I
collaudatori lavorano nell’ombra per permettere ai piloti ufficiali di vincere
gare e campionati. Analizziamo quest’importante professione.
Fanno
più chilometri dei piloti ufficiali. Della moto conoscono a menadito ogni più
oscuro particolare e segreto. Stanno in sella anche otto ore e se un ufficiale
si infortuna devono essere pronti a prendere il loro posto. Sono i collaudatori
della MotoGP, oscurati dai piloti ufficiali ma il cui lavoro è basilare per
poter vincere gare e campionati.
Ciò premesso è bene dire fin da subito che
tutti i collaudatori testano (a volte anche in gara) nuove componenti e per
farlo al meglio spesso devono guidare al limite delle proprie capacità
avvicinandosi il più possibile ai colleghi ufficiali. Perché solo se il
cronometro conferma la bontà dei nuovi pezzi e solo se il collaudatore riceve
sensazioni positive, verrà montato anche sui prototipi dei piloti ufficiali. Lavora
nudo, quindi, ma non tutti nello stesso modo. Ad esempio Pirro e Stoner
collaudano i prototipi per sgravare Dovizioso e Lorenzo dalle infinite sessioni
di test in cui vengono deliberati i vari componenti. Solo quando i collaudatori
deliberano uno o più pezzi, questi vengono montati sulle moto guidate dagli
ufficiali per confermare o meno le modifiche ed eventualmente amalgamarle nel
setting preferito. Nel caso di Pirro, alcune volte i test vengono svolti
direttamente in gara (nel 2017 ha preso parte come wild cards a tre gare). Simile ma anche diverso è il lavoro svolto da
Kallio, collaudatore ufficiale della KTM MotoGP, dal momento che il costruttore
austriaco corre con un’unica squadra. Ciò comporta che i dati raccolti sono
minori rispetto, ad esempio, alla Ducati che può sfruttare i vari team
satelliti. Per questo motivo Kallio oltre ad abbondanti sessioni di test, nel
2017 ha preso parte a ben quattro Gran Premi (risultando a volte anche più
veloce dei compagni di squadra) per velocizzare lo sviluppo della moto. Altro
esempio di collaudatore è quello di Guintolì che svolgerà questa mansione per
la Suzuki nel 2018 dopo che l’anno passato ha sostituito Rins in alcune gare.
Il francese s’impegnerà nei test per deliberare le migliori opzioni per i
piloti ufficiali e garantire i miglioramenti che tutta la squadra (e la casa
madre) si aspettano dal team. Fondamentale per i collaudatori, è essere stati a
loro volta piloti veloci se non addirittura vincenti e aver corso con diverse
tipologie di motociclette per poter comprendere velocemente la validità o meno,
di certe soluzioni tecniche proposte in fase di test. Altra componente
fondamentale è la costanza con cui svolgono i collaudi per un singolo
costruttore e con i piloti ufficiali; è facile intuire, infatti, come gli anni
d’esperienza di Pirro in sella alle varie Desmosedici da Gran Premio siano un
valore aggiunto non indifferente per comprendere rapidamente se una modifica
possa andare bene per lo stile di guida di Dovizioso e Lorenzo e se siano
effettivamente vantaggiose in ottica di gara. Ligabue cantava di una calcistica
vita da mediano. Noi scriviamo di una vita da collaudatori, fatta di duro
lavoro all’ombra degli ufficiali che a volte ringraziano e a volte
dimenticano.
Nessun commento:
Posta un commento