati differenti. Da un alto
Lorenzo sulla moto ufficiale, sembra essere più confuso che persuaso dalla GP18
al punto da girare nell’ultimo giorno anche con la versione dell’anno passato.
Il maiorchino continua a non trovare il giusto feeling con la rossa e getta una
lunga ombra scura sulle proprie performance nell’imminente stagione che sta per
iniziare.
Discorso molto diverso per Dovizioso che tra telai con rigidità
modificate nella zona del cannotto dello sterzo e carene differenti, sembra
pronto a ripetere le ottime prestazioni dell’anno passato e a puntare dritto al
titolo. Molto bene anche i “satelliti” dell’Alma Pramac Racing; Petrucci in
sella alla GP18, ha mostrato miglioramenti costanti e ha paventato fiducia in
vista del Quatar mentre Miller sulla GP17 (e per la prima volta in sella a una
moto che non fosse una Honda) ha sbalordito tutti mostrando un immediato
affiatamento e una velocità per nulla scontati. I piloti del Ducati Team hanno
sfruttato appieno le tre sessioni di prova, sia per memorizzare il nuovo
tracciato che per provare le diverse novità messe a loro disposizione dalla
squadra. La classifica combinata finale vede Andrea al settimo posto con il
crono di 1’30.192 mentre il suo compagno di squadra ha chiuso i test in
sedicesima posizione (1’30.729). “
Sono stati tre giorni molto utili – ha
dichiarato
Dovizioso –,
in cui siamo riusciti a fare parecchio lavoro e a
provare bene le carene, il telaio e l’altro materiale nuovo che Ducati ha portato
qui in Tailandia. Non è stato un compito facile perchè comunque faceva davvero
caldo e questa pista è un pò particolare, però abbiamo raccolto tante
informazioni utili e confermato che la GP18 è una moto molto competitiva. Per
giudicare meglio le prestazioni dei nostri avversari dovremo anche vedere con
che tipo di gomma hanno ottenuto i loro tempi, però secondo me qui a Buriram
noi siamo messi bene, come in Malesia. Torno a casa molto contento e pronto a
ripartire fra due settimane per il Qatar, dove vogliamo preparare bene la prima
gara del campionato 2018”. Molto diverse (e forse anche più politiche) le
dichiarazioni di
Lorenzo: “
purtroppo per me sono stati tre giorni molto
complicati, perché non sono mai riuscito a essere veramente competitivo. Non mi
sentivo a mio agio sulla GP18; ci sono venuti anche dei dubbi per cui l’ultimo
giorno abbiamo deciso di fare una prova comparativa con la moto dello scorso
anno. Come succede quasi sempre ci sono dei pro e dei contro in entrambe le
versioni, ma al momento ci sembra che la GP18 abbia un maggior potenziale per
cui ci concentreremo su questa moto nel prossimo test in Qatar”. Estremamente
positivi i test dei piloti dell’Alma Pramac Racing, che rientrano nella top ten
nella classifica combinata con Miller sesto e Petrucci nono. A infiammare il
team è la costanza di
Jack che si conferma ad altissimo livello dopo il quinto
posto nella combinata di Sepang. Nei test tailandesi il pilota australiano ha completato
198 giri in tre giorni evidenziando un feeling invidiabile con la sua GP17 al
punto che nel long run ha confermato la propria velocità e nell’ultima giornata
ha provato due time attack: “
sono veramente soddisfatto per ciò che abbiamo
fatto in questi test. Il feeling è davvero buono. Ogni volta che vado in pista
mi sento sempre più a mio agio e giro dopo giro ho la sensazione di essere
sempre più veloce. Ho fatto un errore nella mattinata dell’ultimo giorno
durante il primo giro del long run. Mi dispiace per il team perché avremmo
potuto finire il nostro lavoro in mattinata. Torniamo a casa con grande fiducia
e non vedo l’ora di essere in Qatar”. Danilo in sella alla GP18, si è
concentrato su altri aspetti dei test quando si guida una moto nuova.
Ciononostante il ternano ha completato 192 giri basati sulla comparazione delle
gomme e poi sul set up. Abbandonando il classico time attack,
Petrucci ha
comunque confermato tempi incoraggianti sul passo gara: “
è stato un buon test.
Siamo molto contenti perché abbiamo lavorato molto bene senza fare molte
modifiche alla moto dopo Sepang. Siamo stati sempre tra i primi con un passo
gara molto interessante. Non abbiamo fatto il time attack ma non è importante,
anche perché nei test non danno nessun premio. E poi quanto torneremo per il GP
non avremo questo gomme e le condizioni atmosferiche saranno molto diverse.
Vado in Qatar con gran fiducia”.
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